Dialoghi Testardi | Il discorso del potere

Come parla il potere? Qual è il suo discorso, a che obiettivi mira, chi vuole davvero influenzare e come? Un grande romanzo di Lewis esemplifica una dinamica tanto sottovalutata quanto evidente: i primi a essere bersaglio dell’influenza della propaganda sono i colti, la classe dirigente, gli intellettuali. Le persone comuni sono paradossalmente più al riparo. Con lo psicanalista Mario Binasco, Dialoghi testardi indaga l’attualità dei meccanismi descritti da Lewis con il paravento della narrativa fantasy, che – come le grandi favole – racconta la realtà di tutti i giorni. Perché anche oggi il potere conserva lo stesso obiettivo: un discorso i cui contenuti siano pretesto strumentale per indirizzare chi tira le fila delle società.

Usa-Cina, la guerra continua. Xi vieta alle «sue» società di comprare i chip di Nvidia
Getty Images
Con il passaggio di TikTok in mani americane, le tensioni sembravano rientrate. Domani telefonata tra Donald Trump e il presidente cinese. Resta aperta la partita dei dazi.
Frettoloso via libera della giunta (con pure le firme di due dirigenti finiti nell’inchiesta sull’urbanistica) alla vendita dello stadio a Milan e Inter. Beppe Sala assente. Ora il passaggio in Consiglio comunale: i contrari sono tanti. Le squadre: «Protezione in caso di future indagini».
Pene più severe per chi falsifica i video con l’Intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale (iStock)
  • È legge il ddl che istituisce il reato di «illecita diffusione di contenuti generati o manipolati con Ia». Previsti fino a 5 anni di carcere. Critica la Rete per i diritti digitali: «Possibili scenari futuri di iper controllo governativo».
  • Il Garante ha bloccato il riconoscimento facciale allo scalo di Linate, malgrado l’opzione per imbarcarsi velocemente fosse facoltativa. Il sistema era già stato sospeso a Roma.

Lo speciale contiene due articoli

Il freddo fa nove volte i morti dovuti al caldo
Temperature rigide (Getty)
Mentre «La Stampa» rilancia il solito studio già smontato dalla «Verità» sui decessi legati alla canicola di quest’estate, in cui si calcola quanti di essi siano imputabili all’uomo, la rivista «Lancet» conferma il buonsenso: per i fragili è molto più letale il gelo.
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