2024-12-25
Droni sottomarini, Italia protagonista di un mercato in forte crescita
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C'è un mercato in forte crescita sotto la superficie di mari e oceani, nel quale la società italiana Saipem, attraverso la divisione Sonsub, è protagonista. È quello dei robot, dei droni sottomarini e della crescente richiesta per i servizi forniti da questo tipo di macchine nel controllo e nella manutenzione delle infrastrutture critiche subacquee.Esistono due famiglie di mezzi: quelli teleguidati mediante un cavo, costantemente collegate all'operatore, e quelli indipendenti, dotate d'intelligenza artificiale che effettuano collegamenti periodici con gli equipaggi in superficie e con possibilità di autoapprendimento.Lo speciale contiene due articoli.C'è un mercato in forte crescita sotto la superficie di mari e oceani, nel quale la società italiana Saipem, attraverso la divisione Sonsub, è protagonista. È quello dei robot, dei droni sottomarini e della crescente richiesta per i servizi forniti da questo tipo di macchine nel controllo e nella manutenzione delle infrastrutture critiche subacquee, che sono le condutture nei quali transitano i segnali del traffico internet e quelli che trasportano fonti d'energia.Quanto avvenuto mesi fa al Nord Stream e nel Mar Rosso ha dimostrato la vulnerabilità di queste installazioni e i rischi ad esse connessi per il corrente assetto geopolitico ed economico mondiale. Lo scenario è questo: oggi gran parte delle infrastrutture energetiche e di comunicazione che collegano il mondo passa dalle profondità del mare e sono destinate ad aumentare nel tempo. La situazione geopolitica attuale, complessa e ricca di tensioni, ha portato alla ribalta il tema della sicurezza di queste infrastrutture strategiche e dei timori legati alla loro vulnerabilità, così la dimensione subacquea sta diventando sempre più rilevante. In questo noi italiani siamo forti, e se Saipem svolge da 65 anni operazioni, specializzandosi in quelle con battiscafi senza pilota comandati via cavo, ora è diventata anche la prima società al mondo ad aver qualificato e commercializzato droni sottomarini “residenti e autonomi” per attività d'intervento e ispezione fino a 3.000 metri di profondità. Non si tratta soltanto di controllare ciò che sul fondo dei mari già c'è, ma anche di supportare le compagnie energetiche e quelle d'ingegneria nei rilievi pre installazione e nelle operazioni di costruzione delle infrastrutture, come nella ricerca dei giacimenti. E non soltanto in operazioni civili, tanto che il primato industriale e tecnologico di Saipem ha consentito all’azienda di essere cooptata nel Polo nazionale della dimensione subacquea nato sotto la guida della Marina Militare italiana a La Spezia. I droni sottomarini prodotti dalla società italiana sono anche al centro del Memorandum d’Intesa che l'azienda ha firmato il 19 marzo scorso con Fincantieri con l'obiettivo di valutare opportunità di cooperazione commerciale e industriale nell’ambito dei veicoli subacquei autonomi e della relativa integrazione con unità di superficie e subacquee. Il progetto prevede l’integrazione tra navi di specifiche e i mezzi sottomarini di Fincantieri e con i droni “Hydrone” di Sonsub, ovvero il centro d'eccellenza di Saipem che realizza tecnologie e soluzioni subacquee. Qui vengono sviluppate e industrializzate tecnologie e soluzioni dalla metà degli anni Ottanta e oggi vi lavorano circa 500 persone nelle tre sedi di Marghera (Ve), Trieste (collaudi) e Aberdeen (Scozia), dove vengono realizzati i sistemi. Oggi i droni sottomarini rappresentano la risposta tecnologica alle operazioni sui fondali anche per attività di supporto, ispezione e intervento negli impianti per l’allevamento ittico; per l'identificazione, lo studio e il monitoraggio delle specie animali; il rilievo e la ricostruzione digitale della morfologia dei fondali e lo studio della loro evoluzione; il controllo della qualità delle acque e gli interventi di emergenza e primo soccorso subacqueo. Ma anche, più semplicemente, sono macchine che aprono e chiudono valvole usando braccia robotiche. Gli obiettivi economico-finanziari per il periodo 2024-2027 di Saipem per le “business line Robotics” prevedono un volume di ordini di 2 miliardi di euro in un mercato globale che gli analisti stimano arrivare a oltre 15 miliardi di dollari nel 2032. In pratica ogni investimento che viene fatto in ambiente subacqueo, in particolare nel settore Oil&Gas, per la ricerca di nuove estrazioni, prevede l'acquisto o l'intervento di un robot. Negli ultimi 25 anni il mercato è stato in forte crescita e Saipem ha venduto in tutto il mondo in campo civile, fornendo il robot o il drone a noleggio insieme con l'operatore, e nel settore militare fornendo i battelli e l'addestramento ai militari che viene svolto a Trieste nel bacino di pratica dell'azienda.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/droni-sottomarini-italia-protagonista-2670498797.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="macchine-sul-fondo-del-mare-per-un-anno-imparando-ogni-giorno" data-post-id="2670498797" data-published-at="1734628192" data-use-pagination="False"> Macchine sul fondo del mare per un anno, imparando ogni giorno Esistono due famiglie di mezzi, quelli teleguidati mediante un cavo, costantemente collegate all'operatore, e quelli indipendenti, dotate d'intelligenza artificiale che effettuano collegamenti periodici con gli equipaggi in superficie e con possibilità di autoapprendimento. Ogni robot/drone trasporta un carico utile per fare il suo lavoro, dall'attrezzatura per la pulizia degli impianti fino a sonar, scanner o videocamere per ottenere una mappatura dell'area o della pipeline, controllando se ci sono nuovi oggetti oppure oggetti spostati, e questo fino a tre chilometri di profondità. I robot come Hydrone non hanno bisogno di tornare in superficie, vivono nelle profondità, escono in missione e, una volta terminati gli interventi, rientrano alla postazione di ricarica sottomarina in attesa del prossimo utilizzo. In questo modo sono in grado di operare in fondo al mare continuativamente fino a un anno, alternando 12 ore di lavoro e 12 ore di ricarica. Grazie all’intelligenza artificiale possono eseguire una serie di operazioni complesse senza immediato scambio di dati con la superficie. Tale autonomia comporta diversi vantaggi: tradizionalmente, le operazioni di monitoraggio, ispezione e manutenzione subacquea vengono eseguite impegnando navi, personale, logistica e cavi. I droni consentono di svolgere tutte queste attività riducendo l’impatto ambientale e i rischi in termini di sicurezza, arrivando dove l’uomo avrebbe difficoltà ad operare. Oggi, tuttavia, il mercato dei robot indipendenti è nella sua fase iniziale, ci vorrà quindi tempo poiché gli operatori accettino di non avere il controllo continuo di un mezzo che costa svariati milioni. Ma un drone autonomo, proprio grazie alla AI, diventa ogni giorno più intelligente. Nell'estate 2023, nel mare Adriatico, uno di questi droni indipendenti, il Flatfish, imparò a riconoscere le meduse che lo circondavano comprendendo che semplicemente le avrebbe potute scansare procedendo senza problemi. L'arrivo dell'AI porta quindi a un'evoluzione rapida dei prodotti, così i tecnici devono aggiornare continuamente i progetti per fornire ai clienti robot e droni sempre allineati alla tecnologia disponibile. Per fare tutto questo servono competenze, così Saipem e Sonsub cercano ingegneri elettronici, navali, informatici e programmatori, meccatronici e specializzati in robotica, tutti profili altamente specializzati destinati lavorare insieme in Italia e all'estero, in un contesto entusiasmante.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.