«Fermiamo le vittime del lavoro». L'Ugl in piazza con 1.029 sagome per ricordare le morti bianche del 2017

True
«Fermiamo le vittime del lavoro». L'Ugl in piazza con 1.029 sagome per ricordare le morti bianche del 2017

Tante sagome bianche di cartone riciclato quante sono state le vittime sul lavoro nel 2017 hanno popolato piazza Duomo di Milano per l’iniziativa «Lavorare per vivere» del sindacato Ugl. E questo terribile fenomeno continua inesorabile anche nel 2018: nei primi quattro mesi di quest’anno, infatti, si sono registrati 286 decessi: «Un dato tristemente impressionante a cui non ci dobbiamo abituare», secondo Paolo Capone, segretario generale Ugl.

Il leader della sigla ha sottolineato l’importa di più controlli e meno burocrazia per incentivare le aziende a investire nella sicurezza sul lavoro. «Si tratta di un tema che riguarda la sfera più intima del lavoratore e che ha a che fare con l'essenza più profonda della persona. In tal senso», ha detto Capone, «è necessaria una stretta collaborazione tra le Istituzioni, le aziende e i lavoratori per investire maggiormente su prevenzione e salute. È una battaglia che l’Ugl intende continuare affinché tutti comprendano che è inaccettabile ammalarsi o morire sul lavoro nell'era dell'innovazione digitale. Quella della sicurezza sui luoghi di lavoro è, dunque, una priorità che va affrontata e risolta anche perché, nel nostro paese finalmente, si possa parlare di un lavoro dignitoso e sicuro».

Valencia nel fango, verso 160 morti. Madrid si giustifica con l’autonomia
Ansa
Strade e ferrovie impraticabili, si cercano i dispersi. I socialisti: «Non abbiamo agito per rispetto dei poteri della Generalitat». Che replica: «Abbiamo seguito i vostri protocolli». Ed è ancora allerta meteo.
Gualtieri tira una sòla a romani e pellegrini: è in vigore la maxi Ztl
Roberto Gualtieri (Imagoeconomica)
La fascia verde, grande 210 chilometri quadrati, è già off limits per le auto più vecchie. E in primavera verranno accesi i varchi.
«Stellantis & C spingono i fornitori a delocalizzare e tagliare i prezzi»
Roberto Vavassori, presidente Anfia (Imagoeconomica)
Roberto Vavassori, presidente Anfia: «Pressing sulle aziende della componentistica. Noi resistiamo, ma servono le quote europee per evitare la concorrenza sleale di Turchia e Cina. Basta veti sui biocarburanti dalla sinistra Ue».
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy