
Da Alessandro Di Battista alla coppia Fedez e Chiara Ferragni, cresce la moda del nepotismo al contrario: adesso sono i pargoli che fanno volare le carriere dei genitori, fornendo spunto per libri strappalacrime e esistenze date in pasto ai social network.Da un po' in Italia si assiste a una nuova bizzarra forma di nepotismo, venuto in auge con i social, quello dei figli che aiutano i genitori nella loro carriera. I casi si moltiplicano ovunque e sembrano la versione italiota, repubblicana e utilitaria dei vari royal baby d'Oltremanica. In politica un esempio è Alessandro Di Battista. Il logorroico pentastellato ci ha prima frantumato i timpani con l'indifferibile priorità etica dell'essere padre, poi non pago ci ha scritto sopra un libro (un pistolotto agghiacciante dal titolo Meglio liberi. Lettera a mio figlio sul coraggio di cambiare), infine ha mandato in brodo di giuggiole le puerpere di mezza Italia, facendole sospirare in coro «quello sì che è un marito». Ora, come se niente fosse, rovescia tutto e torna disponibile per la politica e il potere; beninteso, sempre e solo per il bene del figlio e per il suo futuro in un'Italia migliore, ché come confessa Di Battista: «Non sono mai stato troppo affascinato dalla carriera politica, mi interessa immensamente di più la carriera come essere umano». Quei fiumi d'inchiostro versati sulla sua «paternità femminile» da iperglicemiche croniste rubate agli Harmony, si sono tramutati in un mare di baggianate. Quei viaggi in America e Amazzonia, per istruire il figlioletto come nell'Emilio di Jean-Jacques Rousseau (in vista di chissà quali falansteri sociali), adesso - con la crisi - sono diventati incerti, anzi in queste ore Di Battista sta sull'uscio di casa con il trolley in mano, nervoso e titubante. Parto? Non parto? Cosa ne sarà dell'Italia senza di me? Senza il mio contributo di pensiero? Vada pure tranquillo. Per noi non è come veder partire Enrico Fermi o qualche altro luminare, al più ci consoleremo rileggendo l'incipit del suo libro: «La casa ormai è pronta ad accogliere un cucciolo di uomo … ieri ho finito di montare la culla, il bagnetto e la mensola per i pannolini».Un altro esempio di nepotismo invertito è rappresentato da Chiara Ferragni e il suo Leone: il primo baby influencer del web, testimonial inconsapevole e subliminale dei multimilionari brand materni. Il pupo è già condannato all'asfissia da perfezione, ai codici a barre e forse al suo baby commercialista. Non può nemmeno permettersi la zazzera fuori posto, o il bavaglino sbrodolato, pena i dislike che subitanei affossano gli utili della madre, incrinandone la forzosa immagine di Biancaneve dei gonzi. Potete star certi che per il piccolo Ferragni, anziché la comunione o la cresima - robe ormai da sfigati e poveracci - varranno ben altre cose: il primo tatuaggio (involontariamente sgrammaticato come usa tra blogger e rapper), la prima milionata di follower, la prima copertina fashion, insomma tutte le più invidiate idiozie di adesso.Ma chi ha fatto una vera fortuna con il figlio, intuendone la portata familisticamente ricattatoria e vincente, è stato Massimo Recalcati, l'unico psicanalista che ritiene una crescita il passare da Jacques Lacan a Matteo Renzi. Con Il complesso di Telemaco lui per primo ha dato la stura alle tediose, ancorché assai redditizie, sviolinate filiali. Esaurito quel primo filone - con molti libri diversi ma uguali - Recalcati è passato ai padri e poi alle madri, in attesa di lavorarsi le nonne e le zie che già smaniano per avere il loro complesso in seno alla nuova famiglia di Recalcati. E - già che c'è - perché non aggiunge pure la badante e l'animaletto di casa? E magari l'amante della moglie e del marito? Il suo Lessico famigliare - quattro puntate in onda su Rai 3 che «portano la psicanalisi in prima serata mondiale» (quante ne fanno con il nostro canone) - potrebbe divenire un Lessico famigliare allargato e durare un'intera stagione.Un tempo la famiglia e i suoi legami erano il regno della discrezione e del riserbo (non necessariamente dell'incomprensione). Tra i componenti vigeva l'afonia dei veri affetti, spesso troppo grandi per essere comunicati. Oggi invece ogni cosa è in piazza, urlata, esibita, snudata, fatta tastare a chiunque. Al rapporto virile di un tempo tra padre e figlio sono subentrate delle patetiche mammolette che piangono e si abbracciano in ogni momento. Eppure i rapporti famigliari non ne hanno guadagnato nulla in verità o amore. Semmai l'opposto. I figli di oggi maledicono peggio di ieri i loro padri, i quali - checché ne dica Recalcati per vender più copie - sotto sotto se ne infischiano, anteponendo la carriera o la personalizzazione dell'automobile.
