2020-12-16
Concorsone, Azzolina sconfitta dagli esclusi
Lucia Azzolina (A.Masiello/Getty Images)
Il Consiglio di Stato ha riconosciuto il diritto alla prova suppletiva a una docente che non aveva partecipato a quella ufficiale per le restrizioni Covid. Si preparano così migliaia di ricorsi. C'è l'accordo con la Cei per stabilizzare quasi 7.000 prof di religione.I docenti si preparano a presentare una raffica di ricorsi per non aver potuto partecipare al concorsone della Azzolina, in quanto costretti a casa con il Covid o in quarantena. Una loro collega è riuscita a spuntarla prima con il Tar del Lazio e pochi giorni fa anche con il Consiglio di Stato che ha confermato: servono le prove suppletive. I giudici amministrativi hanno respinto, infatti, l'appello cautelale proposto dal ministero dell'Istruzione contro la sentenza del Tar che ammetteva alla prova suppletiva una candidata, esclusa di fatto dalla prova scritta nelle date stabilite perché si trovava sottoposta a misura sanitaria di prevenzione. Smentita, dunque, la tesi del ministro Lucia Azzolina che si opponeva al riconoscimento del diritto di accedere, comunque, al concorso straordinario per il reclutamento del personale docente. Per il Consiglio di Stato, un'apposita sessione suppletiva «è necessaria» perché solo in questo modo può essere soddisfatto l'interesse del precario «di partecipare alla selezione prima che questa si concluda definitivamente». Avviato malgrado le fortissime polemiche sulla pericolosità degli spostamenti in un Paese che stava diventando rosso e arancione, il concorso venne poi sospeso il 14 novembre. L'ultimo dpcm ne ha disposto la proroga fino al 15 gennaio quindi, osservano i giudici, «la fissazione di una sessione aggiuntiva non pare possa ingenerare disagi organizzativi al ministero». Subito si sono scatenate le reazioni sui social. «Ecco, e io che presi l'aspettativa per non rischiare di finire in quarantena? Chi mi risarcisce il danno economico e l'interruzione di servizio?», commenta Francesca Mancini sulla pagina Facebook Docenti precari nelle Gps. Mentre Annalisa Varvara non ha dubbi: «Fioccheranno ricorsi a gogò! Noi siamo stati mandati al massacro quando invece il concorso andava bloccato». Per il senatore Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, l'ordinanza che è stata pubblicata «conferma l'inadeguatezza di Azzolina». Pittoni definisce una «sconfitta» il braccio di ferro del ministero dell'Istruzione e fa notare che la procedura «tranquillamente sostituibile, vista l'emergenza, con assunzioni da graduatoria», andava almeno «aperta a chiunque ne ha diritto». Conclude: «Precludere la suppletiva a chi non può partecipare per motivi indipendenti dalla sua volontà, significa togliergli la possibilità di stabilizzare la propria posizione lavorativa». Nello stesso giorno in cui veniva pubblicata l'ordinanza del Consiglio di Stato, un'altra notizia ha coinvolto il mondo della scuola, ormai ridotta a ragionare solo su didattica a distanza. A poche settimane dalla scadenza dei termini per bandire il concorso per gli insegnanti di religione, è stata infatti sottoscritta l'intesa tra il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Gualtiero Bassetti, e il ministro Azzolina. Dopo 17 anni da quell'unico concorso del febbraio 2004, anche chi si occupa dell'ora di religione potrà sperare di essere stabilizzato. Non sono noti i posti disponibili, si parla di 6-7.000 per il prossimo triennio. Intanto sono stati fissati i requisiti, nel rispetto della revisione del Concordato, quindi «è prevista la certificazione dell'idoneità diocesana, rilasciata dal responsabile dell'Ufficio diocesano competente nei 90 giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso». E viene ricordato che i posti vengono messi a bando nelle Regioni per il personale docente di religione cattolica «che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione». Il cardinale Bassetti ha tenuto a sottolineare che il concorso sarà importante «anche per la dignità dello stesso insegnamento, frequentato ancora oggi - a 34 anni dall'avvio del nuovo sistema di scelta - da una larghissima maggioranza di studenti». C'è un però. Una nota dolente che riguarda il bando di prossima emanazione. La Cei ha precisato che «l'articolazione, il punteggio e i criteri delle prove concorsuali e della valutazione dei titoli saranno oggetto di determinazione», da parte del ministero dell'Istruzione e crediamo che gli insegnanti di religione non faranno scongiuri, ma preghiere sì. Il caos nelle Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze dello scorso settembre volute dalla Azzolina e che hanno rivelato una serie di errori macroscopici nel conteggio dei titoli, rimane uno spauracchio anche per i precari di religione.
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco