2023-12-08
Il fisco non risparmia neanche i disabili. E oltretutto lo Stato ci guadagna pure
Chi soffre di invalidità deve versare nelle casse pubbliche perfino i contributi per le badanti, e spesso si mangia i risparmi.Nel suo messaggio in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha trascurato di sottolineare il ruolo fondamentale delle famiglie nell’assistenza materiale ed economica ai disabili. «Nel nostro Paese», ha detto il presidente, «le famiglie rappresentano, da sempre, il principale sostegno per le persone con disabilità, impegnate in sfibranti battaglie per cercare di sopperire alle carenze assistenziali e sociali a cui i loro cari sono esposti. Abbiamo il dovere di riconoscere l’enorme valore di coloro che si prendono cura dei propri cari, trovandosi spesso a dover rinunciare al lavoro, alle proprie aspirazioni».È la cruda realtà quella che il capo dello Stato ha voluto segnalare all’attenzione delle forze politiche e di governo. Perché è vero che nelle famiglie nelle quali c’è un disabile, per infermità o per anzianità, spesso qualcuno deve limitare il proprio impegno lavorativo e mettere a disposizione risorse per garantire la necessaria assistenza alla persona che ne ha bisogno. Con un effetto perverso, meno lavoro più impegno economico. Tutto questo, lo Stato, lo trascura da sempre. Anzi il sistema tributario aggrava le condizioni economiche della persona con disabilità e della sua famiglia, in nessun modo alleviandoli degli oneri destinati ad assicurare una vita dignitosa al disabile. Infatti, è assolutamente inadeguata la misura della deduzione dal reddito imponibile del costo sostenuto per i badanti a titolo di paga e di contributi, neppure nel caso di un disabile totale. Che se dispone di qualche reddito, perché i genitori con personale sacrificio gli hanno assegnato dei beni, proprio per garantirgli nel tempo la necessaria assistenza, subisce dal fisco quello che può essere definito un vero e proprio accanimento. Fuor di metafora, un esempio concreto può chiarire la realtà a chi fa finta di non capire. Parliamo di un disabile totale che ha bisogno di assistenza 24 ore su 24, che quindi comporta due badanti, di cui uno presente la domenica e i giorni festivi e una mezza giornata la settimana. Il costo è di circa 2.000 euro al mese, al quale si aggiungono i contributi che sono di oltre 800 euro a trimestre. Nel caso preso in esame, la persona gode di una pensione di riversibilità e dell’indennità di accompagnamento intorno a 2.000 euro mensili, certamente buona se non dovesse pagare i badanti. Ha, altresì, una ulteriore entrata per l’affitto di due appartamenti a un canone di 1.000 euro ciascuno. Messe insieme queste entrate, la persona ha pagato a giugno un F24 di acconto delle imposte per 2.488 euro e a novembre un modello F24 di oltre 2.500 euro. A dicembre, entro il 18, dovrà pagare il saldo dell’Imu per quegli immobili, altri 2.487 euro. A queste «uscite» vanno aggiunti il vitto, il costo delle utenze, il condominio. È evidente che i conti non tornano, che il saldo entrate-uscite è negativo e richiede l’intervento della famiglia. Anche un bambino comprenderebbe, non lo Stato, non il governo, che questa persona è destinata a una continua erosione dei pochi risparmi che la famiglia ha messo a sua disposizione. Questa persona, assistita in famiglia, non costa allo Stato come se fosse ricoverata in un istituto pubblico, dove certamente avrebbe difficoltà a essere assistita, stante quel reddito che dobbiamo definire figurativo, considerato che il saldo è costantemente di segno negativo.È la dimostrazione che, senza ombra di dubbio, il sistema tributario è improntato a regole assurde e si accanisce contro chi ha bisogno. E se poi, come nel caso, ad aver bisogno è una persona della classe media, con qualche disponibilità, questa storia è parte dell’aggressione al ceto borghese che la politica di sinistra tenta da sempre di distruggere. C’è al governo il centrodestra? Non cambia niente.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.