2024-02-09
Decreto Cutro rinviato alla Corte Ue
La Cassazione si rivolge alle toghe europee: il punto critico è la cauzione da 5.000 euro chiesta ai migranti. Ma per la Apostolico resta una sconfitta: i fermi «erano legittimi».Il parere della Procura generale della Corte di Cassazione, che aveva bocciato la «tana libera tutti» dei giudici civili di Catania Iolanda Apostolico e Rosario Cupri, sposando invece parte dei motivi dei dieci ricorsi presentati dall’Avvocatura dello Stato a difesa dell’applicazione del decreto Cutro, deve aver mandato in tilt i giudici delle Sezioni unite della Suprema corte che, in modo pilatesco, hanno interessato la Corte di giustizia europea. Il punto è quello più contestato dalle toghe catanesi: la fidejussione da 5.000 euro che il migrante, sbarcando in Italia, dovrebbe attivare in banca per risparmiarsi la detenzione di un mese in un Centro di trattenimento. Per questo motivo, ma anche per la considerazione che la procedura accelerata di frontiera non vada effettuata sulla terraferma e nei giorni successivi allo sbarco, i catanesi avevano deciso di disapplicare il decreto. Ma dalle Sezioni unite, con due ordinanze «interlocutorie», accogliendo la richiesta del procuratore generale, hanno deciso di giocare la carta della Corte di giustizia europea, chiamata a togliere le castagne dal fuoco o a creare un grosso problema al governo italiano. Se la decisione dovesse stabilire che il decreto Cutro è in linea con la giurisprudenza europea, suonerebbe come un via libera alla costruzione dei Centri di trattenimento per i migranti che provengono da Paesi considerati sicuri e automaticamente andrebbe a legittimare l’accordo tra Italia e Albania. Al contrario, se dovessero prevalere le valutazioni di Apostolico & Co (il richiedente non può essere trattenuto al solo fine di esaminare la sua domanda, la procedura di frontiera andava effettuata a Lampedusa, luogo di sbarco, dove il migrante ha manifestato la volontà di chiedere protezione e, infine, il pagamento di una somma a garanzia come mezzo per evitare il trattenimento è incompatibile con le norme Ue, secondo le quali può essere disposto solo sulla base di una valutazione caso per caso e quando non siano applicabili efficacemente misure alternative meno coercitive), sarebbe una bocciatura della procedura di frontiera rafforzata prevista dal governo. Eppure, se la guerra è tutta concentrata sulla fidejussione, la prima battaglia di Apostolico & Co (che liberarono 19 tunisini richiedenti asilo che si trovavano nel centro creato a Pozzallo) sembrano averla già persa. La Procura generale della Cassazione, infatti, ha considerato «legittimi» i trattenimenti dei migranti provenienti da Paesi sicuri (cioè ha ritenuto coerente e legittima la procedura accelerata messa in atto dal questore di Ragusa) per «la peculiare situazione (che era di emergenza per il flusso continuo di sbarchi, ndr)» che «precludeva, con ogni evidenza, ogni possibile accertamento e trattazione della procedura nella stessa zona di arrivo». La Cassazione aveva quindi riunito in una sola data la discussione di tutti e dieci i ricorsi presentati dall’Avvocatura dello Stato. In particolare il quesito posto alla Corte di giustizia europea chiede di verificare se le norme europee sui migranti «ostino a una normativa di diritto interno che contempli, quale misura alternativa al trattenimento del richiedente, la prestazione di una garanzia finanziaria il cui ammontare è stabilito in misura fissa, senza consentire alcun adattamento dell’importo alla situazione individuale del richiedente, né la possibilità di costituire la garanzia stessa mediante intervento di terzi». Ed è stata la prima presidente Margherita Cassano a sostenere che i ricorsi sollevavano «una questione di massima di particolare importanza», perché presentavano «aspetti di novità nel panorama giurisprudenziale, anche per il rapporto tra fonti del diritto diverse e per il necessario confronto con le pronunce della Corte di giustizia». E proprio a Lussemburgo è finita la patata bollente.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.