2020-07-11
Ennesimo rinvio per l’espulsione di Esposito jr
L'udienza per il figlio del giudice coinvolto nel caso Mediaset, accusato di essersi fatto pagare l'affitto, è stata posticipata al prossimo 3 dicembre.La sezione disciplinare del Csm con Luca Palamara, Cosimo Ferri & C, per i quali è stata fissata un'udienza due giorni dopo la richiesta del procuratore generale della Cassazione, procede a marce forzate. Va invece lentissima con Ferdinando Esposito, il figlio di Antonio, il giudice della Cassazione che ha presieduto il collegio che ha condannato in via definitiva Silvio Berlusconi. L'udienza per Esposito junior è stata rinviata al 3 dicembre. Significa che se il processo Palamara non si chiuderà il 21 luglio, giorno della prima udienza, quella successiva sarà fissata a dicembre? Crediamo di no. A Ferdinando Esposito, ex pm condannato in Cassazione per induzione indebita (la vecchia concussione), sono addebitati illeciti deontologici e per questo era già stato trasferito d'ufficio dal Csm nel 2014 da Milano a Torino dove esercita funzioni di giudice.La toga è accusata di aver usufruito di favori ottenuti spendendo la sua qualità di magistrato, in particolare l'uso gratuito di un attico ammobiliato a Milano, vicino al Duomo, il cui affitto era di 32.000 euro l'anno e che gli era stato concesso da persona sottoposta a procedimento penale dalla Procura milanese. Il suo difensore, Roberto Carrelli Palombi, ha presentato istanza di rinvio per legittimo impedimento dello stesso Esposito.Nei confronti di Esposito junior si procede in ordine a illecito disciplinare per il quale la legge prevede la rimozione obbligatoria senza possibilità per la sezione del Csm di graduare la sanzione sulla base della diversa gravità del fatto. L'illecito è quello del magistrato che «ottiene direttamente o indirettamente prestiti o agevolazioni da soggetti che il magistrato sa essere parti o indagati in procedimenti penali o civili pendenti presso l'ufficio giudiziario di appartenenza».Riguardo all'automatica rimozione nel 2017 il Csm aveva sollevato una questione di legittimità costituzionale in relazione al processo di un altro magistrato e in attesa che la Consulta si pronunciasse era stato sospeso anche il processo contro Esposito junior. La Consulta ha poi respinto la prospettazione del Csm e confermato la legittimità costituzionale della norma che per quell'illecito prevede la rimozione. Venuta meno la sospensione per tale motivo, l'incolpato era quindi giudicabile, ma non si è mai arrivati a sentenza per i legittimi impedimenti addotti da Esposito.Nel frattempo il pm (ora sospeso) Palamara ha presentato ricorso contro l'espulsione dall'Anm, deliberata lo scorso 20 giugno. Lo ha riferito il presidente dell'Anm Luca Poniz, aprendo ieri pomeriggio la riunione del direttivo. Il ricorso di Palamara sarà quindi all'esame dell'assemblea generale dell'associazione il prossimo settembre.Il parlamentino dell'Anm ha votato, con solo quattro voti contrari, per «il non luogo a provvedere» con sanzioni nei confronti di Ferri, in questo modo accogliendo le dimissioni presentate dal magistrato attualmente parlamentare di Italia viva ed esponente rappresentativo di Magistratura indipendente.