Siamo in autunno e le patate tornano protagoniste di piatti sfiziosi e veloci. Abbiamo pensato per questa domenica che celebra il Santo patrono d'Italia, San Francesco, a una ricetta che mette insieme il nostro buono che si può combinare sfruttando i prodotti dei diversi territori e che ha come co-protagonista con le patate (meglio quelle rosse che sono ben compatte e saporite) l'olio extravergine di oliva.
Siamo in autunno e le patate tornano protagoniste di piatti sfiziosi e veloci. Abbiamo pensato per questa domenica che celebra il Santo patrono d'Italia, San Francesco, a una ricetta che mette insieme il nostro buono che si può combinare sfruttando i prodotti dei diversi territori e che ha come co-protagonista con le patate (meglio quelle rosse che sono ben compatte e saporite) l'olio extravergine di oliva. Siamo nell'imminenza della nuova campagna di raccolta e frangitura delle olive e avremo modo di occuparci di extravergine e di ricette - ottime! - con l'olio nuovo, magari imparando a usare in cucina quello che meglio rende nelle diverse preparazioni. Per questa settimana invece vogliamo invitarvi a essere creativi nel ripieno di questi bottoni. Noi ne suggeriamo due, ma voi nella combinazione formaggi/salume potete divertirvi a creare come più v'aggrada. Sappiate che questi nostri "bottoni" sono ideali come antipasto, come secondo, come merenda (ai bambini piacciono moltissimo). Tutto sta nelle dimensioni. All'opera dunque. Ingredienti - 800 grammi di patate, 80 grammi di fecola di patate, 80 grammi di Parmigiano Reggiano, o Grana Padano, 60 grammi di pane grattugiato, 80 grammi di farina, due uova, 100 grammi di prosciutto cotto, 100 grammi di speck, 150 grammi di mozzarella fiordilatte, 100 grammi di Gorgonzola dolce, 80 grammi di olio extravergine di oliva più quattro cucchiai sempre di Evo, sale e pepe q.b. Procedimento - Lavate bene le patate e poi lessatele in acqua non salata. Una volta cotte passatele allo schiacciapatate ( si sbucceranno da sole!)oppure sbucciatele e in una bastardella o in una pirofila di generosi dimensione schiacciatele con una forchetta e aggiungete la fecola di patate, l'olio extravergine di oliva e aggiustate di sale e di pepe. Impastate fino a ottenere u composto omogeneo. Ora prendete un po' di impasto di patate e su di una mano formate un dischetto. Metteteci sopra mozzarella e cotto e in altri Gorgonzola e speck e poi richiudete ogni dischetto con un eguale dischetto di pasta di patate a mo' di "panino". Abbiate cura di sigillare bene il"bottone". Ora sbattete le uova infarinate ogni dischetto, passatelo nelle uova sbattute e poi passatelo nel pangrattato. In una capace padella fate scaldare un po' d'olio extravergine di oliva e dorate da ambo i lati i bottoni di patate fino a farli diventare croccanti e servite. Come far divertire i bambini - Beh se avete pazienza insegnate loro come fare i "bottoni" cioè a usare le manine per fare il "panino". Si divertiranno un mondo. Abbinamento - Vi potete sbizzarrire: vanno bene rossi non troppo "pesanti" ,bollicine e bianchi aromatici.. Noi ci abbiamo abbinato un Chianti Classico DOCG giovane, voi potete esplorare dei rossi non troppo strutturati. O in alternativa un Prosecco, una Passerina spumante, un bianco fruttato come un Sauvignon del Collio o dei Colli Orientali o un Muller Thurgau di val di Cembra.
Galeazzo Bignami (Ansa)
Malan: «Abbiamo fatto la cosa istituzionalmente più corretta». Romeo (Lega) non infierisce: «Garofani poteva fare più attenzione». Forza Italia si defila: «Il consigliere? Posizioni personali, non commentiamo».
Come era prevedibile l’attenzione del dibattito politico è stata spostata dalle parole del consigliere del presidente della Repubblica Francesco Saverio Garofani a quelle del capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio Galeazzo Bignami. «L’onorevole Bignami e Fratelli d’Italia hanno tenuto sulla questione Garofani un comportamento istituzionalmente corretto e altamente rispettoso del presidente della Repubblica», ha sottolineato il capo dei senatori di Fdi, Lucio Malan. «Le polemiche della sinistra sono palesemente pretestuose e in mala fede. Ieri un importante quotidiano riportava le sorprendenti frasi del consigliere Garofani. Cosa avrebbe dovuto fare Fdi, e in generale la politica? Bignami si è limitato a fare la cosa istituzionalmente più corretta: chiedere al diretto interessato di smentire, proprio per non tirare in ballo il Quirinale e il presidente Mattarella in uno scontro istituzionale. La reazione scomposta del Pd e della sinistra sorgono dal fatto che avrebbero voluto che anche Fdi, come loro, sostenesse che la notizia riportata da La Verità fosse una semplice fake news.
Giorgia Meloni e Sergio Mattarella (Ansa)
Faccia a faccia di mezz’ora. Alla fine il presidente del Consiglio precisa: «Non c’è nessuno scontro». Ma all’interlocutore ha rinnovato il «rammarico» per quanto detto dal suo collaboratore. Del quale adesso auspicherebbe un passo indietro.
Poker a colazione. C’era un solo modo per scoprire chi avesse «sconfinato nel ridicolo» (come da sprezzante comunicato del Quirinale) e Giorgia Meloni è andata a vedere. Aveva buone carte. Di ritorno da Mestre, la premier ha chiesto un appuntamento al presidente della Repubblica ed è salita al Colle alle 12.45 per chiarire - e veder chiarite - le ombre del presunto scontro istituzionale dopo lo scoop della Verità sulle parole dal sen sfuggite al consigliere Francesco Saverio Garofani e mai smentite. Il colloquio con Sergio Mattarella è servito a sancire sostanzialmente due punti fermi: le frasi sconvenienti dell’ex parlamentare dem erano vere e confermate, non esistono frizioni fra Palazzo Chigi e capo dello Stato.
Francesco Saverio Garofani (Imagoeconomica)
Altro che «attacco ridicolo», come aveva scritto il Quirinale. Garofani ammette di aver pronunciato in un luogo pubblico il discorso anti premier. E ora prova a farlo passare come «chiacchiere tra amici».
Sceglie il Corriere della Sera per confermare tutto quanto scritto dalla Verità: Francesco Saverio Garofani, ex parlamentare Pd, consigliere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, finito nella bufera per alcune considerazioni politiche smaccatamente di parte, tutte in chiave anti Meloni, pronunciate in un ristorante e riportate dalla Verità, non smentisce neanche una virgola di quanto da noi pubblicato.







