Contro la volatilità esistono strumenti che stimano la massima perdita potenziale e fissano i paletti I rendimenti a tre anni possono arrivare al 19%. Attenti ai prodotti troppo prudenti, se li mangiano le tasse.In finanza ci sono investimenti per tutte le stagioni. In una periodo di incertezza come questo, molti italiani, da bravi risparmiatori, cercheranno investimenti sicuri. I fondi bilanciati sono prodotti che investono una parte del patrimonio in azioni e una parte in obbligazioni. La percentuale di questi due «ingredienti» viene decisa da fondo a fondo, ma di solito di tratta di prodotti che considerano non solo il rendimento, ma anche la stabilità. Se i prodotti bilanciati sono una vecchia conoscenza del mercato, quelli flessibili sono più recenti. Si tratta di strumenti che stimano la massima perdita potenziale di un orizzonte temporale e, sulla base di questo parametro, scelgono la strategia di investimento. La Verità ha chiesto a due società di consulenza indipendenti (per cui slegate da particolari interessi bancari), quali sono gli strumenti migliori per difendere il capitale. Gli investitori, è bene ricordarlo, si stanno trovando ora a fronteggiare un comparto azionario volatile, un mercato obbligazionario in seria difficoltà e delle oscillazioni valutarie difficili da gestire. La soluzione migliore è quella di scegliere investimenti che siano decorrelati dalle attuali situazioni di mercato. «Prima di valutare il singolo mercato di riferimento o lo strumento utilizzato», spiega l'ufficio studi di Copernico sim, «il pubblico degli investitori dovrebbe concentrarsi sulla tipologia di servizio che desidera. In un contesto come quello che ci accompagnerà nei prossimi anni, la vera discriminante sarà rappresentata da tutte quelle soluzioni che sapranno generare valore costantemente. Certamente i prodotti che potranno offrire importanti vantaggi in termini di controllo del rischio e di generazione di rendimento saranno quelli a “gestione attiva", quindi meno vincolate alla dinamiche dei mercati, in cui vi sarà, per chi capace, la possibilità di mostrare competenze superiori alla replica passiva di un mercato sottostante».Su quali prodotti puntare, dunque? Andando a dare uno sguardo in questa categoria, le performance non sono tra le più alte. In tre anni i rendimenti si sono attestati intorno al 10-12%, con alcune punte intorno al 20%. Ancora più risicati i risultati a un anno. In questo lasso di tempo chi ha superato il 5% è fortunato. Di contro, però, in momenti come quello attuale, chi ha scelto questi fondi può dormire sonni tranquilli, elemento che non sono in molti a poter vantare. A tre anni gli esperti di Copernico sim consigliano il fondo Theam quant-eq us covered, che in 36 mesi ha avuto una crescita del 19,99%. Ha fatto bene anche il Janus Henderson capital balanced fund. In questo caso la crescita è stata del 13,77%. Secondo Ambrosetti am, invece, l'Alken absolute return Europe ha realizzato il 16,27% in tre anni, mentre in 12 mesi ha avuto un rendimento dell'8,24%. Positivi i ritorni anche per l'Axa optimal income (+13,18%) e per l'Alessia volcor beta zero (+12,96%).Attenzione però: mai come in questi casi la scelta di affidarsi a un bravo consulente finanziario può rivelarsi azzeccata. Farsi indirizzare verso strumenti troppo conservativi potrebbe essere un vero autogol. In questa fascia di mercato non è raro trovare prodotti che in un anno hanno offerto rendimenti inferiori all'1%, valori che - con l'attuale imposizione fiscale sui rendimenti - trasformano l'investimento in un buco nell'acqua.
Darmanin (Giustizia): «Abbiamo fallito». Rachida Dati (Cultura) parla di pista straniera. Le Pen all’attacco: «Paese ferito nell’anima».
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Lo si trova nei semi oleosi e nelle noci, così come in salmone, tonno e acciughe. Però oggi molti tendono ad assumerne quantità eccessive.
Paolo Violini (Youtube)
Il nuovo direttore del laboratorio. Restauro dipinti e materiali lignei del Vaticano: «Opereremo sul “Giudizio universale” e sulla Loggia del Sanzio nel cortile di San Damaso. Quest’ultimo intervento durerà cinque anni».
Ansa
Il dossier del nucleare iraniano sta tornando al centro dell’attenzione. Sabato, Teheran ha dichiarato decadute tutte le restrizioni previste dall’accordo sull’energia atomica, che era stato firmato nel 2015.





