«Dead to me», la serie che va oltre la retorica di genere

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«Dead to me», la serie che va oltre la retorica di genere
«Dead to me» (Netflix)
La serie Netflix, la cui terza e ultima stagione debutterà online giovedì 17 novembre, è una storia di contrari, dove poco è quel che l’apparenza parrebbe suggerire. Judy Hale, una stralunata ed efficacissima Linda Cardellini, con la sua frangia sbarazzina e gli occhi grandi di eterna bambina, è il primo polo di un romanzo complesso, reso più intrigante da un caso di stalking (al femminile, nel ribaltamento – oggi prezioso – dei ruoli di genere), da un omicidio, dal tentativo goffo di insabbiarlo.
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Renato Mazzoncini, ad di A2a (Imagoeconomica)
L’ad Mazzoncini aggiorna il Piano Strategico 2035: investimenti per 23 miliardi, 16 per la transizione e 7 per l'economia circolare.
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Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara (Ansa)
Bagarre alla Camera: l’opposizione attacca sull’educazione sessuale e il ministro sbotta: «Una balla». Appendino parla di «bavaglio». Approvato un emendamento bipartisan sugli accordi prima del sesso.
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Ieri sarebbe dovuta scattare la norma per l’autenticazione digitale dei maggiorenni, ma molti portali hard non hanno rivisto le modalità d’accesso. Tutelare i giovani dal materiale a luci rosse va bene, ma non al prezzo di libertà e discrezione degli adulti.
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