2023-04-21
Finalmente è legge la stretta sui trafficanti
Maggioranza compatta a Palazzo Madama. Confermato il cambio di normativa sulla protezione speciale Introdotto il reato di «morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina».Partiamo dal voto: 92 favorevoli e 64 contrari, senza astensioni o assenze sospette. Questo conferma che il centrodestra, nell’aula del Senato, sul dl Cutro si è mosso in maniera compatta dall’inizio dei lavori in commissione fino al voto finale. Il risultato (quello di ieri va considerato tale visto che alla Camera con ogni probabilità verrà posta la fiducia) non coincide però in modo perfetto con le intenzioni della maggioranza all’indomani della strage di migranti sulle rive calabresi. O almeno di quella parte della maggioranza (la Lega) che aveva insistito per tornare al panorama normativo dei decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini, quando quest’ultimo era ministro dell’Interno. Provvedimento alla mano, il giro di vite sulle procedure di trattenimento, espulsione e concessione dei permessi di soggiorno rispetto alla situazione ereditata dal ministro Luciana Lamorgese è indiscutibile. Va però aggiunto che nei decreti Salvini esistevano norme che nel dl Cutro non ci sono e che le dichiarazioni positive di Salvini e del sottosegretario Nicola Molteni sono dettate dalla volontà di vedere il bicchiere mezzo pieno, dopo la constatazione che anche in questo caso il Colle non ha avuto remore a fare pressione verso Palazzo Chigi quando lo ha ritenuto opportuno.Lo ha fatto per l’ormai vexata quaestio della protezione speciale, argomento trattato all’articolo 7 del decreto. Come detto, qui la stretta è indiscutibile, ma non si può non dire che l’intervento last-minute dall’alto potrebbe concedere una scappatoia alle commissioni territoriali incaricate di concedere i permessi di soggiorno in deroga alle norme sui richiedenti asilo. Allo stato attuale, la questione è regolata da norme introdotte nel 2020 dal governo giallorosso presieduto da Giuseppe Conte, quando il ministro era la Lamorgese: quando a un richiedente asilo viene negato il permesso di soggiorno in quanto sprovvisto dei requisiti per accedere alla protezione internazionale, c’è la possibilità per quest’ultimo di richiedere la cosiddetta e nostrana «protezione speciale» ed evitare il respingimento, affermando di correre il rischio di essere perseguitato al ritorno in patria. Il problema era che queste motivazioni erano abbastanza vaghe («violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare») per cui i permessi speciali venivano finora concessi praticamente a tutti quanti ne facessero richiesta. Nella percentuale irrisoria di utilizzo dei permessi di lavoro utilizzati la prova dell’insostenibilità della situazione. Inoltre, chi non riusciva a ottenere nemmeno la protezione speciale ha avuto in questi tre anni la possibilità di fare ricorso alla commissione territoriale. È per questo che la maggioranza, attraverso un emendamento prima presentato dalla Lega e poi fatto proprio da tutto il centrodestra, ha cambiato questo stato di cose ponendo paletti che prima non c’erano: ora la protezione speciale sarà accordata solo in casi eccezionali, a partire dal rischio asseverato, tornando in patria, di «essere sottoposti a tortura o a trattamenti inumani o degradanti», «condizioni di salute derivanti da patologie di particolare gravità, non adeguatamente curabili nel paese di origine» o «calamità contingente ed eccezionale» o la possibilità di cadere vittima del reato di «costrizione e induzione al matrimonio». Il permesso speciale, inoltre, potrà essere rinnovato solo una volta, arrivando quindi al massimo di un anno di validità. Con la vecchia normativa, bastava un medico che certificasse «gravi condizioni psicofisiche» per far accordare il permesso al migrante sbarcato illegalmente in Italia. Inoltre, d’ora in poi non sarà più possibile convertire questo tipo di permessi di soggiorno in permessi di lavoro. La formulazione originaria dell’emendamento, però, non contemplava il riferimento agli «obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano», prestando così il fianco ad essere impallinato dagli uffici legislativi del Quirinale. La riformulazione in aula operata dal primo firmatario dell’emendamento Maurizio Gasparri - sollecitata dal Colle - ha aggiunto il citato riferimento, salvando il decreto ma moltiplicando indubbiamente le possibilità di aggiramento a livello territoriale. Detto questo, gli 11 articoli del provvedimento non contengono solo le norme sulla protezione speciale. Il dibattito sulla protezione speciale e le altre modifiche introdotte dal governo in sede di conversione hanno fatto perdere di vista la novità forse più rilevante del dl, vale a dire la nuova fattispecie di reato per chi provoca «morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina», per il quale è prevista una pena che va dai 20 ai 30 anni di reclusione, chiaramente rivolta agli scafisti. Sempre su questo terreno, sono previste pene più severe per chi «promuove, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato», anche al di fuori dei confini nazionali, perché si tratta di un «reato universale».Nel giro di vite complessivo operato dal governo entrano poi procedure più snelle per i trasferimenti da un centro di permanenza all’altro, per l’esame delle richieste di asilo e per i rimpatri, oltre alla possibilità di delegare alla Croce Rossa la gestione dell’hotspot di Lampedusa, dove sarà attiva una postazione del 118. Ci sono poi 8,8 milioni per il potenziamento del servizio di trasporto marittimo dei migranti, limitazioni all’accoglienza nel Sai e una stretta sui permessi per motivi di studio concessi ai minorenni non accompagnati.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.