Conte manda la Dadone a giocare con la crisi

Conte manda la Dadone a giocare con la crisi
Fabiana Dadone (Ansa)
Il ministro delle Politiche giovanili ipotizza in diretta tv le dimissioni della delegazione pentastellata sulla riforma della giustizia che lei stessa ha votato. Il blitz suggerito dall'ex premier scatena un putiferio pure nel M5s. E la grillina è costretta alla marcia indietro.
Crollo a Roma, sospetti sull’idoneità dei lavori
Operazioni di soccorso dopo il crollo ai Fori Imperiali (Getty Images)
La Procura acquisisce gli atti relativi alla società restauratrice per accertarne i requisiti e l’adeguatezza dell’operato. L’archeologo Carandini: «Incompetenza tecnica, il ministero dovrebbe sollevare il Comune dalla gestione dei monumenti».
Cristiani d’Africa senza «Avvenire». Vescovi ciechi sulla strage in Nigeria
Una donna in preghiera in una chiesa nei pressi di Lagos, Nigeria (Getty Images)
Per il quotidiano cattolico, la denuncia di Trump sarebbe solo un pretesto per indebolire l’ascesa del Paese: «Come la droga per invadere il Venezuela». Eppure i religiosi in missione hanno parlato di attacchi mirati.
Quando il M5s voleva il sorteggio e attaccava il potere delle correnti
Alfonso Bonafede (Ansa)
I pentastellati ora gridano al golpe. Fino al 2019, però, la pensavano diversamente.
«Le toghe invadono, ma deponiamo le armi»
Alfredo Mantovano (Ansa)
Il sottosegretario Mantovano ribadisce: «Il Paese è bloccato per decisione di certi magistrati, ma non ce l’abbiamo con loro. Se la riforma vincerà al referendum, avremo bisogno di un confronto civile». Intanto il centrodestra presenta due quesiti.
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