2023-11-27
«Magistrati riuniti per fermare la Meloni»
Giorgia Meloni (Getty Images)
Il ministro Guido Crosetto: «L’unico problema per il governo è l’opposizione giudiziaria. Mi dicono di incontri delle toghe di una corrente...». La sinistra: «Deve riferire in Parlamento». Lui: «Sì, ma in Antimafia».«Unico problema per il governo è l’opposizione giudiziaria. Mi riferiscono di riunioni di magistrati di una corrente». Bufera sul ministro Guido Crosetto. L’opposizione: riferisca in Parlamento. Lui: «Sì, al Copasir o in commissione Antimafia per la riservatezza». L’assist migliore glielo ha offerto, involontariamente, Benedetto Della Vedova (più Europa): «Se Crosetto apre uno scontro istituzionale così grave avrà elementi specifici, altrimenti sarebbe irresponsabile. Venga in Parlamento a riferire». Il ministro della Difesa replica: «Mi invitano a riferire in Parlamento. Lo farò con estremo piacere, se sarà possibile farlo in Commissione Antimafia o al Copasir, per la necessità di riservatezza e di verifica delle notizie che ho ricevuto». Ieri Guido Crosetto al Corriere della Sera in un’intervista dove si parlava di Hamas e Ucraina ha consegnato un’affermazione quasi buttata lì: «L’unico pericolo per il Governo è quello di chi si sente fazione antagonista da sempre e che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l’opposizione giudiziaria. A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura, di gruppi di magistrati, in cui si parla di come fare a fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni. Siccome ne abbiamo visto fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese mi aspetto che si apra presto questa stagione, prima delle Europee». Invece di domandarsi perché il «gemello diverso» di Giorgia Meloni apre questo fronte si sono tutti preoccupati di smentirlo. Alti lai lancia, al cospetto degli associati riuniti nei locali della Cassazione anche per prendere in esame il caso della giudice di Catania Iolanda Apostolico che sfila con gli antagonisti e cancella i decreti sui migranti con le sue sentenze, il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia: «Le parole del ministro Crosetto sono errate. Sono fake news fuorvianti. Sostenere che la magistratura potrebbe fare opposizione politica ai partiti fa male alle istituzioni. È un attacco all’impianto dell’intero Paese. Le sue parole sono sbagliate, generiche e infondate». Il segretario di Magistratura Democratica Stefano Musolini aggiunge: «Sembra un monito affinché la magistratura si conformi agli scopi del governo. Una magistratura performativa, di scopo, strumentale agli obiettivi di un decisore unico, che è lontanissima dalla sua funzione istituzionale». Tra i corridoi del Palazzaccio le cosiddette toghe rosse si danno di gomito: temono le inchieste sul Pnrr. Non manca il soccorso fu rosso di Deborah Serracchiani, ora responsabile giustizia del Pd, che ammonisce: «Siamo stupefatti. Affermazioni gravi che peraltro avvengono a pochi giorni dall’udienza preliminare che si terrà a Roma a seguito dell’imputazione coatta del sottosegretario Delmastro. Se il ministro sa qualcosa che mette in pericolo la sicurezza nazionale lo dica. Diversamente, la smetta questo governo di lanciare velate minacce e di lamentare infondati complotti, cercando di nascondere le difficoltà della manovra di bilancio». Serafico il ministro della Difesa che aggiunge di aver confidato anche ad altri le informazioni «gravi» che gli sono state riferite e risponde: «Mi stupisco dello stupore. Leggo commenti indignati di alcuni magistrati, come il presidente dell’Anm Santalucia, che dice che loro “non fanno opposizione politica”, o dell’opposizione che sostiene che “minaccio” i giudici. Curioso e surreale. Tutto ho fatto, tranne che minacciare o delegittimare qualcuno. Ma poi, davvero, dopo i casi Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal 1994 ad oggi, si può nascondere come si è comportata, nella storia italiana, una parte (non certo tutta, ripeto) della magistratura? Veramente dopo quanto ha raccontato (non è mai stato smentito) Luca Palamara, qualcuno si stupisce? Ho fatto quel passaggio non a cuor leggero, con l’amarezza di chi crede nelle istituzioni e ha fiducia nella stragrande maggioranza della magistratura e che si sente indignato se fosse vero quanto gli è stato riferito. Cerco solo la verità». Forse mettendo insieme Pnrr e legge di bilancio si arriva al nocciolo. Guido Crosetto ha posto tre questioni: ha denunciato che le mosse della Bce sui tassi – poi appoggiato da Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia – sono sbagliate e anti-italiane perché alzano il costo degli interessi di almeno 20 miliardi ingessando la manovra di bilancio; ha chiesto non solo che il Pnrr cambiasse, ma che si contrastassero le resistenze al cambiamento da parte della struttura pubblica ivi compresi i magistrati; ha messo in guardia sulle aggressioni che dalla Francia, e non solo, vengono sul nostro risparmio privato (si pensi ad Amundi-Credit Agricole che punta Anima). Da qui l’allarme sull’opposizione giudiziaria? I mercati sembrano poco propensi a far scattare la trappola dello spread - non ci sono le condizioni – ma per come stanno messi i due fu grandi d’Europa, Francia e Germania, poter tenere a bada magari con altri strumenti l’Italia del governo Meloni ora che si parla di patto di Stabilità e di Mes (serve ai tedeschi per salvare le loro banche e ai francesi che vivono di finanza) farebbe un gran comodo. Sono passati trent’anni da tangentopoli; per dirla con Giulio Andreotti a pensar male magari ci si piglia.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.