2023-09-10
Cucinelli celebra i 70 anni con la prima sfilata
Brunello Cucinelli (Getty Images)
Lo stilista ha festeggiato il compleanno con un super evento a Solomeo, il borgo umbro che ha restaurato: «Nella vita mi sono ispirato all’imperatore Adriano. Siamo quotati in Borsa, ma vogliamo realizzare profitti con etica, dignità e morale».I primi 70 anni, festeggiati con la famiglia, gli amici, la gente che lo circonda sempre. Brunello Cucinelli l’ha voluta così la sua serata magica, tutti in abiti chiari, angelici, che rendevano il borgo di Solomeo un luogo paradisiaco. La conferma del suo impegno verso quella moda che sa vestirsi di umanità, di rispetto, di chiacchiere filosofiche, di meditazione. La sfilata, la prima della sua carriera, ha preannunciato il suo discorso, 40 minuti a parlare di vita, di esperienze, di riflessioni su quella «sostenibilità culturale e morale» che deve andare di pari passo con quella «economica e tecnologica». Un mantra per Cucinelli, un imprenditore che al primo posto mette la terra da cui proviene, l’Umbria, sostenuta nei momenti più difficili come il terremoto. E punta sull’uomo, su quella artigianalità che solo mani sapienti sanno creare. Cucinelli inizia ringraziando: «Onorato e grato di questa serata incantata nel luogo della mia anima». Un ospite particolare, immortalato in un grande busto, sovrastava l’arena. «L’affascinante imperatore Adriano mi ha ispirato la vita». Una prima parte vissuta in campagna. «Avevamo un grande rapporto con la natura, recuperavamo l’acqua piovana e curavamo gli animali che ci servivano per nutrirci». Un momento che Cucinelli definisce affascinante «perché non avendo la luce la vita era fatta per accompagnare il sole che scendeva e immaginare quale poteva essere il tempo il giorno dopo». E poi. «La prima balla di grano il nonno la mandava alla comunità e questo gesto è stato ispiratore del grande tema tra profitto e dono». A 15 anni il trasferimento in città e tutto è cambiato. «Dalla sera al mattino avevo la televisione, il telefono, la luce, il bagno, l’acqua calda ma mi sono subito mancati quel cielo e quelle stelle. Ho iniziato a frequentare il bar del paese, solo uomini, si giocava a carte, si parlava di donne, di politica. È stata una sorta di università della vita». «Mio babbo tornava dopo il lavoro in fabbrica umiliato e offeso. Quegli occhi lucidi sono stati la mia fonte di ispirazione e da lì ho deciso che quel che avrei fatto nella vita sarebbe stato per la dignità morale dell’essere umano. Questo è sempre stato il grande sogno». E così Brunello Cucinelli ha fatto. «Nella nostra impresa abbiamo cercato di portare sempre i grandi temi su cui abbiamo creduto fin dall’inizio. Volevamo ovviamente fare profitti, siamo quotati in Borsa. Ma con etica, dignità e morale. La giusta crescita, il giusto profitto. Non è facile identificare quale sia il giusto profitto. Volevamo che gli esseri umani al lavoro con noi potessero lavorare in luoghi migliori, avere un salario più alto. Se hai la possibilità di lavorare e guardare il cielo, anche il tasso di creatività cambia. Volevamo che l’azienda una parte dei profitti li dedicasse all’umanità nel suo complesso». Non a caso Solomeo è un gioiello. «Abbiamo restaurato quello che noi chiamiamo il “Borgo del cashmere e dell’armonia”: un teatro che consideriamo un tempio laico dell’arte; dedicato un monumento alla dignità dell’uomo, costruito rispettando le grandi leggi che sosteneva Vitruvio; edificato la cantina, un omaggio alla terra da cui tutto deriva. Ora stiamo costruendo la Biblioteca universale di Solomeo. Ci siamo ispirati a Tolomeo, amico di Alessandro Magno, il quale decise di erigere una grande biblioteca per proteggere i testi meravigliosi del suo maestro Aristotele. Adriano imperatore disse: “I libri sono stati la mia prima patria, mi hanno indicato la via della vita. Da grande la vita mi ha fatto comprendere il significato dei libri e chi edificherà biblioteche avrà edificato granai per le future generazioni”. Questi sono i grandi pilastri su cui abbiamo cercato di costruire la nostra impresa: verità, giustizia, umanità». Un grazie ai grandi poeti, scrittori, filosofi, scienziati, monaci, santi che con il loro pensiero «mi hanno educato a sentirmi custode del creato e al grande tema della vita». E per concludere: «Vorrei raccomandar qualcosa di molto speciale alle giovani generazioni. Voi giovani che siete i paladini dell’umanità, i custodi del creato, le sentinelle di questo nuovo mondo, tornate a credere nei grandi ideali dell’essere umano. La bella politica, la bella famiglia, la spiritualità, la religione. Abbiate il coraggio di tornare a sognare. Una vita senza sogno non ha poi tanta logica di essere vissuta». «Come ci ha insegnato Adriano: curate le bellezze del mondo, sentitevi responsabili della bellezza del mondo. Il mio maestro Benedetto ci ricorda di essere rigorosi e dolci, esigenti ma abili padri. E ora affrontate la tecnologia che è un dono del creato, affrontatela con umanità perché potrebbe rubarci quell’animo che il creato ci ha dato. Siate aperti al mondo, guardate l’intelligenza artificiale immaginando che ci possa portare qualcosa di veramente speciale. Credo che torneremo ai grandi valori dell’uomo, del libro, della scrittura a mano. Ho sempre pensato che l’intelligenza artificiale non piange, non si commuove. E se è vero che per milioni di anni abbiamo costruito l’intelligenza dell’uomo ne faremo un grande uso ma non posso immaginare che vi sia un robot che alzando gli occhi al cielo si commuove ed escono le lacrime. Abbiate questo coraggio, tornate a innamorarvi, affascinati per la vita, piangete, disperatevi per l’amore se non corrisposto. Tornate a curare quel mal dell’anima che ci accompagna per tutta la vita, che è il nostro compagno di viaggio. Nei momenti bui uscite fuori, quando qualcuno vi umilia, vi offende, uscite a guardare il cielo e le stelle e tutto si riequilibrerà. Tornate a investire per i secoli a venire in tutto quello che è giustizia, sapienza e concordia. Potremmo dirci che l’anima è la fonte dei nostri grandi pensieri e che il cielo e le stelle illuminano la nostra via».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.