Pure la Francia è piena di inchieste a orologeria. In questo siamo cugini

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  • La Procura nazionale finanziaria di Parigi è stata al centro di numerose polemiche. Dal 2019 è stata avviata dall'allora ministro della giustizia, Nicole Belloubet, un'ispezione alla Pnf. Ancora in corso.
  • All'inizio del 2017 l'attenzione dell'opinione pubblica transalpina era tutta concentrata sulle elezioni presidenziali con le quali, nel successivo mese di maggio, i francesi avrebbero scelto il loro nuovo capo di Stato. In quel periodo il favorito dei sondaggi era François Fillon. Poi scoppia il Penelope gate e addio vittoria.
  • Nicolas Sarkozy si è trovato in una situazione simile a quella in cui è finito il suo ex primo ministro. In questo caso però non si parla di un presunto uso improprio di fondi pubblici o privati. Qui si è sospettato che numerosi avvocati di grido del foro parigino siano stati intercettati, a causa di un loro legame più o meno forte con Thierry Herzog, legale dell'ex presidente francese.
  • Nel 2013 dentro una sede del sindacato dei magistrati viene scoperto un muro ricoperto di fotografie di vari esponenti politici, a queste si aggiungevano quelle di alcuni giornalisti e personaggi del mondo dello spettacolo. Sopra questa galleria di ritratti campeggiava la scritta «il muro dei pirla».

Lo speciale contiene quattro articoli.

L’Europa si rimette di traverso: «Mosca bluffa, ora altre sanzioni»
Kaja Kallas ed Emmanuel Macron (Ansa)
  • Macron prova a sabotare il bilaterale di Istanbul, i leader riuniti in Inghilterra invitano a diffidare dello zar. La solita Kallas accusa: «Gli invasori continuano a bombardare». E i polacchi aprono una crisi diplomatica.
  • Offerta di Indra, sostenuta dal governo di Madrid, per la divisione militare di Iveco. Leonardo e Rheinmetall avevano proposto il doppio degli iberici: 1,5 miliardi.

Lo speciale contiene due articoli.

Zelensky ci sta: colloqui anche senza tregua
Voloydmyr Zelensky (Ansa)
Il presidente ucraino segue gli Usa: è pronto a parlare con Vladimir Putin in Turchia giovedì in ogni caso. Trump: «Ne usciranno cose buone, potrei andare pure io». Erdogan: «Farò ogni sforzo con lui, mio caro amico». Il Cremlino però si stizzisce: «Non dateci ultimatum».
Edicola Verità | la rassegna stampa del 13 maggio

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 13 maggio con Carlo Cambi

Menù curato per festeggiare con i cardinali, perdonando un errore di battitura sui vini. Sulla tavola piatti della tradizione italiana, cara ai porporati, e roast beef anglosassone.
Le Firme

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