Emilia-Romagna, l’agenda di Figliuolo per il dopo alluvione

Emilia-Romagna, l’agenda di Figliuolo per il dopo alluvione
Il commissario alla Ricostruzione, generale Francesco Paolo Figliuolo (Ansa)
  • A quasi due mesi dal violentissimo nubifragio che ha colpito la regione, imprenditori, agricoltori, albergatori e semplici cittadini contano i danni, confidando nell’arrivo del nuovo Commissario per avviare la ricostruzione, tra preoccupazioni e tanta voglia di fare. Ma ancora non si conoscono l’entità e i vincoli dei fondi a disposizione.
  • Roberto Bozzi, presidente di Confindustria Romagna: «Aspettiamo i ristori promessi, il governo detassi chi aiuta i dipendenti».
  • Il rappresentante delle pmi Maurizio Minghelli: «I costi delle locazioni e di alcuni materiali stanno andando fuori controllo».

Lo speciale contiene tre articoli.

Sánchez liquida i morti del blackout: «Pensate agli 8.000 uccisi dal clima»
Pedro Sanchez (Ansa)
Il premier non piange le vittime dell’«apagón» e spara dati a caso su quelle del caldo.
Oggi i referendum sono antidemocratici. La soluzione? Riforma o astensione
  • Il quorum permette alla minoranza di abrogare leggi approvate da Parlamenti eletti dalla maggioranza. L’unica è non votare.
  • Incontro fra il governo e i sindacati. Giorgia Meloni: «È una priorità. Puntiamo a rendere strutturale la copertura dell’Inail per allievi e personale di tutte le scuole».

Lo speciale contiene due articoli.

Su Netflix «Nonnas», la commedia ispirata alle nonne chef italoamericane
Nonnas (Netflix)

Il titolo parrebbe riferirsi a una commedia da due soldi, di quelle senza troppa inventiva: Nonnas, riferimento alle nonne italiane, custodi di saperi e tradizione. Invece, la nuova pellicola originale Netflix, disponibile online da venerdì 9 maggio, non ha niente di raffazzonato, non il cast, non la trama, estrapolata - come spesso accade - da una storia tanto lunare da essere vera.

La Consulta salva l’addio all’abuso d’ufficio
Imagoeconomica
La Corte boccia le questioni sollevate dalla Cassazione e da 13 giudici contro l’abrogazione del reato cancellato a luglio. Una legnata per Pd e M5s, che descrissero come un favore ai corrotti la decisione di Nordio, malgrado fosse ben vista pure da sindaci di sinistra.
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