Quasi un'ora di discorso per dire una sola cosa, ossia che la maggioranza non ha più i numeri. Alla fine, l'intervento alla Camera di Giuseppe Conte si riassume in un'unica parola: aiutateci. «Aiutateci a ripartire con la massima celerità». Soprattutto, aiutateci a non andare a casa con altrettanta velocità. Un appello ripetuto più volte, nella speranza di muovere qualche voto, possibilmente in quell'area del centrodestra che potrebbe essere sensibile al richiamo di un contributo politico «nel solco delle migliori e più nobili tradizioni europeiste: liberali, popolari e socialiste». Un messaggio chiaramente diretto a Forza Italia, l'unico partito che assomma in sé tutte queste anime, una parte delle quali, se non ci fosse stato l'argine di Silvio Berlusconi alle sirene governative, sarebbe già andata in soccorso della maggioranza, trovando il modo di sostituirsi ai senatori renziani.
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Un saggio racconta la passione tutta moderna per il running attingendo al De arte gymnastica di Flavio Filostrato, retore e filosofo nato nell’isola di Lemno intorno al 170 d.C.
Emmanuel Macron e Olaf Scholz (Ansa)
Congratulazioni di malavoglia al neo presidente Usa da Francia, Bruxelles e Germania. Gongola Orbán. Intanto, il governo tedesco va in pezzi: Scholz, messo alle strette, licenzia Lindner, il titolare delle Finanze.
Supporters di Donald Trump a Palm Beach, Florida (Getty Images)
Il Sunshine State vuole meno interferenze da Washington. «Nel menù del presidente c’è il “polpettone della mamma”».
Kamala Harris al Pride di San Francisco nel 2019 (Getty Images)
Dagli afroamericani ai latini, le minoranze etniche in realtà temono l’immigrazione di massa, anziché i commenti «suprematisti» del tycoon. Smacco storico per la tirannia dei diritti e l’estremismo green.