2022-11-29
Fiorello, macumba Rai 2: «Chi la tocca muore»
Il mattatore in onda da lunedì con «Viva Rai 2», alle 7.15: «A quell’ora fa l’1% di ascolti, se arrivo al 2 cresco del 100%». Poi si toglie un sassolino sui giornalisti del «Tg1»: «Li capisco, il comunicato però è poco elegante». Amadeus primo ospite «ma basta Festival».È un Fiorello ecumenico, conciliante ma preciso, ovviamente divertente quello che è arrivato «come un ciclone» nella sala degli arazzi di Viale Mazzini per improvvisare la conferenza stampa di Viva Rai 2, da lunedì prossimo alle 7.15 sulla rete del titolo. Un Fiorello in ottima forma, pur con tutte le paturnie tipiche di un artista sensibile alla vigilia di un esordio impegnativo: sei mesi in onda all’alba su una rete generalista. Ad attenderlo nel palazzone di vetro con il cavallo simbolo, meta del tragitto in vespa e filmato in diretta dal Glass di Via Asiago, sede del programma, c’era tutto il vertice Rai pronto alla gara dell’elogio più sperticato. «Fiorello è un uomo del servizio pubblico che con questo programma regala a tutti gli italiani la possibilità d’iniziare la giornata con il buonumore» (Carlo Fuortes, amministratore delegato). «Fiorello è il numero uno europeo dell’intrattenimento perché ha capacità come nessuno di stupirsi delle piccole cose e trarne una grande creatività» (Stefano Coletta, direttore dell’Intrattenimento primetime). «Caro Fiorello, sappi che tutti i programmi del daytime sono aperti a qualsiasi incursione» (Simona Sala, direttrice Intrattenimento daytime). Un contesto tanto istituzionale e zuccheroso non poteva che innescare la modalità più conciliante dell’artista siciliano. Il quale ha subito smorzato potenziali polemiche: «Non c’è stato nessun dirottamento da Rai 1. Come si dice: quando si chiude una porta si apre un portone. Capisco che i giornalisti del Tg1 difendano il loro spazio. Poi c’è modo e modo di dire le cose. Ho trovato poco elegante quel comunicato, si poteva fare una telefonata. Io sono il migliore amico del Tg1… Anche se leggere la parola “sfregio” mi ha lasciato un po’ così».L’idea di Rai 2 è stata immediata. In un primissimo momento, si era pensato addirittura a Rai 5. Poi però si è rimasti sulla rete generalista perché, rispetto all’Edicola Fiore di qualche anno fa su Sky, la differenza è proprio questa: vedere se il morning show imperniato sulle news attrae anche il pubblico della televisione generalista. E qui sono emersi i timori di Rosario perché, considerato il successo del rodaggio su Raiplay, «non vorrei che l’Aspettando… si rivelasse più divertente dell’aspettato… come quando senti le scarpe vecchie più comode di quelle nuove. E poi anche perché chiunque tocca Rai 2 muore. Però va bene così, a quell’ora fa il’1%, se faccio il 2 cresco del 100%, se arrivo al 4 divento ad della Rai e… chiamatemi Fiorellos». Se invece va male oggi in Rai non si sa chi chiamare perché il direttore non c’è più. «Questo fatto l’ho realizzato adesso. Una volta il direttore rispondeva, ma adesso chi risponde? Tu, per esempio, che fai?», ha scherzato rivolto al capo dell’Intrattenimento primetime Coletta, la cui presenza per un programma delle 7 del mattino poteva sembrare effettivamente pleonastica a fronte di quella contemporanea della collega del daytime.Però, come detto, il clima era conciliante. Tanto più dopo la digressione sulla tragedia di Ischia, toccata anche durante la diretta su Instagram. «L’Italia va aggiustata, non rattoppata», ha detto quasi con un moto di ribellione. «Invece, dopo, diciamo sempre che si poteva evitare. È un discorso che riguarda destra, sinistra, tutti... C’è un po’ d’ipocrisia anche in noi, quando diciamo the show must go on. Io non so come si poteva evitare, sono solo un giullare». Sarà. Ma, con Aspettando Viva Rai 2, Rosario ha dato un po’ a tutti la linea del buon senso sui Mondiali del Qatar, sulla polemica riguardo la figlia di Giorgia Meloni offrendosi come «tato», su Enrico Letta che fa «numeri da Rai 2», su Ignazio La Russa che vorrebbe solo «canzoni del Ventennio». «Destra, sinistra, centro: non guardiamo in faccia nessuno. Ma sempre senza astio, la satira ficcante la fanno altri… Io ficco poco. Però una strada la troveremo…». La sfida è sempre innovare, trovare l’idea che ci porti più avanti. Come ha sempre fatto, cominciando da #Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend, il primo show in onda di lunedì che stupì Bibi Ballandi, per proseguire con l’Edicola Fiore sulla pay tv, fino a Viva Raiplay, per lanciare la piattaforma omonima. Tutte idee di «questo signore di 62 anni», ha concluso Claudio Fasulo, vice dell’Intrattenimento serale. Già, Fiorello ha cinque anni più del solito Coletta: «E io che ti ho sempre trattato come un uomo d’esperienza… Dev’essere il peso dei libri», ha gigioneggiato poco dopo avergli troncato una citazione del Fanciullino: «E su Giovanni Pascoli, il microfono venne tolto…».Con la sua squadra, dall’ottantenne Ruggero al tiktoker Gabriele Vagnato, dal corpo di ballo di Luca Tomassini al maestro Cremonesi, quelli che lui chiama la pancia del Paese, qualcosa s’inventerà anche stavolta, Rosario. Un programma virale, una scia tra reti, anche nella notte di Rai 1 con qualcosa di creato ad hoc per i nottambuli, poi in radio e nei social. Ospite della prima puntata, Amadeus: «Non ho nemmeno avuto bisogno d’invitarlo. Annuncerà i cantanti in gara al Festival. Io a Sanremo? Ma ci sono stato già tre volte di fila. È un record…».
