2023-02-14
Cortocircuito Biden sui palloni abbattuti: prima sono degli Ufo, poi si auto smentisce
Glenn van Herck (Getty Images)
In 24 ore l’amministrazione dem si contraddice sui misteriosi sorvoli nei cieli nordamericani. E torna la tensione con la Cina.Avete presente quei thriller di terza categoria, quando regista e sceneggiatori non sanno più che pesci prendere per arrivare al finale e tirano in ballo gli extraterrestri? Bene, è più o meno quello che ha fatto l’amministrazione Biden nel fine settimana. Domenica sera, dopo che un nuovo oggetto non identificato era stato abbattuto nello spazio aereo statunitense (più precisamente sul lago Huron, nel Michigan), il comandante di Northcom, Glenn Van Herck, non aveva escluso che tali oggetti potessero essere di origine extraterrestre. A chi gli chiedeva se escludesse che potesse trattarsi di apparecchi alieni, aveva infatti risposto: «Lascerò che lo capiscano la comunità d’intelligence e quella del controspionaggio. Non escludo nulla». «A questo punto», aveva proseguito, «continuiamo a valutare ogni minaccia o potenziale minaccia, sconosciuta, che si avvicina al Nord America nel tentativo di identificarla». Una posizione un po’ imbarazzante, che è stata non a caso smentita ieri dal portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano, John Kirby, il quale ha escluso «attività extraterrestri» in riferimento agli oggetti rilevati ultimamente negli spazi aerei di Usa e Canada. La tensione tra Washington e Pechino intanto non accenna a diminuire. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha affermato che palloni statunitensi avrebbero violato lo spazio aereo cinese numerose volte nel corso del 2022. «Solo dallo scorso anno, i palloni statunitensi hanno sorvolato illegalmente la Cina più di dieci volte senza alcuna approvazione da parte delle autorità cinesi», ha dichiarato. Accuse che la Casa Bianca ha respinto come «false», aggiungendo di aver determinato che Pechino ha sviluppato un programma di palloni, collegato all’Esercito popolare di liberazione, per la raccolta di materiale d’intelligence. Gli Usa hanno anche affermato che palloni cinesi sorvolano altri Paesi e che verrà creato un apposito team per lo studio di questi oggetti. Del resto, non è chiaro per quale ragione la Repubblica popolare non abbia denunciato prima queste presunte violazioni del proprio spazio aereo da parte americana. Tanto più che, finora, il Dragone si era limitato a sostenere che il proprio pallone, abbattuto il 4 febbraio, avesse uno scopo meteorologico e che si fosse ritrovato nei cieli statunitensi per caso, non per finalità spionistiche. Una versione traballante, soprattutto dopo che gli americani hanno rinvenuto delle antenne tra i resti del pallone stesso. Senza poi trascurare che Wang Wenbin non ha finora fornito dettagli o prove a supporto delle sue accuse di ieri. Nel frattempo, domenica le autorità cinesi avevano affermato di aver rilevato un oggetto non identificato nei pressi della città portuale di Rizhao e di essere pronte ad abbatterlo. Anche in questo caso la tempistica dell’annuncio lascia perplessi. Come che sia, è emerso che il segretario di Stato Usa Tony Blinken starebbe ipotizzando di incontrare il direttore della commissione esteri del Pcc Wang Yi alla conferenza di Monaco questo fine settimana. Quello dell’altro ieri in Michigan è il quarto oggetto abbattuto in Nord America nel giro di otto giorni: una situazione che, secondo il Pentagono, non ha precedenti in tempo di pace. Prima di esso, gli Usa avevano fatto precipitare un pallone cinese il 4 febbraio al largo del South Carolina e un oggetto più piccolo al largo dell’Alaska il 10 febbraio. Era invece sabato quando gli americani, in accordo col governo canadese, avevano abbattuto un altro oggetto sconosciuto nei cieli dello Yukon. Al momento, sono poche le informazioni note sugli ultimi tre oggetti fatti precipitare: non si sa esattamente che cosa siano, a chi appartengano e se risultino collegati al pallone cinese. Secondo indiscrezioni, i funzionari statunitensi riterrebbero che gli oggetti colpiti su Alaska e Yukon possano essere due palloni di piccole dimensioni provvisti di carico utile. Tutto questo, mentre quello abbattuto in Michigan avrebbe volato presso siti militari sensibili. Secondo l’ex alto funzionario del Norad, Scott Clancy, tali oggetti potrebbero essere usati dagli avversari degli Usa per testarne i sistemi. Nel mezzo di queste fibrillazioni, l’amministrazione Biden continua ad essere parca di informazioni sugli oggetti abbattuti. E ieri lo stesso Kirby non ha aggiunto troppe novità. Una situazione che sta innervosendo molti parlamentari americani. E attenzione: non si tratta solo dei repubblicani. Le deputate dem, Debbie Dingell ed Elissa Slotkin, hanno chiesto maggiori dettagli sulla natura e gli obiettivi degli oggetti abbattuti. Dal canto suo, il deputato dem, Jim Himes, ha espresso «vere preoccupazioni» sull’opacità mostrata da Biden in riferimento a questo dossier. La stessa Cnn ha pubblicato ieri un articolo piuttosto critico verso la scarsa trasparenza del presidente sul tema. D’altronde, se è comprensibile che maggiori informazioni proverranno soltanto dall’analisi dei rottami recuperati, è abbastanza inverosimile che l’attuale amministrazione americana non sappia quasi nulla degli oggetti finora abbattuti. Che poi i vertici del Pentagono non avesse in un primo momento escluso l’ipotesi aliena fa sorridere ma anche preoccupare. Dire una cosa del genere in un contesto incandescente come quello odierno lascia basiti. Tra dichiarazioni surreali e un presidente americano che, a causa della sua opacità, irrita il Congresso, si rischia una situazione di indebolimento della deterrenza statunitense nei confronti di Pechino: una Pechino che potrebbe sentirsi incoraggiata a condurre nuove attività minacciose ai danni dell’Occidente.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)