2023-11-07
Gaza assediata, la guerra si sposta nei tunnel
Ahed Tamimi (Getty images)
I miliziani perdono altri leader e la battaglia si concentra sull’ospedale Al-Shifa, considerato la base dei terroristi. Riaperto il valico di Rafah. Benjamin Netanyahu: «Futuro di speranza con la fine di Hamas». Arrestata la militante che diceva: «Berremo il sangue degli ebrei».A un mese esatto da quel tremendo 7 ottobre, giorno in cui i terroristi di Hamas sterminarono gli israeliani al rave e nei kibbutz, uccidendo 1.400 ebrei e rapendo oltre 200 ostaggi, a Gaza si continua a combattere tra morti, feriti e civili che ormai sopravvivono in condizioni umanitarie sempre più complicate. La città è «accerchiata». E mentre prosegue la pioggia di razzi dalla Striscia e dal Libano in direzione dello Stato ebraico, e nessun passo significativo per quanto riguarda la liberazione degli ostaggi sembra compiersi, da Tel Aviv ieri è tornato a parlare Benjamin Netanyahu: «Dopo la guerra, quando Israele avrà distrutto Hamas, offrirà al popolo di Gaza un futuro reale, un futuro di promesse e speranza», ha detto il premier nel corso di un vertice con gli ambasciatori stranieri. Intanto l’Idf, scrive il Jerusalem Post, ha iniziato a equipaggiarsi per la stagione fredda con attrezzature speciali, fornendo alle truppe 129.000 giacche invernali e 369.000 borse termiche usa e getta. A conferma del fatto che la fine del conflitto resta una prospettiva lontana, sebbene le forze armate israeliane stiano stringendo sempre più la morsa, in particolare all’ospedale Al-Shifa, considerato da Israele la vera roccaforte dei miliziani di Hamas. Ieri ha parlato ad Al Jazeera il direttore degli istituti sanitari di Gaza, Muhammad Zaqout, denunciando un altro attacco aereo israeliano che avrebbe colpito e danneggiato il tetto dell’Al-Shifa e ucciso diversi sfollati che avevano deciso di rifugiarsi proprio lì. Da una parte Israele ritiene che questo sia il covo di terroristi che utilizzano malati e civili come scudi umani, dall’altro Hamas chiede all’Onu un’indagine per fare luce sui raid con cui l’Idf ha colpito gli ospedali. Nel frattempo l’esercito che fa capo a Tel Aviv sta intensificando l’offensiva di terra e avrebbe colpito nelle ultime 36 ore più di 450 obiettivi all’interno della Striscia, preso il controllo di un compound militare di Hamas e ucciso diversi comandanti del gruppo terrorista, tra cui Jamal Mussa, ritenuto uno dei responsabili delle operazioni speciali di sicurezza dei miliziani, il cui primo attacco nei confronti di soldati israeliani risalirebbe al lontano 1993. L’esercito israeliano comincia però a fare i conti con le perdite: secondo quanto comunicato dal portavoce Richard Hect, la conta dei morti è arriva a 30 unità. L’ultimo in ordine cronologico è Shahar Cohen, sergente ventiduenne del nono battaglione corazzato della 401ª brigata, morto in un combattimento nel Nord della Striscia, dove, secondo quanto denunciato da Hamas, sarebbero già state uccisi almeno 200 civili. Il gruppo terrorista ha inoltre diffuso l’aggiornamento sui numeri di morti dall’inizio dell’attacco israeliano: oltre 10.000 vittime, di cui due terzi donne e bambini.Tra gli obiettivi raggiunti, invece, c’è l’accerchiamento di Gaza City, necessario per permettere alle forze israeliane di dividere le postazioni di Hamas, impedire ai terroristi gli spostamenti logistici da Nord a Sud e al tempo stesso aprire un corridoio umanitario, attivo quattro ore al giorno, per favorire l’evacuazione dei civili verso Rafah. Ieri, dopo due giorni in cui è rimasto chiuso, è stato nuovamente riaperto il valico che separa la Striscia dall’Egitto, da cui sono entrati 75 camion contenenti cibo, acqua e medicine. Beni di prima necessità sono arrivati anche dal cielo. Come ha scritto il re di Giordania, Abd Allah II, su X, il personale dell’aeronautica militare ha lanciato aiuti umanitari urgenti all’ospedale da campo giordano a Gaza: «È nostro dovere aiutare i nostri fratelli e sorelle feriti nella guerra. Saremo sempre presenti per i nostri fratelli palestinesi», si legge sul post del monarca del Regno Hascemita. Sussidi importanti dopo che il World food programme, l’agenzia dell’Onu che si occupa di assistenza alimentare, aveva annunciato che le scorte di generi alimentari essenziali a Gaza sarebbero state sufficienti all’incirca per altri cinque giorni.Israele, però, deve continuare a difendersi sul fronte interno, in particolare a Nord nei pressi del confine con il Libano, dove nelle ultime ore sono scattati gli allarmi per 30 razzi lanciati verso la zona di Haifa. Esplosioni da razzo si sono udite, ieri pomeriggio, anche a Tel Aviv e la città di Kiryat Shmona che conta circa 23.000 abitanti è stata quasi del tutto evacuata. Riguardo al tema ostaggi, ieri c’è stata una nuova manifestazione dei familiari davanti alla Knesset per chiedere al governo di fare qualunque cosa pur di far tornare a casa i propri cari. È stata arrestata, invece, Ahed Tamimi, l’attivista palestinese di 22 anni che aveva postato sui social questa frase: «Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania. Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi». La giovane era stata già arrestata in precedenza, quando aveva 17 anni, dopo che aveva preso a schiaffi due soldati israeliani nel villaggio di nabi Saleh, nei pressi di Ramallah in Cisgiordania. Allora se la cavò con otto mesi di reclusione. Stavolta potrebbe trovare un clima leggermente differente nelle carceri israeliane.
Leonardo Apache La Russa (Ansa)
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)