
La mancata promessa di salvare le festività, il protrarsi del lockdown e la certezza di nuove chiusure: ai commercianti non resta che alzare i prezzi e incrociare le dita. Stangata su regali low cost (+13,2%) e alimentari (+8,9%). E la spesa per il cenone cala. Alla fine, purtroppo, non stupisce. Il governo aveva promesso che il secondo lockdown ci avrebbe permesso di salvare l'economia del Natale e chiudere in modo un po' più dolce un 2020 che per molti ha già un sapore piuttosto amaro. Tra promesse tradite sulle aperture, ristori in ritardo e pagamenti della cassa integrazione a singhiozzo, insomma, molti commercianti sono stati costretti a una scelta obbligata: aumentare i prezzi per salvare il salvabile e cercare di fare più fatturato possibile durante le poche «finestre» messe a disposizione del governo in cui è possibile tenere aperto e far quadrare i conti. Senza contare che, tra licenziamenti e cassa integrazione, il potere di spesa di molti italiani sarà minore. Il che si traduce in una spesa pro capite più bassa. Così, in un anno lacrime e sangue, la spesa per regali e cenoni finirà per rappresentare ancora di più un salasso per i consumatori. Come spiega l'Osservatorio Federconsumatori, guardando all'andamento dei prezzi dei prodotti natalizi e degli articoli da regalo, questo Natale gli aumenti maggiori si registrano nel settore dei regali low cost fino a 20 euro (+13,2%), i più gettonati alla luce della crisi. I prodotti alimentari, invece, hanno registrato un aumento medio dei prezzi dell'8,9% rispetto all'anno precedente.Secondo Federcosumatori, la spesa media per il menu «classico» della cena di Natale sarà di 35,16 euro a persona, con un incremento del +1,2% rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda invece il cenone di Capodanno, il menu classico costerà 45,19 euro a persona (+2,9% rispetto al 2019).La fotografia appare dunque chiara: i prezzi salgono, ma le quantità scendono. Secondo uno studio Coldiretti, la crisi generata dal Covid-19 e l'obbligo di festeggiare al massimo in quattro persone ha tagliato di un terzo i menù di Natale degli italiani, con una riduzione del 31% della spesa rispetto allo scorso anno. Lo stesso vale per Capodanno, dove la spesa media è crollata del 35% in media rispetto al 2019. Come spiega Federconsumatori, ci sono alcuni alimenti i cui prezzi hanno preso letteralmente il volo. Primi su tutti, i dolci, cresciuti in media del 5%. Il pandoro, in particolare, questo Natale ha subito un aumento del 25% con prezzi medi intorno a 9,55 euro e raggiungendo così il suo competitor per eccellenza, il panettone, salito del 2% a 9,8 euro. Prezzi da capogiro anche per il salmone. Una confezione da 300 grammi è salita da 16,2 a 19,8 euro con una crescita del 22%. Rilevante anche l'aumento di prezzo dello zampone: +11% (è passato da 10 a 11,09 euro tra il 2019 e il 2020). Lo stesso vale per il prosecco: in questo caso l'aumento è dell'11% con prezzi medi in salita da 10,5 a 11,7 euro. Aumenti anche per i fichi secchi, altra leccornia tipica di Natale, passati da 6,1 a 6,7 euro (+10%). Su anche i prezzi delle lenticchie (+9%), del miele (+9%) e della frutta secca (+9%). Menzione d'onore per i datteri e il torrone, gli unici due alimenti a non aver subito incrementi medi. E tra i regali? La tecnologia resta in cima alle classifiche. Complice l'arrivo sul mercato dei nuovi prodotti di Sony e Microsoft, il prezzo delle console di gioco (e dei videogiochi) è salito in media del 38%. In cima alla classifica dei regali più graditi, poi, ci sono i tablet (+22% di aumento medio) e i gli altoparlanti wireless (+20%). In salita, ma non troppo alla moda, i computer portatili, che registrano un aumento medio dell'8%, lo stesso che vedono le fotocamere digitali compatte, spesso soppiantate dai telefonini (in aumento del 4% rispetto al 2019). I prezzi, naturalmente, seguono le mode: così si nota che la tv piccola, fino a 32 pollici, è in calo del 14% così come i dispositivi connessi per la casa. In realtà si tratta di prodotti il cui interesse da parte dei clienti scema.Persino gli addobbi natalizi in questo 2020 hanno registrato aumenti significativi. Il nastro da pacchi è salito del 15% passando da 2,6 a 2,99 euro. Anche fare l'albero è costato più caro. Una confezione da 12 palline tra l'anno scorso e questo è aumentata del 12%. Un puntale decorato ora costa 7,95 euro (precedentemente 6,9), registrando un aumento del 15%. Una ritoccatina al prezzo ha interessato anche la carta da regalo: due rotoli ora costano il 9% in più in media rispetto all'anno scorso. Lo stesso vale per l'immancabile candela centrotavola che ora costa 16,5 euro con una crescita di prezzo dell'8%.Anche comprare l'albero costa di più. Secondo Federconsumatori, un albero sintetico da 210 centimetri (di media qualità) oggi costa il 5% rispetto all'anno scorso. Chi vuole un albero top di gamma (della stessa altezza) invece dovrà vedersela con rincari medi del 12%.Anche i giocattoli (non tecnologici) hanno visto prezzi in salita. In grande spolvero i monopattini (+13% rispetto al 2019), le costruzioni (sempre 19%) e il cavallo a dondolo (+12%).
(Ansa)
Il video dei controlli delle Forze dell'ordine nel quartiere dopo l'omicidio di Paolo Taormina. Due arresti e 57 denunciati.
Due persone arrestate, sequestrata droga e 57 persone denunciate per occupazione abusiva di immobile e una per porto abusivo di armi. Sono i risultati dei controlli scattati questa mattina allo Zen da parte di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza dopo l'omicidio di Paolo Taormina, il giovane ucciso davanti al pub gestito dalla famiglia da Gaetano Maranzano. Nel corso dei controlli sono stati multati anche alcuni esercizi commerciali per carenze strutturali e per irregolarità sulla Scia sanitaria e mancata autorizzazione all'installazione di telecamere, impiego di lavoratori in nero, mancata formazione, sospensione di attività imprenditoriale. Sono state identificate circa 700 persone, di cui 207 con precedenti ed altri 15 gia' sottoposti a misure di prevenzione.
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Oltre a essere nominato Dottore, al pari di Agostino e dell’Aquinate, il cardinale inglese diventerà con quest’ultimo anche co-patrono della missione educativa della Chiesa.






