2024-08-05
Cresce la tensione in Nigeria
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Proteste contro il carovita in Nigeria il 2 agosto 2024 (Getty Images)
La situazione in Nigeria si fa sempre più preoccupante. Da giovedì, il Paese è attraversato da significative proteste contro carovita, corruzione e malgoverno. Secondo Amnesty International, le forze di sicurezza avrebbero ucciso almeno 13 manifestanti nel corso delle manifestazioni, mentre la polizia afferma che ci sarebbero sette vittime, negando ogni responsabilità. Il Guardian ha anche riferito che, sabato scorso, le forze dell'ordine nigeriane avrebbero lanciato proiettili e gas lacrimogeni contro i giornalisti. Dall’altra parte, si sarebbero verificati atti di saccheggio e vandalismo, mentre in alcune città è stato decretato il coprifuoco. Secondo quanto riferito dalla Bbc, tra i manifestanti sarebbero infine spuntate alcune bandiere russe. In questo clima surriscaldato, domenica, il presidente nigeriano, Bola Tinubu, ha parlato alla nazione, chiedendo una sospensione delle proteste. “Miei cari nigeriani, in particolare i nostri giovani, vi ho sentito forte e chiaro. Capisco il dolore e la frustrazione che guidano queste proteste e voglio assicurarvi che il nostro governo è impegnato ad ascoltare e ad affrontare le preoccupazioni dei nostri cittadini”, ha dichiarato, per poi aggiungere: “Non dobbiamo però permettere che la violenza e la distruzione facciano a pezzi la nostra nazione”. “Gli agenti della sicurezza dovrebbero continuare a mantenere la pace, la legge e l'ordine nel nostro Paese, seguendo le necessarie convenzioni sui diritti umani, di cui la Nigeria è firmataria”, ha proseguito.Entrato in carica lo scorso maggio, Tinubu ha condotto alcune riforme economiche, come l’interruzione parziale dei sussidi per la benzina e l’elettricità, oltre alla fine del tasso di cambio tra la valuta locale e il dollaro. Riforme impopolari, rispetto a cui, almeno per ora, il presidente non sembra comunque disposto a fare un passo indietro. Non solo. Secondo Al Jazeera, attualmente l’inflazione alimentare in Nigeria sarebbe al 40%: un fattore che contribuisce notevolmente ad alimentare il malcontento. Stando a quanto riportato dal Guardian, le manifestazioni in corso in Nigeria sarebbero sorte sulla scia di quelle verificatesi in Kenya contro la legge finanziaria del 2024: a fine giugno, vari dimostranti hanno preso d’assalto il parlamento kenyota, portando il presidente del Paese, William Ruto, a porre il veto sulla norma contestata. Un ulteriore nodo da considerare è che l’instabilità rischia di crescere ulteriormente nel continente africano: un fattore, questo, che deve essere attentamente monitorato. Ricordiamo che la Nigeria confina a Nord con il Niger e quindi con la regione del Sahel: un’area che, sul piano geopolitico, è stata attraversata da crescenti sommovimenti negli ultimi tre anni.
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