2024-06-29
Fdi sfratta i razzisti: «Hanno sbagliato casa»
Ester Mieli (Getty Images)
Le parole nostalgiche e antisemite di alcuni giovani quadri del partito non resteranno senza provvedimenti. Giorgia Meloni chiarissima: «Sentimenti incompatibili con la destra italiana, non hanno capito dove sono». Forza nuova pronta ad adottarli: «Siete ben accetti».Non sono camerati che sbagliano, per parafrasare una vecchia formula assolutoria tipicamente comunista, ma giovani che hanno «sbagliato la propria casa». Giorgia Meloni rompe il silenzio e affronta senza giri di parole lo scandalo degli esponenti di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, che si sono lasciati andare a una serie di battute non solo nostalgiche, ma anche antisemite e razziste. Con corredo di insulti anche a una senatrice di Fdi, Ester Mieli, davvero irriferibili.I colpevoli sono stati già spinti alle dimissioni e altri provvedimenti arriveranno. Ma intanto il premier, che parla in mattinata dopo la lunga notte del Consiglio europeo, nel giro di poche ore ottiene la migliore delle conferme alla sua tesi. È una nota della Fiamma tricolore, che dice testualmente: «Nel nostro partito, giovani di questo tipo sono ben accetti». Tace, per ora, Forza nuova, che sul Medio Oriente ha una linea orgogliosamente pro Palestina e antisionista ma che, nei mesi scorsi, ha ribadito di non voler tollerare sentimenti antiebraici.Al termine del Consiglio europeo, Meloni non si sottrae al tema dell’inchiesta di Fanpage, pur criticandone pesantemente i metodi. Di fronte a chat e registrazioni che documentano parole inaccettabili, spiega: «Ovviamente, non potevo esserne a conoscenza: e, come ho detto tante volte e ribadisco, penso che chi ha sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici, semplicemente abbia sbagliato la propria casa». Poi, a scanso di equivoci, aggiunge che odio e disprezzo per gli ebrei «sono sentimenti incompatibili con Fratelli d’Italia, con la destra italiana e con la linea politica che noi abbiamo chiaramente definito in questi anni: e su questo io non accetto che ci siano ambiguità». Per questo, il leader di Fdi riferisce di aver chiesto al partito «di prendere provvedimenti» e aggiunge: «Voglio essere chiara ancora una volta, penso che queste persone, che non hanno capito evidentemente dove si trovano, siano i migliori alleati di chi ci vuole male». Quanto alla senatrice Mieli, va detto che Meloni l’aveva già chiamata mercoledì sera per esprimerle massima solidarietà e garantirle che Fratelli d’Italia resta sempre la sua casa. E il ministro Guido Crosetto le aveva chiesto scusa «a nome di tutti noi».Insomma, sui provvedimenti da prendere, se la vedranno Arianna Meloni e Giovanni Donzelli, che guidano la macchina del partito da quando Giorgia Meloni è a Palazzo Chigi, ma intanto si sono già dimesse Flaminia Pace, segretaria di un circolo romano, ed Elisa Segnini, che era a capo della segreteria del deputato Ylenia Lucaselli.Resta il fatto che i giovani quadri del primo partito italiano colti in flagranza di antisemitismo non avevano probabilmente ben chiara neppure la linea di Fdi in politica estera. Ricordato che in nessun statuto di partito democratico c’è bisogno di scrivere che non c’è spazio per l’antisemitismo, il governo ha preso una posizione chiara contro Hamas esattamente come l’ha presa contro Vladimir Putin dopo l’invasione dell’Ucraina.Ancora lo scorso 15 giugno, da Bari, il premier aveva affermato: «Credo che dobbiamo ricordare chi ha iniziato tutto questo e non è stato Israele, ma qualcuno che ha ucciso civili, donne e bambini. Adesso dobbiamo lavorare per la pace, che vuol dire dialogare, riconoscere il diritto di Israele a essere sicuro, a vivere in pace, e il diritto dei palestinesi ad aver un proprio Stato in cui vivere in modo pacifico». È la linea dell’esecutivo ed è la linea di Fratelli d’Italia.Quanto all’odio per gli ebrei, ecco che cosa diceva in tv Giorgia Meloni il 18 maggio del 2011, da ministro della Gioventù nel governo Berlusconi: «Io credo che la conoscenza sia la chiave per combattere l’odio razziale in generale e di conseguenza anche l’antisemitismo. Quando parlo di conoscenza intendo due aspetti diversi: quello della memoria e quello dell’incontro con l’altro». Insomma, siamo parecchio lontani dalle battute becere captate da Fanpage e dai coretti nazi «Sieg heil».Tuttavia siamo in democrazia ed è anche stagione di calciomercato, per cui a metà giornata si fa viva la Fiamma tricolore. Con una mossa decisamente spericolata, i dirigenti Giustino D’Uva e Valerio Arenare, emettono una nota in difesa di Flaminia Pace e «di tutti gli altri dirigenti colpiti dal repulisti» e «dalla censura antifascista interna a Fdi, partito che ormai somiglia sempre più alla sinistra, anche dal punto di vista ideologico». E i due dirigenti della Fiamma continuano dicendo che «nel nostro partito, giovani di questo tipo sono ben accetti; anzi, viene incitata la riscoperta e la valorizzazione del Ventennio fascista, in chiave contemporanea».Espulsi e dimissionati di Gioventù nazionale, probabilmente, si troverebbero meglio anche in Forza nuova che, per ora, non ha commentato la vicenda. Ufficialmente, il movimento sta tenendo una linea a favore della Palestina e, come soluzione al conflitto, indica il «modello Libano», ma il leader Roberto Fiore ha più volte ribadito che «essere pro Palestina e anti-sionisti non significa essere antisemiti».E qui si torna al punto di partenza: una giovane dirigente che avrebbe scritto su una chat «ebrei infami», com’è accaduto in Puglia secondo Fanpage, non solo si è esibita in un insulto dei peggiori, ma ha anche commesso un peccato politicamente imperdonabile: non ha capito dove stava.