2025-03-29
«Grazie a noi i leggings oggi sono eleganti»
Filomena Palomba e Michele Malerba, creatori del brand FGM04. A destra Elisabetta Gregoraci testimonial del marchio emiliano
I creatori del brand FGM04: «Dalla mamma alla zia, alla donna in carriera, siamo arrivati a tutti con una tecnologia che aiuta il benessere. E offre creazioni che non passano inosservate, in palestra o a una serata. Chi li indossa sta bene con sé stesso».«Voi fate grandi meraviglie», disse un fotografo a Filomena Palomba e Michele Malerba, creatori del brand FGM04, famoso in tutto il mondo per l’abbigliamento sportivo più gettonato e richiesto, quartier generale a Modena. «Una frase che è diventata il nostro mantra quando creiamo un prodotto». Vuoi andare in palestra e non passare inosservato? «Siamo diventati leader nel fitness, quindi tutte le persone che fanno sport oggi entrano in una palestra all’80% vestite FGM04», spiegano Filomena e Michele. Vuoi usare i leggins con una giacca elegante? «È stato il nostro cavallo di battaglia poterli mettere in mille versioni: siamo riusciti ad arrivare alla mamma, alla zia, alla donna in carriera, alla signora che lavora perché ricordiamoci che la tecnologia Fir aiuta il benessere delle gambe attivando la microcircolazione, a far sentire più leggeri». Ovvero? «I nostri leggins si avvalgono del sistema Far infrared rays: applicato ai tessuti consiste nell’incorporare in modo permanente minerali alle fibre che poi saranno utilizzate per realizzare il tessuto. Grazie a questa aggiunta il tessuto è in grado di convertire l’energia termica corporea in raggi infrarossi lontani, riflettendoli sulla pelle per favorire l’elasticità muscolare e migliorare l’aspetto cutaneo». FGM04 è la risposta a un modo di vestire non convenzionale, comodo e che «fa pure bene», un marchio arrivato a 19 milioni di fatturato, «e siamo a un più 20% in questi primi tre mesi dell’anno».Com’è iniziata la vostra storia?«Siamo partiti nel 2004 con l’idea di vendere cosmetica di alta qualità ma accessibile a tutti».Cosmetica di che tipo?«Ci siamo concentrati sulla cura del corpo. Perciò creme varie contro gli inestetismi».Coniugata alla sport?«Esatto. Siamo sempre stati in mezzo allo sport, al fitness e abbiamo iniziato nel settore dove siamo tuttora fortissimi, dove ci sono ragazze e ragazzi che cercano prodotti di estrema qualità e sono anche disposti a investire soldi per poter acquistare certi prodotti. Per questo ci orientavamo verso negozi di articoli sportivi, piuttosto che farmacie che avessero un angolo dedicato allo sport per poter vendere le nostre produzioni, rappresentavamo una nicchia diventati poi leader nel settore».Però, gli orizzonti si sono allargati.«Nel 2015 abbiamo capito che il futuro sarebbe stato Internet, le farmacie iniziavano anche quelle ad avere problemi e quindi abbiamo puntato su ciò che poteva essere il futuro. Tanto che siamo stati tra i primi a creare un negozio online».Difficile all’inizio?«All’epoca c’era molto scetticismo, le persone avevano paura di acquistare, però il fatto di essere conosciuti in quel settore ci ha permesso, essendo il nostro un pubblico molto giovane aperto alle novità, di arrivare velocemente in ogni luogo, anche nei paesini più sperduti. Da lì l’intuizione di buttarci a 360 gradi su Internet, prima azienda a utilizzare l’influencer marketing e a parlare di body positivity che si fonda sul concetto per cui tutte le persone meritano di avere un’immagine corporea positiva indipendentemente da come la società e la cultura popolare vedono la forma, le dimensioni e l’aspetto ideali. Quindi, non più di prodotti per la cellulite, ma prodotti per il benessere che aiutano a ridurre gli inestetismi, un linguaggio sempre più inclusivo. Una donna non deve essere giudicata dalla sua taglia ma dalla sua personalità».E arriva l’abbigliamento, i leggins, in particolare, spopolano sui social. «È stata una vera e propria intuizione perché all’epoca i leggings erano morti. Noi facciamo produrre tutto nel Mantovano, settore delle calze. FGM04 ha riportato in auge il seamless. Quindi noi non solo siamo riusciti a riportare di moda i leggings ma, anche a livello imprenditoriale, a risollevare un mercato, un distretto che faticava ad andare avanti».Cosa significa seamless?«Il termine seamless si riferisce a capi di abbigliamento realizzati tramite macchinari circolari che creano tessuti in forma tubolare, minimizzando la necessità di cuciture durante la fase di confezionamento. Questa tecnologia consente di ottenere capi con una vestibilità confortevole, caratterizzati da un’assenza quasi totale di cuciture. Dal punto di vista estetico, i capi seamless risultano più uniformi e privi di linee di giunzione visibili, mentre dal punto di vista funzionale, l’assenza di cuciture elimina i punti di pressione o fastidio a contatto con la pelle, rendendo il capo particolarmente adatto a essere aderente e confortevole».Un aiuto a stare meglio con sé stessi.«Per me è un sogno che si realizza. Molte persone avevano problemi seri di accettazione e noi siamo un supporto importante. Raccontiamo storie di ragazze che avevano problemi ad andare in palestra o a rapportarsi con gli altri e hanno cambiato atteggiamento grazie ai nostri capi. Abbiamo creato una comunity. Abbiamo 273.000 persone su Instagram, 350.000 mail di persone attive con le quali interagiamo e fidelizziamo». Com’è composta la vostra collezione?«Non è una vera e propria collezione, lavorando esclusivamente online usciamo con prodotti nuovi ogni settimana. In questo modo ognuno può trovare quello che più soddisfa le varie esigenze. Questo mantiene sempre alto l’hype e la tensione sull’azienda. Le nostre uscite devono sempre essere wow come la nostra testimonial Elisabetta Gregoraci».