2019-11-24
Conte si è rifatto l’appartamento. C’è persino l’idromassaggio di Stato
Ammodernato l'alloggio a Palazzo Chigi. Wc, maxi doccia e sicurezza per 23.000 euro.In attesa di aprire i cantieri per rilanciare l'edilizia nel Paese, il premier Giuseppe Conte ha pensato bene di dare il buon esempio facendosi ristrutturare il suo appartamento di servizio al terzo piano di Palazzo Chigi. Alloggio che, a dire il vero, non ha quasi mai usato.Il contratto tra la Romeo Gestioni (che fa capo all'imprenditore Alfredo Romeo, imputato nel processo Consip) e la presidenza del Consiglio, come ha riportato Il Tempo ieri, è stato firmato lo scorso 5 novembre, e prevede una spesa di «18.811,58 euro più Iva del 22% pari a 4.138,55 euro per complessivi 22.950,13 euro», è riportato nella istruttoria preparata dal Servizio gestione immobili del segretariato generale.E allora leggiamo un po' gli interventi che il presidente del Consiglio dei ministri ha voluto per migliorare la sua «comfort zone» in Piazza Colonna 370. A cominciare dai bagni. In uno dei servizi - c'è scritto nell'ordine di intervento - è stato ricostruito lo scarico, mentre in altri tre sono stati ammodernate le attrezzature. Nuovi pure gli impianti idro-sanitari a cui sono stati aggiunti, inoltre, gli attacchi per lavatrice, asciugatrice e lavapiatti.Qualche soldino - pubblico - in più è stato speso per una nuova cabina doccia: ben 1.700 euro. Scopriamo che è costruita in «metacrilato con base in acciaio galvanizzato, fondo antiscivolo, cristalli temperati di sicurezza scorrevoli e tettuccio trasparente apribile». E allora lo immaginiamo il premier, reduce da una estenuante maratona di governo, alle prese con le crisi Alitalia, Ilva, Mes e chissà che cos'altro ancora, trovare ristoro grazie agli «otto idrogetti regolabili ad effetto massaggiante ad azione alternata, posti in verticale sulla parete attrezzata, a quattro idrogeni dorsali».È stata decisa anche l'installazione di una nuova porta blindata dotata di «occhio magico» nel corridoio del terzo piano, accanto all'ascensore 1, c'è sempre scritto nelle carte del Servizio gestione immobili di Palazzo Chigi. Costo complessivo: oltre 1.300 euro. E quando la privacy chiama, la sicurezza risponde. È stato naturale, infatti, a questo punto predisporre pure l'ammodernamento dell'impianto antifurto e antintrusione. Passiamo ai lavori di manutenzione straordinaria che hanno comportato interventi strutturali su alcune parti dell'abitazione. Sono state predisposte nuove pareti divisorie in lastre di cartongesso e una tramezzatura rinforzata, e autorizzate opere di falegnameria (390 euro) e tinteggiatura con idropittura di superfici a tre mani a coprire. I tempi? «Le attività verranno effettuate entro 30 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data di consegna dei lavori stessi». Lavori che, da Palazzo Chigi, si sono affrettati a definire «necessari». In quanto «riguardano non solo l'appartamento in uso ai presidenti ma tutti gli ambienti di Palazzo Chigi e sono in corso di realizzazione da alcuni anni, ben prima che Giuseppe Conte diventasse Presidente del Consiglio». «Il presidente Conte è il primo, tra i suoi predecessori, che si è reso disponibile a consentire questi lavori di adeguamento, ormai non più rinviabili, anche nell'appartamento riservato alla presidenza», continua la nota. Il comunicato stampa spiega infine che, «tra le varie lavorazioni», è stato necessario «provvedere ad interventi all'interno dei servizi igienici installando una cabina doccia prefabbricata per ridurre al minimo gli interventi di demolizione».Conte, evidentemente, è convinto di restare ancora a lungo in quella casa.
Giorgia Meloni al Forum della Guardia Costiera (Ansa)
«Il lavoro della Guardia Costiera consiste anche nel combattere le molteplici forme di illegalità in campo marittimo, a partire da quelle che si ramificano su base internazionale e si stanno caratterizzando come fenomeni globali. Uno di questi è il traffico di migranti, attività criminale tra le più redditizie al mondo che rapporti Onu certificano aver eguagliato per volume di affari il traffico di droga dopo aver superato il traffico di armi. Una intollerabile forma moderna di schiavitù che nel 2024 ha condotto alla morte oltre 9000 persone sulle rotte migratorie e il governo intende combattere. Di fronte a questo fenomeno possiamo rassegnarci o agire, e noi abbiamo scelto di agire e serve il coraggio di trovare insieme soluzioni innovative». Ha dichiarato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni durante l'intervento al Forum della Guardia Costiera 2025 al centro congresso la Nuvola a Roma.
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