Con la crescita dei tassi d'interesse, i conti deposito sono tornati ad essere remunerativi. Le migliori soluzioni per attenuare gli effetti del carovita.
Con la crescita dei tassi d'interesse, i conti deposito sono tornati ad essere remunerativi. Le migliori soluzioni per attenuare gli effetti del carovita.L’aumento dei tassi di interesse voluto dalle banche centrali ha avuto due effetti sul risparmio degli italiani. I mutui costano di più, ma i conti deposito sono più remunerativi. Così succede spesso che le banche, per offrire un premio di consolazione alla clientela che sottoscrive un mutuo oggi, propongano anche un conti deposito. Da una parte si toglie, insomma, e dall’altra si aggiunge.D’altronde, i numeri non lasciano dubbi. I mutui a tasso fisso, secondo le stime di Facile.it, sono aumentati da circa l’1% del gennaio 2022 a oltre il 3,5% di inizio 2023.Lo stesso vale per i prodotti a tasso variabile, saliti in un anno da poco più del 0,5% a poco meno del 3%. Così i conti deposito, dopo anni di rendimenti prossimi allo zero, sono cresciuti e oggi ci sono prodotti che arrivano a offrire il 4%. A questo, poi, si aggiunga che il mantenimento dei conti correnti è diventato più oneroso, complice anche l’inflazione che continua a crescere intaccando i rendimentiDall’analisi effettuata da Facile.it è emerso che negli ultimi 12 mesi le ricerche online di questi prodotti sono cresciute sensibilmente, addirittura più che triplicate a dicembre 2022 rispetto dicembre 2021.Il rinnovato interesse è facilmente spiegabile se si guarda ai tassi di rendimento. Nel caso dei conti deposito vincolati, analizzando i valori disponibili su Facile.it, i migliori tassi con scadenza del vincolo a 60 mesi hanno segnato, a gennaio 2023, un aumento fino al 166% rispetto a soli 12 mesi fa, passando da una redditività dell’1,5% al 4%.Ancora maggiore l’aumento dei tassi legati ai vincolati a 36 mesi (+192% con rendimento passato dall’1,2% al 3,5%); arriva addirittura al +200%, infine, la crescita per quelli con scadenza a 12 mesi (passati da 1% al 3% ).Per quanto riguarda i conti deposito non vincolati, invece, a fronte della maggior libertà di accesso ai propri risparmi, i tassi di interesse offerti sono inferiori, anche se hanno comunque registrato un incremento negli ultimi 12 mesi; a gennaio 2022 il tasso di rendimento rilevato su Facile.it era pari all’1%, mentre lo scorso mese ha raggiunto il 2%. Cresciuto anche l’interesse dei consumatori tanto che, secondo Facile.it, le ricerche online lo scorso mese sono aumentate di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2021.Pallottoliere alla mano, lasciando 10.000 euro sul conto per 5 anni (60 mesi), con un tasso lordo del 4%, alla fine si portano a casa 1380,76 euro netti. Con il 3,75% offerti da altri prodotti si passa a 1288,21 per arrivare ai 1103,1 euro dei prodotti al 3,25%. Ad ogni modo, oggi il tasso più interessante è al 4%. In questa fascia di rendimento si trovano, ad esempio, il conto deposito di Illimity, il ViviConto Extra di Vivi Banca, il conto Key non svincolabile di Banca Progetto, quello di Banca CF+ e il prodotto vincolato di Cherry Bank. Chi, però, volesse svincolare il proprio denaro in corso d’opera può scegliere prodotti meno vantaggiosi, ma ugualmente remunerativi. È il caso del conto Key svincolabile di Banca Progetto, il Rendimax Conto Deposito Posticipato di Banca Ifis e quello svincolabile di Banca CF+.
Chiara Ferragni (Ansa)
L’influencer a processo con rito abbreviato: «Fatto tutto in buona fede, nessun lucro».
I pm Eugenio Fusco e Cristian Barilli hanno chiesto una condanna a un anno e otto mesi per Chiara Ferragni nel processo con rito abbreviato sulla presunta truffa aggravata legata al «Pandoro Pink Christmas» e alle «Uova di Pasqua-Sosteniamo i Bambini delle Fate». Per l’accusa, l’influencer avrebbe tratto un ingiusto profitto complessivo di circa 2,2 milioni di euro, tra il 2021 e il 2022, presentando come benefiche due operazioni commerciali che, secondo gli inquirenti, non prevedevano alcun collegamento tra vendite e donazioni.
Patrizia De Luise (Ansa)
La presidente della Fondazione Patrizia De Luise: «Non solo previdenza integrativa per gli agenti. Stabiliamo le priorità consultando gli interessati».
«Il mio obiettivo è farne qualcosa di più di una cassa di previdenza integrativa, che risponda davvero alle esigenze degli iscritti, che ne tuteli gli interessi. Un ente moderno, al passo con le sfide delle nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale, vicino alle nuove generazioni, alle donne poco presenti nella professione. Insomma un ente che diventi la casa di tutti i suoi iscritti». È entrata con passo felpato, Patrizia De Luise, presidente della Fondazione Enasarco (ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio) dallo scorso 30 giugno, ma ha già messo a terra una serie di progetti in grado di cambiare il volto dell’ente «tagliato su misura dei suoi iscritti», implementando quanto fatto dalla precedente presidenza, dice con orgoglio.
Il ministro Nordio riferisce in Parlamento sulla famiglia Trevallion. L'attacco di Rossano Sasso (Lega): ignorate le situazioni di vero degrado. Scontro sulla violenza di genere.
Ansa
Il colosso tedesco sta licenziando in Germania ma è pronto a produrre le vetture elettriche a Pechino per risparmiare su operai, batterie e materie prime. Solito Elkann: spinge sull’Ue per cambiare le regole green che ha sostenuto e sul governo per gli incentivi.
È la resa totale, definitiva, ufficiale, certificata con timbro digitale e firma elettronica avanzata. La Volkswagen – la stessa Volkswagen che per decenni ha dettato legge nell’industria dell’automobile europea, quella che faceva tremare i concorrenti solo annunciando un nuovo modello – oggi dichiara candidamente che intende spostare buona parte della produzione di auto elettriche in Cina. Motivo? Elementare: in Cina costa tutto la metà. La manodopera costa la metà. Le batterie costano la metà. Le materie prime costano la metà. Persino le illusioni costano la metà.






