2025-09-27
Inarrestabile Farage. Se si votasse domani potrebbe essere premier della Gran Bretagna
Il leader di Reform Uk Nigel Farage (Ansa)
Starmer gioca il jolly del «documento digitale contro i clandestini»: svolta distopica con la scusa di fermare gli sbarchi. I numeri però danno Reform Uk vicino alla soglia per governare da solo.«So che siete preoccupati del livello di immigrazione illegale in questo Paese». Keir Starmer sponsorizza su X la sua ultima trovata per provare a riguadagnare la fiducia dei britannici: la carta d’identità digitale obbligatoria per chiunque voglia lavorare nel Regno Unito. La misura dovrebbe scoraggiare gli arrivi dei migranti, i quali confidano di entrare nel Paese e poi essere assunti in nero. I documenti cartacei, per di più, sono facili da falsificare.Anche Emmanuel Macron, il presidente francese, aveva esortato Londra a introdurre il provvedimento, allo scopo di ridurre gli attraversamenti della Manica. I due leader hanno già siglato l’accordo «Uno dentro, uno fuori»: Parigi riprende i clandestini giunti da sua maestà e, in cambio, l’Inghilterra permette i ricongiungimenti familiari dei rifugiati presenti in Francia.Un report del Tony Blair institute for global change, fondato dall’ex premier laburista, ha confermato che il documento digitale può «aiutare a tappare le falle che gang di trafficanti e datori di lavoro attualmente sfruttano, riducendo i fattori di attrazione che spingono l’immigrazione illegale verso la Gran Bretagna e consentendo di ripristinare il controllo delle frontiere». Il clima è cambiato: adesso, gli studi su come fermare l’invasione li fa la sinistra.Il nuovo ministro dell’Interno, Shabana Mahmood, di origini pakistane e già criticatissima - nel Paese che sta facendo i conti con lo scandalo degli stupri di minori proprio da parte di bande di pakistani - per aver dichiarato che l’islam è «la forza assolutamente trainante» dietro ogni sua azione, ha giurato che la sua «visione politica personale di lungo periodo è stata sempre favorevole» alla decisione presa ora dal governo. Ma nonostante suggerisca un’ennesima svolta a destra dell’esecutivo di Starmer, che tenta disperatamente di riguadagnare consensi, l’opposizione non ne condivide l’entusiasmo. In primo luogo, perché la medaglia ha il suo rovescio: c’è il lato del contrasto agli irregolari e c’è il lato, nascosto, della distopia basata sul controllo digitale. Con il Labour a Downing Street, mentre si promette di cacciare chi non ha diritto a stare nel Regno Unito, si spediscono in galera i nativi anche solo per un post sui social, qualora un’autorità di pubblica sicurezza lo consideri una istigazione all’odio. Diversi commentatori hanno osservato che, se i migranti non saranno in alcun modo scoraggiati dalle prossime regole, i cittadini saranno tuttavia costretti a sobbarcarsi l’onere di dimostrare che hanno titolo per rimanere nel luogo in cui hanno già diritto di vivere. È a questa obiezione, probabilmente, che ha voluto rispondere il ministro della Cultura, Lisa Nandy, sentita da Sky news. Ci sarà una sorta di doppio binario, ha spiegato, per privilegiare chi è già in possesso della cittadinanza: per questi ultimi sarà obbligatorio possedere l’Id telematica, ma non esibirla; tutti gli altri, invece, saranno anche costretti a mostrarla laddove richiesto.Sarà. Intanto, Big brother watch, associazione per le libertà civili, ha lanciato una petizione da oltre 100.000 firme e ha indirizzato una lettera al governo, in cui sostiene che siano stati «equivocati i fattori attrattivi» dell’immigrazione e che, anziché contribuire a limitarla, il provvedimento condannerà i clandestini a «impieghi ancor più precari e a residenze insicure».Il ministro ombra della Giustizia, Robert Jenrick, è stato chiaro: «Se Starmer pensa che questo fermerà le barche, è meglio che rimetta la testa a posto. Sir Keir farà letteralmente qualsiasi altra cosa piuttosto che intervenire sulla radice dei nostri problemi: il nostro sistema legale corrotto che ci impedisce di espellere i migranti illegali». Paese che vai, toghe rosse che trovi. Le perplessità di Nigel Farage, il leader sovranista che ha oscurato i Tories, riguardano l’efficacia della norma ma pure il suo potenziale oppressivo: la Germania l’ha già adottata, ha argomentato in un video su X, e la cosa «non ha fatto alcuna differenza. La carta d’identità digitale sarà soltanto un mezzo per controllare la popolazione, per dirci ciò che possiamo e non possiamo fare». Farage ha rievocato l’infausto precedente del green pass: «Ha forse fermato la pandemia di Covid? Ha solo scaricato costi e disagi» sulle persone.Le sirene identitarie di Starmer, ad ogni modo, non seducono gli inglesi. Il più recente sondaggio di YouGov, ripreso da Sky news e basato su 13.000 interviste condotte nelle ultime tre settimane, attribuisce a Reform Uk, il partito di Farage, ben 311 seggi sui 650 totali di Westminster. Appena 15 in meno della soglia di 326, sufficiente per governare senza nemmeno appoggiarsi ai conservatori, i quali si fermerebbero a 45 seggi, dietro persino ai libdem, che ne prenderebbero 78. Ai laburisti ne rimarrebbero 144, a fronte dei 412 ottenuti a luglio 2024. Tra un po’, l’unica maniera che Starmer avrà per salvarsi sarà imporre il green pass per recarsi alle urne.
Un'installazione radar mobile nell'area militare danese di Amager (Ansa)