2022-06-27
Effemeridi: dal morso di Mike Tyson alla morte di Jim Morrison
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28 giugno 1997 – Il pugile Mike Tyson viene squalificato per aver staccato con un morso parte dell'orecchio del suo avversario, Evander Holyfield (John Iacono/Sports Illustrated via Getty Images)
27 giugno 1969 - Poco dopo l'1.20 di notte la polizia fa irruzione nello Stonewall Inn, un bar gay in Christopher Street nel Greenwich Village, un quartiere del distretto di Manhattan a New York. La ribellione dei presenti verrà in seguito mitizzata dalla comunità Lgbt americana e non solo. 28 giugno 1997 – Il pugile Mike Tyson viene squalificato per aver staccato con un morso parte dell'orecchio del suo avversario, Evander Holyfield. Accusato di «violenza gratuita ed ingiustificata», si vede privato della licenza professionistica da parte della commissione atletica del Nevada. Contestualmente, per il danno arrecato a Holyfield viene condannato al pagamento di 3 milioni di dollari.29 giugno 2014 – L'Isis auto proclama il suo califfato in Siria e nel nord dell'Iraq.30 giugno 1932 – Viene posata la prima pietra della città di Littoria, oggi Latina, una delle tante città di fondazione create dal fascismo.1 luglio 1942 - Ha inizio la prima battaglia di El Alamein tra le truppe italo-tedesche e l’VIII Armata britannica. I combattimenti terminarono il 27 dello stesso mese con una vittoria dell’Asse, seppur non decisiva. 2 luglio 1849 - Le truppe francesi al comando del generale Oudinot entrano a Roma dopo un mese di assedio. È la fine della Repubblica romana. 3 luglio 1971 – A Parigi viene ritrovato senza vita James Douglas Morrison, detto Jim, iconico cantante dei Doors. Il cantante viene ritrovato nella vasca da bagno dalla compagna, Pamela Courson. La sera prima, l'artista aveva dichiarato di sentirsi poco bene, ma non aveva voluto chiamare un medico, preferendo farsi un bagno caldo. Verrà ritrovato esanime ancora immerso nell'acqua. La causa del decesso, ufficialmente derubricata semplicemente ad «arresto cardiaco», non è stata mai chiarita fino in fondo. La sua morte darà adito a varie teorie del complotto e leggende metropolitane.4 luglio 1957 - Viene presentata al pubblico la Nuova 500 della Fiat. 5 luglio 1950 - Alla Knesset, il parlamento israeliano, passa la Legge del ritorno che garantisce a tutti gli ebrei del mondo il diritto di immigrare in Israele.6 luglio 1849 - Muore a Roma Goffredo Mameli. Oltre al cenotafio monumentale in suo onore al Verano, il patriota è stato onorato con una tomba sul Gianicolo, luogo-simbolo della resistenza della Repubblica romana. 7 luglio 1901 - Nasce a Sora Vittorio De Sica, uno dei più grandi attori e registi italiani del Novecento. 8 luglio 1889 - Viene fondato il Wall Street Journal. 9 luglio 2006 - All’Olympiastadion di Berlino, dopo aver battuto in finale la Francia ai calci di rigore, la Nazionale italiana si laurea per la quarta volta campione del mondo. 10 luglio 1991 - In una villa dell'Olgiata, zona residenziale situata a Nord di Roma, viene uccisa la quarantaduenne Alberica Filo della Torre. Il caso – passato alla storia semplicemente come il «delitto dell'Olgiata» - è stato per anni uno dei grandi cold case della storia criminale italiana. La svolta c'è stata vent'anni dopo, nel 2011, quando la prova del Dna ha permesso di identificare il colpevole in Manuel Winston Reyes, un uomo di origine filippina laureato in ingegneria navale che svolgeva la mansione di domestico, ex dipendente della famiglia, che poi confessò l'accaduto il 1° aprile 2011. Il processo lo condannò a 16 anni di reclusione il 14 novembre 2011, sentenza confermata il 9 ottobre.
A condurre, il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin. In apertura, Belpietro ha ricordato come la guerra in Ucraina e lo stop al gas russo deciso dall’Europa abbiano reso evidenti i costi e le difficoltà per famiglie e imprese. Su queste basi si è sviluppato il confronto con Nicola Cecconato, presidente di Ascopiave, società con 70 anni di storia e oggi attore nazionale nel settore energetico.
Cecconato ha sottolineato la centralità del gas come elemento abilitante della transizione. «In questo periodo storico - ha osservato - il gas resta indispensabile per garantire sicurezza energetica. L’Italia, divenuta hub europeo, ha diversificato gli approvvigionamenti guardando a Libia, Azerbaijan e trasporto via nave». Il presidente ha poi evidenziato come la domanda interna nel 2025 sia attesa in crescita del 5% e come le alternative rinnovabili, pur in espansione, presentino limiti di intermittenza. Le infrastrutture esistenti, ha spiegato, potranno in futuro ospitare idrogeno o altri gas, ma serviranno ingenti investimenti. Sul nucleare ha precisato: «Può assicurare stabilità, ma non è una soluzione immediata perché richiede tempi di programmazione lunghi».
La seconda parte del panel è stata guidata da Giuliano Zulin, che ha aperto il confronto con le testimonianze di Maria Cristina Papetti e Maria Rosaria Guarniere. Papetti ha definito la transizione «un ossimoro» dal punto di vista industriale: da un lato la domanda mondiale di energia è destinata a crescere, dall’altro la comunità internazionale ha fissato obiettivi di decarbonizzazione. «Negli ultimi quindici anni - ha spiegato - c’è stata un’esplosione delle rinnovabili. Enel è stata tra i pionieri e in soli tre anni abbiamo portato la quota di rinnovabili nel nostro energy mix dal 75% all’85%. È tanto, ma non basta».
Collegata da remoto, Guarniere ha descritto l’impegno di Terna per adeguare la rete elettrica italiana. «Il nostro piano di sviluppo - ha detto - prevede oltre 23 miliardi di investimenti in dieci anni per accompagnare la decarbonizzazione. Puntiamo a rafforzare la capacità di scambio con l’estero con un incremento del 40%, così da garantire maggiore sicurezza ed efficienza». Papetti è tornata poi sul tema della stabilità: «Non basta produrre energia verde, serve una distribuzione intelligente. Dobbiamo lavorare su reti smart e predittive, integrate con sistemi di accumulo e strumenti digitali come il digital twin, in grado di monitorare e anticipare l’andamento della rete».
Il panel si è chiuso con un messaggio condiviso: la transizione non può prescindere da un mix equilibrato di gas, rinnovabili e nuove tecnologie, sostenuto da investimenti su reti e infrastrutture. L’Italia ha l’opportunità di diventare un vero hub energetico europeo, a patto di affrontare con decisione le sfide della sicurezza e dell’innovazione.
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Il fiume Nilo Azzurro nei pressi della Grande Diga Etiope della Rinascita (GERD) a Guba, in Etiopia (Getty Images)