2021-08-18
Nel giorno dell’arrivo di Locatelli la Juve ha paura di perdere CR7
Cristiano Ronaldo (Getty Images)
È fatta per il centrocampista ex Sassuolo. Però il mercato della Signora ruota attorno a Cristiano. La stampa spagnola lo dà al Real, Oltralpe teorizzano la coppia d’oro al Psg con Messi. E a Torino nessuno smentisce... Cantami, o Diva, del Pelìde CR7 l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli juventini, si potrebbe declamare in una rivisitazione pallonara dell’Iliade omerica. L’accostamento è pertinente, la situazione ingarbugliata, di sicuro a Cristiano Ronaldo prude il tallone e il sospetto che la sua leggendaria invulnerabilità possa essere scalfita se rimanesse a Torino, pare lo assilli in maniera costante. Almeno, così sostiene la stampa internazionale sull’onda di numerose voci di corridoio che appaiono qualcosa di più di un semplice cicaleccio estivo. Cristiano al Real, lo vuole Ancelotti, no, Cristiano andrà al Psg, i parigini sognano di allestire la coppia delle meraviglie con lui e con Leo Messi, Cristiano al Manchester City, Cristiano alla fine rimarrà sotto la Mole per un altro anno. Questi gli scenari possibili e per ognuno di essi è pronta una conseguenza e un effetto domino collaterale. Procediamo con ordine. Diamo un occhio a quanto accaduto ieri in Spagna. Siamo su El Cheringuito Tv, da sempre vicina alle acrobazie mercatiste del Real, parla Edu Aguirre, amico storico del fuoriclasse portoghese: «Un allenatore famoso è ossessionato dall’idea di acquistare CR7, da settimane chiama continuamente il suo entourage per convincerlo a firmare». Il sassolino è lanciato, le domande incalzano. Aguirre non si schermisce e prosegue: «Il tecnico in questione è Carlo Ancelotti. Sta insistendo perché torni. L’opzione è lì. Può essere che vada in porto o no, però ha iniziato a sondare il terreno». La fantasia schizza ai giorni della presentazione alla stampa del Carletto nazionale come nuova guida dei blancos: «Voglio molto bene a Cristiano, però non mi piace parlare dei giocatori che sono in altre squadre. Ha un contratto con la Juve e non mi sembra corretto parlare di lui. Posso parlare del bene che gli voglio e della felicità che provo per quello che sta facendo. Un giornalista mi ha chiesto se fosse a fine carriera, io gli ho risposto che ha segnato 35 gol», ha detto. Insomma, una considerazione diplomatica in cui, gratta gratta, emerge la passione sperticata per il gioiello con cui ha già vinto la Champions League nel 2014. Messo però sotto pressione, l’allenatore pavese smentisce tutto su Twitter: «Ronaldo è una leggenda del Real Madrid e ha tutto il mio amore e rispetto. Non ho mai pensato di ingaggiarlo. Guardiamo avanti». I maliziosi hanno notato, tra le risposte al tweet, quella di Georgina Rodriguez, la compagna dell’attaccante: «Jajajaja», avrebbe scritto, parafrasando una risata che ognuno è libero di interpretare come meglio crede. Tutto finito? Manco per idea. In molti hanno rievocato le frasi di Jaume Llopis, ex dirigente del Barcellona, pronunciate pochi giorni fa e riportate da La Vanguardia. Llopis avrebbe spiegato come dietro alla cessione del Barcellona al Psg di Leo Messi ci possa essere lo zampino di Florentino Perez, patron del Real, che approfitterebbe della sovrabbondanza di campioni nella compagine parigina per soffiare al Psg nientepopodimeno che Kylian Mbappè al prezzo di circa 100 milioni di euro. Ecco allora balenare all’orizzonte una nuova ipotesi. Mbappè, scontento di perdere le luci della ribalta sotto la Torre Eiffel, sarebbe lietissimo di accasarsi a Madrid, liberando una casella che proprio Cristiano Ronaldo andrebbe a occupare. Dunque CR7 potrebbe finire a Parigi, alla corte del presidente Nasser Al Khelaifi, disputando la prossima Champions nella stessa squadra del rivale Messi e in quella dell’asso brasiliano Neymar, dando vita a un terzetto d’oro come non se ne sono mai visti nella storia del calcio professionistico. In quel caso, alla Juve potrebbe arrivare Mauro Icardi, schiacciato in Francia dal peso della concorrenza, contropartita tecnica particolarmente gradita a Massimiliano Allegri. Esisterebbe poi una terza opzione. C’è chi dice che il portoghese, tramite il suo procuratore Jorge Mendes, si sia offerto al Manchester City di Pep Guardiola e dello sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan, che metterebbero sul piatto in cambio il brasiliano Gabriel Jesus. Ma il rimpallo di eventualità e incastri potrebbe persino concludersi con un nulla di fatto, rimandando all’anno prossimo il futuro del cinque volte Pallone d’oro. La certezza è che si preannunciano giorni roventi per la Signora, sul cui fuoriclasse, prolifico e decisivo come pochi in questi tre anni, ma accusato di essere troppo egoriferito e poco partecipe delle vicende della squadra, pesa la croce di non aver condotto i bianconeri alla conquista dell’agognata Champions, oltre a un ingaggio faraonico di 31 milioni di euro netti a stagione di cui, chissà, magari John Elkann si disferebbe senza patemi d’animo. Nell’attesa di capire che succederà, c’è da registrare l’arrivo a Torino di Manuel Locatelli. Il centrocampista ventitreenne del Sassuolo e della Nazionale avrebbe detto di no all’Arsenal, accasandosi nella rosa di Allegri con la formula del prestito gratuito con obbligo di riscatto a 35 milioni di euro spalmabili in cinque anni.