2023-12-20
Odiano gli ebrei e i sauditi e seguono gli ayatollah. Ecco l’identikit dei ribelli
Le milizie Huthi nascono per difendere l’islam zaidita contro gli arabi sunniti. Ma non disdegnano legami con Al Qaeda.I ribelli Huthi dello Yemen, sostenuti militarmente dall’Iran, stanno intensificando gli attacchi contro le navi nel Mar Rosso per «vendetta contro Israele», dall’inizio della sua campagna militare a Gaza. L’ostilità a Israele non è sorprendente dato che il motto degli Huthi che gravitano nell’orbita di Al Qaeda nella penisola arabica è «Dio è sommo, morte all’America, morte a Israele, maledizione sugli ebrei, vittoria per l’Islam». È provato che gli Huthi siano stati armati e addestrati dall’Iran e ora si teme che i loro attacchi possano trasformare la guerra di Israele contro Hamas in un conflitto regionale più ampio. Secondo Ahmed Nagi, analista senior dello Yemen presso l’International Crisis Group, «l’Arabia Saudita ha attualmente bisogno di stabilità al suo confine meridionale e di eliminare le minacce da parte degli Huthi e di altri», aggiungendo che Riad trasformerà il suo ruolo nello Yemen «da militare a soft power», e il denaro per farlo non manca di sicuro. Ma chi sono gli Huthi, conosciuti anche come Gioventù credente o Partigiani di Dio? Il movimento è nato dalla guerra civile yemenita che infuria almeno dal 1994 quando il suo leader, Hussein Al Huthi, diede vita a Believing Youth, un movimento di rinascita religiosa di una sottosetta secolare dell’islam sciita chiamata zaidismo. Gli zaidi hanno governato lo Yemen per secoli, ma sono stati emarginati sotto il regime sunnita salito al potere dopo la guerra civile del 1962. Il movimento di Al Huthi è stato fondato per rappresentare gli zaiditi in contrasto al sunnismo radicale, in particolare quello wahhabita dell’Arabia Saudita. Ali Abdullah Saleh, il primo presidente dello Yemen dopo l’unificazione dello Yemen del Nord e del Sud nel 1990, inizialmente sostenne la Gioventù credente ma dopo che la popolarità del movimento cresceva e la retorica antigovernativa si intensificava, esso divenne una minaccia per Saleh. Le situazione è poi precipitata nel 2003, quando Saleh sostenne l’invasione americana dell’Iraq, alla quale molti yemeniti si opposero. Per Al Huthi, la spaccatura era un’opportunità e così approfittando dell’indignazione pubblica, organizzò manifestazioni di massa ma dopo mesi di disordini, venne ucciso nel settembre 2004 dalle forze yemenite. La sua creatura però è sopravvissuta e l’ala militare Huthi è cresciuta man mano che sempre più combattenti si sono uniti alla causa. Incoraggiati dalle prime proteste della primavera araba del 2011, hanno preso il controllo della provincia settentrionale di Saada e hanno chiesto la fine del regime di Saleh. Saleh accettò nel 2011 di cedere il potere al suo vicepresidente Abd-Rabbu Mansour Hadi, ma l’operazione non funzionò. Gli Huthi hanno colpito nuovamente nel 2014, prendendo il controllo di alcune parti di Sana’a, la capitale dello Yemen, prima di prendere d’assalto il palazzo presidenziale all’inizio dell’anno successivo. Hadi è fuggito in Arabia Saudita, che non a caso ha lanciato una guerra contro gli Huthi su sua esplicita richiesta nel marzo 2015. Quella che Mohammed Bin Salman prevedeva fosse una rapida e vittoriosa campagna militare - all’epoca preferiva le soluzioni di forza - è stata un disastro ed è durata anni prima del cessate il fuoco firmato nel 2022. È scaduto dopo sei mesi ma le parti in guerra non sono poi tornate ai combattimenti su larga scala. Le Nazioni Unite hanno affermato che la guerra nello Yemen si è trasformata nella peggiore crisi umanitaria del mondo: quasi un quarto di milione di persone è stato ucciso durante il conflitto. Dopo il cessate il fuoco gli Huthi hanno consolidato il loro controllo su gran parte dello Yemen settentrionale. Quanti sono? Secondo l’esperto del movimento Ahmed Al Bahri, gli Houthi sarebbero 100-120.000 (tra combattenti armati e non), ma si tratta di numeri difficilmente verificabili. L’Iran ha iniziato ad aumentare i suoi aiuti al gruppo nel 2014 con l’escalation della guerra civile e l’intensificarsi della sua rivalità con l’Arabia Saudita e oggi gli Huthi fanno parte del cosiddetto «Asse di Resistenza», un’alleanza antisraeliana e anti-occidentale di milizie regionali guidata e sostenuta dalla Repubblica islamica. Anche se gli Huthi potrebbero non essere in grado di rappresentare una minaccia per Israele, la loro tecnologia può comunque provocare caos nel Mar Rosso e spingere Al Qaeda nella penisola arabica ad azioni anche fuori dallo Yemen.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.