2019-04-18
Con il digitale si sale sull’ottovolante. Ma i rendimenti arrivano al 213%
Il settore delle nuove tecnologie è molto volatile, però big come Facebook, Apple e Netflix crescono anche a lungo termine. Gli esperti: «Puntate su emergenti che si occupano di cloud, 5G e intelligenza artificiale».Che la tecnologia abbia pervaso il mondo in cui viviamo non è certo una novità. L'high tech è arrivato anche in Borsa e ormai l'It è il settore per eccellenza per avere buoni rendimenti. «Nel 2018, nessun titolo si è mostrato sensibile alle oscillazioni del mercato più di quelli delle maggiori aziende tecnologiche, tra cui i cosiddetti “Faang" (Facebook, Amazon, Apple, Netflix e la controllante di Google, Alphabet, ndr)», spiegano Alan Berro e Chris Buchbinder, gestori di Capital group. «Il settore tecnologico ha trainato il mercato sia nei periodi di crescita sia in quelli di flessione e, nel 2019, ha finora registrato un recupero significativo, di pari passo con i beni di consumo e l'economia nel suo complesso». Attenzione, però. «Gli investitori, tuttavia, farebbero bene a mantenere un approccio prudente, poiché la conclusione del ciclo economico negli Stati Uniti, le tensioni commerciali irrisolte e la crescita degli utili più lenta delle attese lasciano presagire che i mercati conserveranno l'attuale andamento discontinuo», spiegano.Insomma, per chi non teme la volatilità, il settore tecnologico è quello da tenere d'occhio. Basti pensare che l'indice S&P 500 information technology (nel quale solo Apple costituisce il 15% dei ricavi e i primi dieci componenti rappresentano quasi due terzi della capitalizzazione di mercato) ha registrato un rialzo del 12,8% nei primi otto mesi del 2018.Ricordiamoci però che, per chi vuole investire su questo settore, non ci sono solo i titoli Faang. «L'Ue cerca sempre più di limitare il potere dei Faang e crediamo che si possano identificare molte altre aziende quotate che sono già player innovativi ed è probabile che crescano in modo rilevante nel corso dei prossimi due o tre anni», dice Anthony Ginsberg, ideatore degli Etf Han gins. Queste aziende «rappresentano progressi tecnologici ad ampio spettro su diversi fronti: la tecnologia cloud, che è l'infrastruttura di dati che aiuta le aziende a espandersi o ridursi rapidamente a seconda del mercato (Uber, Lyft, Netflix, Airbnb, Amazon), l'healthcare, le aziende all'avanguardia in ambito medico oppure le auto del futuro, l'intelligenza artificiale e la robotica», spiega.«La combinazione dei big data con l'Internet of things indica che l'information technology viene integrata in un numero sempre maggiore di dispositivi intelligenti, consentendo una rivoluzione nella produzione automatizzata», ricorda Hyun Ho Sohn, gestore di Fidelity international. «In materia di software, sono interessanti le aziende esposte alla domanda di soluzioni di digitalizzazione aziendale. Vi sono anche opportunità nell'adozione del 5G. Tutto ciò costituisce un contesto di investimento molto promettente», conclude l'esperto.In effetti i titoli del settore mostrano rendimenti da capogiro. Il titolo Netflix in tre anni ha reso il 213%, quello di Amazon, nello stesso lasso di tempo, è cresciuto del 193%. Non è andata male nemmeno ad Apple che in 36 mesi è salito del 90%.Chi, però, preferisce dormire sonni tranquilli può pensare a un fondo comune o a un Etf. Come spiegano gli esperti di Soldiexpert scf, il Bgf world technology in tre anni è cresciuto del 114%. Lo stesso vale per il Franklin technology che è salito del 99% in 36 mesi. Il bello è che non si tratta di una moda passeggera, certi rendimenti continueranno a essere robusti anche nel medio lungo termine.
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