2020-04-29
Con il Covid spariscono i paladini della ex Carta «più bella del mondo»
Gustavo Zagrebelsky (Ansa)
Sbraitavano contro le riforme del Cav e di Matteo Renzi. Invece, sui Dpcm giallorossi, i Benigni e gli Zagrebelsky tacciono.Il 25 aprile non hanno potuto né sfilare né riunirsi in piazza per le dolenti vicende «covidiane». Ma dove sono finiti i compagni che un tempo protestavano a ogni piè sospinto contro chi soltanto osava attentare alla «Costituzione più bella del mondo», da Silvio Berlusconi a Matteo Renzi? Che fine hanno fatto i Girotondini alla Nanni Moretti, o i Professori in marcia, che un tempo sfilavano per le nostre garanzie fondamentali, allineati dietro la bandiera rossa di quel hombre sincero y democratico di Pancho Pardi? Qualcuno ha visto quel «nucleo di resistenza civile» (parola dell'Enciclopedia Treccani) che fu il Popolo viola antiberlusconiano? Avete notizia, almeno, di quel manipolo di ardimentosi deputati del Movimento 5 stelle, una maledetta dozzina d'eroi che s'inerpicarono sul tetto della Camera per scagliare il loro dannunziano beau geste di libertà contro le oscene riforme renziane? Macché. Improvvisamente, sono tutti scomparsi. Che cosa sta accadendo agli indignati a oltranza? Forse non se ne sono accorti, per colpa dell'occhiuta censura imperante sui giornaloni, ma da qualche mese l'esecutivo giallorosso guidato dall'avvocato del popolo, Giuseppe Conte, governa con un'evidente forzatura costituzionale. Nel suo continuo legiferare contro il coronavirus, limitando qui le libertà fondamentali degli italiani e là i loro diritti costituzionali, la presidenza del Consiglio impiega strumenti che tutti i manuali di diritto definiscono come «fonti normative secondarie» e come atti amministrativi «senza forza di legge»: strumenti, insomma, che tutt'al più dovrebbero servire per dare attuazione alle leggi «vere», quelle votate dal Parlamento, o per dotarle di regolamenti attuativi. Forse non l'hanno colto fino in fondo i difensori della «Costituzione più bella del mondo» (copyright del premio Oscar Roberto Benigni, un altro desaparecido), ma il governo ormai legifera soltanto con i Dpcm, che non subiscono alcun controllo democratico. La maggioranza ha messo da parte perfino i decreti legge, che almeno le imporrebbero di ottenere l'approvazione della Camera e del Senato. Così, da febbraio Conte sforna i suoi decretini da monarca assoluto, senza alcuna verifica parlamentare. Senza alcun bisogno di riunire il governo. Senza nemmeno bisogno della controfirma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.L'emergenza è grave, insomma. E non è un fatto formale. Anche se frotte di costituzionalisti antifascisti ci hanno sempre insegnato che comunque nel diritto anche la forma è sostanza. Ma contro l'insulto alla Costituzione dove si nascondono, oggi, gli alfieri della libertà? Perché non grida la sua indignazione Gustavo Zagrebelsky? Una staffetta partigiana ci avvisa in questo istante che il presidente emerito della Corte costituzionale forse è passato al nemico: «Alcuni temono il protrarsi dei divieti oltre lo stato d'emergenza attuale», pare abbia detto, «quasi fosse una prova generale di repressione globale, però non è così». Se lo dice lui…Ma perché non sfila col fazzoletto rosso al collo almeno Lorenza Carlassare, docente emerita di diritto costituzionale a Padova? Che fine ha fatto don Luigi Ciotti, ispiratore di Libera, associazione per la legalità? E il sempiterno difensore dei diritti Maurizio Landini, leader della Cgil, dov'è? E Sandra Bonsanti, l'ex presidente di Libertà e giustizia, pronta a coraggiose barricate in strada al primo accenno di forzatura costituzionale, dove starà barricando? Chissà, forse saranno tutti distratti. Magari sono persi nel garbuglio di norme contraddittorie che ci stanno portando alla fase 2 del 4 maggio. Anche i siti governativi che propinano decine di «domande e risposte» non aiutano, in questo. Ma preparatevi, perché anche le Faq presto saranno fonte normativa primaria, come i Dpcm. Dopo si passerà ai video su Facebook e alle 280 battute su Twitter.
Charlie Kirk (Getty Images)