2022-04-07
Con Idpay lo Stato elimina la privacy
Vittorio Colao (Imagoeconomica)
L’app per erogare i bonus di Vittorio Colao potrà controllare ogni aspetto della nostra vita. La piattaforma servirà per far comunicare Agenzia delle Entrate, Anagrafe e Inps.Non si fermano le polemiche su Idpay, la piattaforma digitale per ricevere i bonus governativi che dovrebbe vedere la luce a breve, secondo quanto annunciato dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao. Come già anticipato dalla Verità, a partire dal 2023 - ma forse anche prima - tutti i bonus previsti dalle normative verranno erogati tramite questa piattaforma, che consente appunto di avere «immediato accesso all’agevolazione al momento dell’acquisto di un bene o un servizio con strumenti di pagamento elettronici». Il ministro Colao ha precisato: «Stiamo pensando a una piattaforma per l’erogazione di tutti i benefici sociali, il cui nome provvisorio è Idpay e dove tutto avverrà direttamente in digitale, addirittura in pagamento anticipato» e si può partire «già da quest’anno».In pratica, in un futuro neanche troppo lontano il cittadino si vedrà riconosciuti i bonus a cui ha diritto nel momento in cui effettua pagamenti con sistemi elettronici, utilizzando appunto la piattaforma tecnologica per l’interconnessione e l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento abilitati. Già per aprile potrebbe essere avviata la piattaforma dell’interoperabilità, sulla quale alcune grandi pubbliche amministrazioni come l’Agenzia delle Entrate, l’Anagrafe, il ministero dell’Interno e l’Inps potrebbero agganciare i propri dati. E questa ipotesi apre a scenari preoccupanti sul fronte della gestione dei dati sensibili: nell’eventualità in cui sulla piattaforma nazionale Idpay fosse disponibile anche il fascicolo sanitario di ogni cittadino, per esempio, in caso di emergenza sanitaria potrebbe essere prevista dalla stessa piattaforma la necessità di vaccinarsi contro un determinato virus, con un modello simile a quello di green pass e super green pass. L’introduzione di una piattaforma di questo genere potrebbe preludere anche ad altri pericoli sul fronte della privacy: l’Agenzia delle entrate potrebbe avere la possibilità di tracciare con esattezza non solo le spese del singolo cittadino, ma anche gli incassi in tempo reale di ogni commerciante. La Sogei, l’azienda che già gestisce la piattaforma del green pass e che è stata incaricata di strutturare l’Idpay, potrebbe infatti richiedere il numero del conto corrente di ogni cittadino, necessario per ricevere i bonus. Una serie di criticità che si aggiungono ai rilievi evidenziati dai senatori della Lega Alberto Bagnai e Andrea Ostellari, secondo cui la nuova piattaforma, oltre a essere «sinistramente assonante col sistema dei crediti sociali cinese, preoccupa per la deriva ideologica che la ispira». A impensierire i senatori leghisti è il problema della sicurezza delle infrastrutture digitali, a cui verranno affidati dati così sensibili, ma anche il fatto che l’introduzione di Idpay possa rappresentare il nuovo fronte della lotta al contante. Un aspetto che va nella direzione di un ritorno al sistema del cashback, presente nella riforma fiscale (nella forma del cashback fiscale, ovvero della possibilità di ricevere in automatico rimborsi e detrazioni) e molto caro al M5s: un emendamento alla delega fiscale prevede infatti che le detrazioni Irpef per le spese sociosanitarie possano essere incassate direttamente sul conto corrente tramite l’app Io, senza attendere la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo. Ovviamente sempre a patto di pagare con strumenti elettronici.