2025-10-31
Dimmi La Verità | Guido Castelli: «I dettagli della ricostruzione post terremoto in Italia Centrale»
Ecco #DimmiLaVerità del 31 ottobre 2025. Ospite il senatore di FdI Guido Castelli. L'argomento del giorno è: " I dettagli della ricostruzione post terremoto in Italia Centrale"
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Il luogo di culto, di oltre 2.000 metri quadri, sorgerebbe al posto di un centro culturale islamico. Cittadini e centrodestra temono che il tempio causerebbe il boom di stranieri. L’eurodeputata Anna Cisint,: «Nessuno spazio senza un’intesa con lo Stato».
Nessuno nel centrodestra sostiene l’imposta sugli affitti brevi, ma qualche «manina» l’ha inserita nella manovra. A benedirla sono i primi cittadini Beppe Sala, Roberto Gualtieri e Sara Funaro.
2025-10-31
Il Forum Economico Eurasiatico di Verona approda a Istanbul: dialogo tra Occidente e Grande Eurasia
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Foto Pluralia
La XVIII edizione del Forum Economico Eurasiatico di Verona si terrà il 30 e 31 ottobre 2025 al Çırağan Palace di Istanbul. Tema: «Nuova energia per nuove realtà economiche». Attesi relatori internazionali per rafforzare la cooperazione tra Europa ed Eurasia.
Il Forum Economico Eurasiatico di Verona si sposta quest’anno a Istanbul, dove il 30 e 31 ottobre 2025 si terrà la sua diciottesima edizione al Çırağan Palace. L’evento, promosso dall’Associazione Conoscere Eurasia in collaborazione con la Roscongress Foundation, avrà come tema Nuova energia per nuove realtà economiche e riunirà rappresentanti del mondo politico, economico e imprenditoriale da decine di Paesi.
Dopo quattordici edizioni a Verona e tre tappe internazionali — a Baku, Samarcanda e Ras al-Khaimah — il Forum prosegue il suo percorso itinerante, scegliendo la Turchia come nuova sede di confronto tra Europa e spazio eurasiatico. L’obiettivo è favorire il dialogo e le opportunità di business in un contesto geopolitico sempre più complesso, rafforzando la cooperazione tra Occidente e Grande Eurasia.
Tra le novità di questa edizione, un’area collettiva dedicata alle imprese, pensata come piattaforma di incontro tra aziende italiane, turche e russe. Lo spazio offrirà l’occasione di presentare progetti, valorizzare il made in Italy, il made in Turkey e il made in Russia, e creare nuove partnership strategiche.
La Turchia, ponte tra Est e Ovest
Con un PIL di circa 1.320 miliardi di dollari nel 2024 e una crescita stimata al +3,1% nel 2025, la Turchia è oggi la 17ª economia mondiale e membro del G20 e dell’OCSE. Il Paese ha acquisito un ruolo crescente nella sicurezza e nell’economia globale, anche grazie alla sua industria della difesa e alla posizione strategica nel Mar Nero.
I rapporti con l’Italia restano solidi: nel 2024 l’interscambio commerciale tra i due Paesi ha toccato 29,7 miliardi di euro, con un saldo positivo per l’Italia di oltre 5,5 miliardi. L’Italia è il quarto mercato di destinazione per l’export turco e il decimo mercato di sbocco per quello italiano, con oltre 430 imprese italiane già attive in Turchia.
Nove sessioni per raccontare la nuova economia globale
Il programma del Forum si aprirà con una sessione dedicata al ruolo della Turchia nell’economia mondiale e proseguirà con nove panel tematici: energia e sostenibilità, cambiamento globale, rilancio del manifatturiero, trasporti e logistica, turismo, finanza e innovazione digitale, produzione alimentare e crescita sostenibile.
I lavori si svolgeranno in italiano, inglese, russo e turco, con partecipazione gratuita previa registrazione su forumverona.com, dove sarà disponibile anche la diretta streaming. Il percorso di avvicinamento all’evento sarà raccontato dal magazine Pluralia.
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