L’innocente che si dichiara colpevole Un sacrificio kafkiano per la libertà
Anthony Perkins (Getty Images)
Achille K., in un gioco di specchi con Joseph K., protagonista del «Processo», combatte con l'espressione più malata del Ceo capitalism, sempre a caccia del capro espiatorio. Ma la sua resa, in realtà, è una vittoria.
Caro Pasquale Tridico, caro presidente dell’Inps, le scrivo questa cartolina perché mi è venuto un dubbio: non sarà mica di nuovo sotto attacco degli hacker?
Se anche dovesse vincere, Kiev uscirà dal conflitto del tutto devastata. Quanto all’Italia, rinunciare alle materie prime russe è folle. Invece di vagheggiare improbabili golpe a Mosca, dovremmo badare ai nostri interessi, come fa Israele. E promuovere il negoziato.
Dicono che sveltirà la burocrazia, la sanità, la produzione industriale. Ma è fatta per togliere responsabilità. E anche nell’Ue, che la finanzia, aumentano i dubbi.
Lo psicoanalista Emilio Mordini: «La dittatura delle regole avanza quanto più la società si affida a procedure amministrate da calcolatori».
Dietro Chatgpt un esercito di operai digitali. Serve una schiera di moderatori per filtrare i contenuti. Esperti critici sulle sue capacità: «È sopravvalutato».
Il filosofo Padre Tiziano Tosolini: «La versione più estrema del pensiero scientifico crede che l’homo sapiens evolverà in “homo technologicus”. Ma le domande esistenziali restano. E il Web non è capace di fornire risposte adeguate».