2024-08-01
Gianni Berengo Gardin. Cose mai viste
True
Gianni Berengo Gardin, Carnevale di Sciacca, Agrigento, 1994
Sono le Sale d’Arte di Alessandria a ospitare (sino al 15 settembre 2024) la mostra «Gianni Berengo Gardin. Cose mai viste», una selezione di circa sessanta scatti inediti che raccontano di donne e uomini, città e paesi, immortalati da questo grande maestro della fotografia dal 1954 a oggi. Tra le immagini più curiose, la serie di fotografie realizzate nel 1994 in occasione della rievocazione storica della battaglia di Marengo.Il carnevale di Sciacca, dove le maschere sono assenti ed il focus è sul pubblico, una massa volti da cui emerge quello di un uomo anziano, coppola in testa e sguardo fra l’attonito e il divertito; il funerale a Venezia, con un gatto che corre a spezzare l’atmosfera lenta e mesta di una laguna triste e nebbiosa; gli interni del caffè Florian, con una coppia di amanti che amoreggia fra stucchi e giochi di specchi e poi, ancora, bambini che si nascondono nelle cabine telefoniche di una Londra di fine anni Settanta e un giovane che telefona nel bel mezzo di una landa norvegese. Sono questi alcuni degli scatti «mai visti» che «portano la firma» di Gianni Berengo Gardin, fra i più noti e autorevoli Maestri della fotografia contemporanea tuttora vivente. Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930 da padre veneziano e madre svizzera, un amore sviscerato per la Serenissima (sua città d’adozione, dove cresce e studia) e una passione ancora più grande per la fotografia, i suoi innumerevoli reportage sono preziosa testimonianza dell'evoluzione della società italiana (e non solo) dal dopoguerra a oggi. Ammiratore dei grandi fotografi di Life e Magnum, i suoi lavori di foto-giornalista spaziano dal reportage umanista all’architettura, dall'indagine sociale alla foto industriale e ai paesaggi. Tematiche varie e poliedriche, come varie e poliedriche sono le realtà del mondo, che Gardin immortala con un occhio attento e curioso, a tratti ironico.Definito da Italo Zannier, voce illustre della critica fotografica, «il fotografo italiano più ragguardevole del dopoguerra», Berengo Gardin, che nel corso della sua lunga (e ancora non conclusa) carriera ha realizzato oltre 250 mostre e altrettante pubblicazioni, possiede un archivio immenso, recentemente «rivisto» dalla figlia Susanna, che, riguardandoli uno a uno, insieme al padre ha scelto i 114 scatti inediti (soltanto cinque dei quali pubblicati in precedenza) contenuti nel volume «Gianni Berengo Gardin. Cose mai viste», pubblicato dall’agenzia e casa editrice Contrasto nel 2023. Ed è proprio da qui, da un'ulteriore selezione di queste foto , che prende le mosse la bella mostra di Alessandria, curata, oltre che da Susanna Berengo Gardin, anche da Giovanna Calvenzi , storica photo editor e vedova del grande fotografo Gabriele Basilico.La MostraIl suggestivo percorso espositivo, immagine dopo immagine, accompagna il visitatore in un viaggio - geografico e umano - fra le persone e i luoghi che Berengo Gardin ha incontrato e visitato nel suo lungo e ricco percorso di vita e di lavoro: uomini, donne, bambini, Venezia e l’Italia, ma anche Parigi, la Francia, la Croazia, l’Ungheria, la Spagna, la Norvegia, Mosca, la Cina, il Giappone, Londra e New York. Scatti che non si dimenticano, dove a catturare lo sguardo di chi osserva può essere l’insieme o un semplice dettaglio: una città o un gatto, un bambino o un orizzonte, un palazzo o una campagna. Berengo Gardin, con l’umiltà che lo contraddistingue quando parla del proprio lavoro , ha spesso dichiarato che «Non conta come si fotografa ma quello che si fotografa» : peccato che a smentirlo siano i fatti (o meglio, le fotografie), visto che i suoi scatti vanno molto, ma molte oltre la semplice documentazione di quanto ha visto e vissuto. Delicati e poetici (anche quando raccontano la cronaca), i suoi lavori «tradiscono» un’involontaria empatia e partecipazione a quanto accade davanti al suo obiettivo e una maestria nella scelta dei momenti e della composizione che hanno fatto di lui (volente o nolente) un vero Grande.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.