2020-09-10
Consob rafforza la vigilanza, mentre il Mef spinge la Borsa verso i francesi
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Due giorni fa l'autorità che vigila sui mercati ha promosso Maria Antonietta Scopelliti come segretario generale. Ex capo della divisione mercati, ha seguito da vicino insieme con il presidente Paolo Savona la cessione di piazza Affari da parte di London Stock Exchange. Nelle prossime ore saranno presentate le offerte, ma il ministro Roberto Gualtieri ha già dato il suo appoggio alla cordata transalpina di Euronext. Gli svizzeri di Six preparano la loro offerta dopo l'acquisto della Borsa di Madrid.Mentre continuano le trattative per la cessione della Borsa di Milano, la Consob ha deciso di rafforzare la propria struttura di vigilanza. Non è passata inosservata infatti agli analisti la promozione decisa pochi giorni fa di Maria Antonietta Scopelliti, diventata nuovo segretario generale dell'istituto che vigila sul mercato. Scopelliti, ex capo della divisione mercati, prende il posto di Carlo Deodato. Il nuovo segretario generale ha seguito da vicino i dossier più delicati, in questo momento sul tavolo del ministero dell'Economia, insieme con il presidente Paolo Savona. Tra questi c'è quello relativo alla cessione di Borsa Italiana e Mts, da giorni al centro del dibattito della maggioranza di governo e ormai arrivato a un punto cruciale. Tra domani e lunedì, infatti, arriveranno a London Stock Exchange le offerte non vincolanti per piazza Affari. Il punto sui cui le autorità di vigilanza come Consob e Bankitalia insistono è il mantenimento dell'autonomia della nostra Borsa e la speranza di investimenti, in tecnologia e innovazione, che possano permettere a Milano di aprire i mercati per rilanciarsi dopo l'emergenza sanitaria. Se prima di giovedì l'appoggio del Mef alla cordata Euronext e Cassa depositi e prestiti non era ancora emersa del tutto, ora l'endorsement di Gualtieri è ufficiale. Il ministro dell'Economia, infatti, ha incontrato a Roma il numero uno della borsa paneuropea, il francese Stephane Boujnah. Al centro del dialogo il futuro assetto della Borsa, con Euronext che avrebbe proposto nel board della nuova società due posti per l'Italia. Lo stesso Gualtieri, dopo l'incontro, ha diramato un comunicato dove ammette che «I'auspicio è che il gruppo Borsa Italiana trovi la sua collocazione strategica all'interno del Mercato Unico e dell'Eurozona, con partner industriali e finanziari che possano sostenere e rinforzare al meglio il progetto di un mercato dei capitali unico a livello europeo, aperto, spesso e liquido, che connetta tutti i mercati e gli ecosistemi locali». Affermazioni che hanno scatenato la replica di Giulio Centemero, capogruppo della Lega in commissione Finanza, «rispetto a eventuali interpretazioni delle parole del ministro Gualtieri richiamo alla necessità di un atteggiamento neutrale ed equilibrato in un processo così delicato gestito da una società quotata». Del resto il tema che vede Pd e Lega agli antipodi è sempre legato all'autonomia di Borsa Italiana. In questi 12 anni dalla fusione del 2008 Lse, secondo fonti finanziarie, aveva lasciato margine di gestione a piazza Affari e anche per questo Borsa è quasi triplicata di valore. Con l'arrivo dei francesi il rischio è che diversi nostri asset strategici possano passare a Parigi, facendo perdere a Milano miliardi di capitalizzazione. Lo stesso discorso vale per alcuni mercati.Anche l'offerta di avere due persone nel board è, secondo alcuni analisti, poco conveniente, perché l'Italia avrà comunque l'8% delle azioni, al pari della Cdp francese mentre l'intero l'azionariato francese è superiore al 30 per cento. La stessa Cdp non potrà avere così spazio di manovra, anche perché l'amministratore delegato sarà francese. Nella nota del Mef dopo l'incontro con l'amministratore delegato di Euronext si parla anche dell'utilizzo del golden power «al fine di assicurare la sana e prudente gestione, la competitività, e la tutela degli interessi pubblici sottesi a tali asset strategici». Euronext presenta diverse criticità in tal senso. Innanzitutto è quotata, vanta azionisti in Inghilterra come negli Stati Uniti, quindi potrebbe essere oggetto di offerte pubbliche d'acquisto, pregiudicando la posizione italiana. Nelle ultime settimane si aspettava una mossa di Intesa San Paolo, la quale è sul dossier ma non farà certo da pivot. Secondo Reuters, l'istituto di credito potrebbe far parte del consorzio con Cdp e Euronext. Di sicuro oltre a quella francese arriverà anche l'offerta di Deutche Boerse, la borsa tedesca, (anch'essa quotata e) che presenta in parte gli stessi problemi Euronext (, anche perché quotata). L'ultima offerta arriverà da Six, cordata svizzera seguita da Credit Suisse e Equita. Il gruppo che controlla l'indice di Zurigo, che ha appena acquistato la borsa di Madrid, potrebbe avere diversi punti di forza a suo favore. Innanzitutto non è quotata, poi c'è la liquidità, dopo aver acquisito per 2,8 milioni di euro l'indice spagnolo, quindi potrebbe alzare l'offerta. Non solo. Assicurerebbe autonomia a piazza Affari. Lse valuta Borsa Italiana in una forbice tra i 3,3 e i 4 miliardi di euro. Euronext dovrebbe mettere sul piatto circa 3,5 miliardi. Lunedì si scopriranno anche le offerte di svizzeri e tedeschi.
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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Francesco Nicodemo (Imagoeconomica)