2023-11-17
Gentiloni specula sul pateracchio spagnolo
Pedro Sánchez Pérez-Castejón e Paolo Gentiloni (Ansa)
Oggi Sánchez, sostenuto da separatisti ed estremisti filo Hamas, presterà giuramento. Vox e Popolari lanciano l’allarme sull’amnistia promessa ai secessionisti. E anche l’Europa resta guardinga. Solo il commissario dem plaude, per ragioni di bottega.Ieri, Pedro Sánchez Pérez-Castejón è stato riconfermato premier superando la maggioranza assoluta grazie all’appoggio dell’estrema sinistra e dei separatisti. Questa mattina, alle 10, il socialista giurerà sulla Costituzione davanti a Felipe VII. Il re lo nominerà con l’approvazione di Francina Armengol, presidente del Congresso dei deputati, il tutto si concluderà con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dello Stato (Boe), prevista per il 17 novembre. Forse già questo fine settimana saranno annunciati i nomi dei ministri, il nuovo esecutivo potrebbe riunirsi martedì 21 novembre. Un sostegno di 179 voti (171 i contrari) ha dunque permesso al segretario generale del Psoe di insediarsi al primo voto, però facendo pagare un prezzo altissimo al suo Paese. Gli avversari politici (soprattutto Pp e Vox) hanno ritrovato compattezza e lo accusano di aver tradito le aspettative degli elettori, mentre il 60% degli spagnoli non vuole la legge sull’amnistia. Gli indipendentisti catalani e baschi, aggregati da Sánchez per restare al potere, sono stati chiari: è un sì non gratuito quello che gli hanno accordato. Ogni iniziativa dovrà essere concertata e discussa da una coalizione di 8 partiti, fragilissima, sempre pronta a far saltare gli accordi presi contro l’interesse della Spagna. Sarà una legislatura molto complicata, a partire dall’opposizione che al Congresso ha tirato fuori tutta la sua artiglieria per delegittimare il candidato socialista alla sua terza investitura, da quando si insediò alla Moncloa dopo la mozione di censura contro Mariano Rajoy, nel giugno del 2018. Il leader di Vox, Santiago Abascal, ha accusato Sánchez di «liquidare lo Stato di diritto, la separazione dei poteri e l’uguaglianza davanti alla legge», cercando di «sovvertire l’ordine costituzionale» attraverso «un colpo di Stato», in collusione con le minoranze separatiste». Dopo la riconferma del premier, Vox ha fatto appendere alle finestre del palazzo del Congresso bandiere spagnole listate a lutto. Alberto Núñez Feijóo, a capo del Pp, ha detto che è «un’investitura che nasce da una frode», il voto degli spagnoli alle politiche non premiava il Psoe. Sánchez ha potuto diventare premier grazie al patto stretto a Waterloo, a un’operazione «avvenuta fuori dalla Spagna, senza farsi vedere e di nascosto». Il Pp ha poi postato su X messaggi contro i 121 deputati socialisti, accusandoli di aver accettato la legge di amnistia e i patti con gli indipendentisti «tutto per mantenere la poltrona». Sono stati riproposti i Tweet che ciascuno di loro aveva pubblicato anni fa, respingendo l’amnistia e squalificando il movimento indipendentista.L’amnistia rimane il capitolo più vergognoso del patto per tornare al governo. Preoccupa giudici e numerosi governatori delle Comunità autonome spagnole, viene contestata ogni giorno da centinaia di cittadini che scendono in piazza, fa arrabbiare le forze di polizia che si sentono tradite. Anche il Parlamento europeo vuole vederci chiaro. La decisione di concedere un’amnistia al movimento secessionista catalano e la situazione dello stato di diritto in Spagna saranno discusse formalmente nella sessione plenaria di mercoledì prossimo.Il dibattito non comporta una risoluzione, quindi non ci sarà voto, ma sarà incentrato sul rispetto dei valori europei in uno dei maggiori Paesi membri e governato anche da un leader socialista. Il portavoce della delegazione spagnola dei Popolari, Dolors Montserrat, ha affermato che «l’Europa non può voltarsi dall’altra parte e il Pp farà tutto quello che può, anzi ancora di più per fermare questa tabella di marcia di demolizione dello stato di diritto la parte di Sánchez».Anche Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano ed ex presidente del Parlamento europeo, ha usato parole critiche nei confronti di un uso scorretto dell’amnistia, «l’istituto giuridico più delicato di tutte le istituzioni nazionali». Il capo della diplomazia italiana sottolinea che la proposta legislativa prevede di cancellare «gravi crimini, come gli atti di ribellione contro il potere pubblico per promuovere il referendum sull’indipendenza della Catalogna, che Madrid aveva vietato», e di non perseguire «qualsiasi atto di ribellione a sostegno della causa indipendentista».C’è preoccupazione, non lo nasconde il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, che aveva chiesto al governo uscente spagnolo maggiori informazioni sulla proposta di legge. «La questione è diventata di notevole importanza nel dibattito pubblico e un gran numero di cittadini ha contattato la Commissione al riguardo», ha affermato Reynders.La vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, al vertice sul diritto Ue organizzato dall’Icam a Madrid, ha detto che Bruxelles «segue da vicino» gli «sviluppi» in Spagna. Nel suo intervento non menzionava esplicitamente la legge sull’amnistia, ma ha sostenuto l’importanza di difendere la separazione dei poteri. Solo il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, ha già deciso che l’amnistia è legale e si può stare tranquilli. Al congresso dei socialisti a Málaga ha espresso «pieno appoggio» al leader del Psoe. «Quello che sta facendo Pedro Sánchez per creare una nuova coalizione è coerente con il modello democratico europeo», ha avuto la spudoratezza di affermare. Il Pd non ne becca una di giusta in Italia, quindi l’esperto in comunicazioni pensa a farsi campagna elettorale con i «successi» di un leader socialista, tornato a governare tradendo il voto degli elettori.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.