2023-07-05
Autonomia, per fortuna Amato lascia
L’ex capo della Consulta si dimette dal Comitato sui livelli essenziali: «Non ci sono più le condizioni». Con lui Bassanini, Gallo e Pajno. Roberto Calderoli: «Stupito, ma niente stop».Con una lettera, Giuliano Amato, Franco Gallo, Alessandro Pajno e Franco Bassanini hanno annunciato le dimissioni dal Comitato tecnico per l’individuazione dei Lep, i livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale, in un regime di autonomia differenziata. «Non ci sono le condizioni per una nostra partecipazione ai lavori del Clep», scrivono (nell’ordine) i due ex presidenti della Corte costituzionale, l’ex presidente del Consiglio di Stato e l’ex ministro della Funzione pubblica, pur assicurando di continuare a offrire piena collaborazione. Istituito a fine marzo, presieduto dal professor Sabino Cassese, il comitato tecnico ha messo insieme 61 esperti «tra le massime autorità del campo amministrativo e accademico, del diritto costituzionale, europeo e internazionale, dell’economia e della matematica», aveva annunciato il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli. I quattro che lasciano dichiarano che servono «nuovi Lep, necessari per assicurare effettivamente il superamento delle disuguaglianze territoriali nell’esercizio dei diritti civili e sociali»; che non basta ricontrollare quelli esistenti e che i nuovi livelli essenziali andrebbero valutati dal Parlamento. Non si comprende perché non possano essere gli esperti a dare indirizzi e valutazioni a riguardo, comparandole con le risorse finanziarie a disposizioni, ma Amato & C. preferiscono defilarsi. Lo fanno usando toni amichevoli, «caro ministro, caro Roberto» e «caro presidente, caro Sabino», ringraziano per l’attenzione data «ai nostri rilievi» e per «l’istituzione di un nuovo sottogruppo dedicato alla individuazione dei Lep nelle materie non ricomprese nel perimetro indicato dall’art. 116 terzo comma», della Costituzione. Articolo che prevede che la legge ordinaria possa attribuire alle Regioni «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia», in determinate materie. La riforma Calderoli, approvata in Consiglio dei ministri, prevede che il trasferimento delle competenze alle Regioni avverrà solo dopo la determinazione di fabbisogni e costi standard. I dimissionari che non faranno più parte del Clep sostengono che la valutazione dei livelli essenziali «non può essere fatta materia per materia, perché ci si troverebbe alla fine nella condizione di non poter finanziare i Lep necessari ad assicurare l’esercizio dei diritti civili e sociali nelle materie lasciate per ultime». Né si può ricorrere alla spesa storica, in quanto «riflette le disuguaglianze territoriali». Osservazioni di evidente spessore, ma forse proprio dei costituzionalisti potevano aiutare a rivedere e determinare livelli «attinenti all’esercizio di diritti civili e sociali», che invece vanno finanziati.«Sono francamente stupito, sorpreso e rammaricato», ha commentato Calderoli, chiarendo che il progetto non subirà alcuno stop. A proseguire l’opera ci penseranno gli altri 57 nomi eccellenti rimasti nel Clep, da Annibale Marini a Ignazio Visco, da Paola Severino a Marco Stradiotto, perché il progetto di regionalismo differenziato venga approvato senza accuse di andare contro la Carta.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.