13 agosto 2025: un F-35 italiano (a sinistra) affianca un Su-27 russo nei cieli del Baltico (Aeronautica Militare)
La mattina del 13 agosto due cacciabombardieri F-35 «Lightning II» dell’Aeronautica Militare italiana erano decollati dalla base di Amari, in Estonia, per attività addestrativa. Durante il volo i piloti italiani hanno ricevuto l’ordine di «scramble» per intercettare velivoli non identificati nello spazio aereo internazionale sotto il controllo della Nato. Intervenuti immediatamente, i due aerei italiani hanno raggiunto i jet russi, due Sukhoi (un Su-27 ed un Su-24), per esercitare l’azione di deterrenza. Per la prima volta dal loro schieramento, le forze aeree italiane hanno risposto ad un allarme del centro di coordinamento Nato CAOC (Combined Air Operations Centre) di Uadem in Germania. Un mese più tardi il segretario della Nato Mark Rutte, anche in seguito all’azione di droni russi in territorio polacco del 10 settembre, ha annunciato l’avvio dell’operazione «Eastern Sentry» (Sentinella dell’Est) per la difesa dello spazio aereo di tutto il fianco orientale dei Paesi europei aderenti all’Alleanza Atlantica di cui l’Aeronautica Militare sarà probabilmente parte attiva.
L’Aeronautica Militare Italiana è da tempo impegnata all’interno della Baltic Air Policing a difesa dei cieli di Lettonia, Estonia e Lituania. La forza aerea italiana partecipa con personale e velivoli provenienti dal 32° Stormo di Amendolara e del 6° Stormo di Ghedi, operanti con F-35 e Eurofighter Typhoon, che verranno schierati dal prossimo mese di ottobre provenienti da altri reparti. Il contingente italiano (di Aeronautica ed Esercito) costituisce in ambito interforze la Task Air Force -32nd Wing e dal 1°agosto 2025 ha assunto il comando della Baltic Air Policing sostituendo l’aeronautica militare portoghese. Attualmente i velivoli italiani sono schierati presso la base aerea di Amari, situata a 37 km a sudovest della capitale Tallinn. L’aeroporto, realizzato nel 1945 al termine della seconda guerra mondiale, fu utilizzato dall’aviazione sovietica per tutti gli anni della Guerra fredda fino al 1996 in seguito all’indipendenza dell’Estonia. Dal 2004, con l’ingresso delle repubbliche baltiche nello spazio aereo occidentale, la base è passata sotto il controllo delle forze aeree dell’Alleanza Atlantica, che hanno provveduto con grandi investimenti alla modernizzazione di un aeroporto rimasto all’era sovietica. Dal 2014, anno dell’invasione russa della Crimea, i velivoli della Nato stazionano in modo continuativo nell’ambito delle operazioni di difesa dello spazio aereo delle repubbliche baltiche. Per quanto riguarda l’Italia, quella del 2025 è la terza missione in Estonia, dopo quelle del 2018 e 2021.
Oltre ai cacciabombardieri F-35 l’Aeronautica Militare ha schierato ad Amari anche un sistema antimissile Samp/T e i velivoli spia Gulfstream E-550 CAEW (come quello decollato da Amari nelle immediate circostanze dell’attacco dei droni in Polonia del 10 settembre) e Beechcraft Super King Air 350ER SPYD-R.
Il contingente italiano dell'Aeronautica Militare è attualmente comandato dal colonnello Gaetano Farina, in passato comandante delle Frecce Tricolori.
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