2021-07-07
Figliuolo apre la caccia a 215.000 docenti
Francesco Figliuolo (Ansa)
Il commissario invita a «convincere gli insegnanti e gli operatori scolastici non vaccinati per tornare a scuola in sicurezza». I prof già immunizzati sono 1.063.903, ma poi la macchina si è fermata: in 15 giorni ne sono stati raggiunti meno di 20.000.Il commissario Francesco Figliuolo avvia il confronto diretto con le Regioni con incontri bilaterali per fare il punto sulle scorte (che ci sono, ma vanno sapute gestire riprogrammando le agende) e la campagna vaccinale. Nel frattempo, lancia la missione scuola. Ovvero immunizzare i 215.000 docenti e operatori che ancora mancano all'appello delle dosi. Missione complicata considerando anche che il generale dovrà fare i conti con le ferie dei vaccinatori e lo smantellamento di molti hub entro settembre. L'agenda di Figliuolo è fitta e il dialogo con alcuni governatori non facile considerando che da giorni alcuni lamentano un rallentamento nelle somministrazioni a causa della mancanza di vaccini. La tesi è sempre stata smentita dal generale, ribadendo che c'è un numero sufficiente di fiale per vaccinare 500.000 persone al giorno. E ieri a smentire l'allarme sulle scorte è stata anche una dichiarazione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al Parlamento europeo: «Si sta diffondendo la variante delta e troppe dosi non vengono usate e restano nei frigoriferi. Aumentiamo gli sforzi per convincere gli europei a vaccinarsi. La vaccinazione significa protezione e anche libertà e la prova sono i 250 milioni di europei che hanno già scaricato il certificato vaccinale». Come abbiamo scritto più volte nelle ultime settimane, a scarseggiare non sono i vaccini ma i vaccinandi . Vanno infatti considerati gli effetti della pessima comunicazione sui richiami per chi ha avuto la prima dose di Astrazeneca, c'è chi non si fida del mix e chi invece ha paura di fare anche la seconda dose con il vaccino anglosvedese. Non si può parlare di calo delle consegne se il problema è non riuscire a piazzare Az e J&J (comunque disponibili). A questo si aggiungono le ferie e quella flessibilità, chiesta alle Regioni dallo stesso commissario Figliuolo, a spostare le prenotazioni dei richiami per chi non vuol far cadere la data mentre è in vacanza. Senza dimenticare i vaccinatori. In luglio e agosto nei singoli hub (ma anche nelle farmacie, negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri) andranno gestiti anche i turni per le ferie degli operatori sanitari, per non parlare dei volontari che comprensibilmente potranno diminuire.«Siamo un po' indietro, ma abbiamo spinto molto su 70-80enni, ora dobbiamo spingere sui cinquantenni, soprattutto convincere i 215.000 insegnanti e operatori scolastici che mancano a vaccinarsi per tornare a scuola in sicurezza», ha detto ieri Figliuolo. Per questo è partita una lettera alla Regioni - la seconda in meno di un mese - per «incentivare con ogni mezzo» le somministrazioni. L'obiettivo è avere un quadro chiaro su quali siano le difficoltà e riuscire a raggiungere almeno 180-190.000 di quei 215.000 che ancora mancano. Già lo scorso 25 giugno Figliuolo aveva chiesto di attuare in «maniera più incisiva» le vaccinazioni dei prof attraverso un «raggiungimento attivo» di coloro che mancano, indicando il 20 agosto come deadline per avere l'elenco completo di tutti quelli che per motivi sanitari non potevano sottoporsi al vaccino e soprattutto di quelli che non hanno intenzione di aderire alla campagna. In base all'ultimo report del governo, sono 1.063.903 i professori e il personale scolastico vaccinati, ma ancora 216.221 quelli che non hanno fatto la prima dose. In questa fascia due settimane fa ce ne erano 235.899 e 7 giorni fa 227.537: in 15 giorni sono stati raggiunti meno di 20.000 prof, un numero irrisorio. Ancora più bassi i numeri nella fascia 12-19 anni. Su una platea di 4,6 milioni, 179.000 hanno completato il ciclo vaccinale (il 3,87%) e 994.000 hanno fatto la prima dose (il 21,48%) ma 3,8 milioni di ragazzi sono completamente scoperti.Senza dimenticare gli over 60. Per convincere i circa 450.000 ultrasessantenni lombardi che non hanno ancora fatto il vaccino a immunizzarsi contro il Covid «andremo casa per casa», ha annunciato ieri il vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti, spiegando che una prima sperimentazione con «unità mobili» avrà luogo domani e il e 9 luglio nei comuni di Mortara, in provincia di Pavia, e di Monzambano, in provincia di Mantova. Secondo l'ultimo bollettino diffuso da Davide Manca, docente del Politecnico di Milano, il 70% degli adolescenti lombardi di 12-19 anni deve ancora ricevere la prima dose vaccinale» contro il Covid-19. La Lombardia ha comunque già vaccinato almeno con la prima dose il 63% dei residenti ossia quasi il 71% degli individui vaccinabili (12+ anni) e la copertura vaccinale degli ultraottantenni praticamente completa» nella Regione. Intanto nel Lazio, l'assessore alla Salute Alessio D'Amato, garantisce che entro l'inizio dell'anno scolastico tutti i 12-19enni che lo vorranno saranno vaccinati: tra il 18 e il 23 luglio riapriranno le prenotazioni con Pfizer e si utilizzeranno gli hub, per semplificare le procedure, mentre dopo la metà di agosto partiranno le vaccinazioni negli studi dei pediatri. Quindi le dosi ci sono, e ci sono sempre state. Basta saperle gestire.