2021-05-23
I clandestini ora passano pure per le Alpi
Un gruppo di 70 afghani e iraniani soccorso in un rifugio in Val di Susa. In Sicilia, invece, nuovi «ospiti» sulla nave quarantena. Il ministro dell'Interno francese bacchetta italiani e spagnoli: «Tra sei mesi ci penseremo noi a difendere le frontiere europee».Da Nord a Sud, l'Italia è un colabrodo. Ieri mattina oltre 70 stranieri, afghani e iraniani, sono stati soccorsi nel rifugio denominato «Freedom mountain», a Oulx, in provincia di Torino, in piena Val di Susa. Il flusso è quello della rotta balcanica. E anche qui c'è una Ong, Rainbow for Africa, ad accoglierli: «Li abbiamo medicati, sfamati, ma soprattutto ascoltati», fanno sapere gli attivisti. Nonostante il rafforzamento dei controlli a partire dal 2016, il tragitto per Oulx è tra i più gettonati per chi vuole raggiungere la Francia. Le mappe vengono condivise su Whatsapp da chi è già oltreconfine. E il rifugio viene suggerito per prendere fiato e recuperare le forze. Stando a un report dell'associazione Medici per i diritti umani, dal 2017 al 2020 più di 7.500 persone hanno attraversato il passo per raggiungere il Comune francese di Briançon. Una situazione che preoccupa non poco i gestori degli impianti sciistici, alle prese con le difficoltà della pandemia e con le riaperture.Il ministro dell'Interno francese è salito in cattedra per spiegarci quanto sbagliamo nell'affrontare il problema migranti. In un'intervista rilasciata ieri al quotidiano Le Parisien, Gérald Darmanin ha dichiarato: «I nostri amici spagnoli e italiani, che sono i più vicini alle coste meridionali del Mediterraneo, hanno a che fare con un'immigrazione importante che controllano male». Secondo il politico, l'Europa non è capace di esercitare il giusto controllo sulle frontiere esterne ma niente paura, ci penserà Darmanin. Il già ministro dei Conti pubblici che lo scorso luglio ottenne il riconoscimento da parte di Macron per il lavoro svolto, malgrado fosse sotto indagine per stupro, ha promesso che metterà mano alla questione tra sei mesi, quando la Francia avrà la presidenza di turno del Consiglio europeo. «Una delle priorità del ministero dell'Interno, su richiesta del presidente della Repubblica, sarà quella di istituire un controllo reale delle frontiere esterne» ha assicurato, «con una registrazione sistematica di tutti gli irregolari e una standardizzazione nelle richieste di asilo».Anche per entrare da Sud c'è chi escogita nuovi percorsi. Mentre dalla Sea Eye 4, la nave della omonima Ong tedesca, battente bandiera tedesca, alla sua prima missione nel Mediterraneo in tandem con la Moas dei coniugi Catrambone, venivano concluse lo operazioni di sbarco a Pozzallo, un libico ieri è stato fermato dalle forze dell'ordine sul molo. Aveva tentato di confondersi con i passeggeri della Sea Eye 4, ma aveva raggiunto l'Italia in un altro modo. Per evitare la traversata a bordo di un barcone si era nascosto in un catamarano che ogni giorno collega Malta a Pozzallo. I carabinieri, poco dopo averlo visto insieme ad altri passeggeri appena sbarcati nel porto ragusano, lo hanno raggiunto per controllarlo e hanno scoperto che non aveva documenti. Ha raccontato di essersi nascosto nella parte sostante del carrello di un tir all'insaputa del conducente. Ed è rimasto lì per tutto il viaggio. È stato fatto risalire a bordo del catamarano diretto a Malta con un provvedimento di consegna alle autorità maltesi. I passeggeri della Sea Eye, invece, sono ora tutti sulla nave quarantena Aurelia, a bordo della quale sono stati trasferiti anche gli 80 che venerdì hanno lasciato Lampedusa a bordo del traghetto di linea diretto a Porto Empedocle. I tamponi eseguiti sono risultati tutti negativi. Anche quelli ai quali è stato sottoposto l'equipaggio (che tornerà a bordo per i 14 giorni di quarantena). E anche le polemiche tra la Ong e i soccorritori di Pozzallo, cominciate appena dopo lo sbarco, si sono concluse con strette di mano e ringraziamenti. Venerdì la Ong aveva, dopo essersi lagnata perché il porto era stato concesso dopo due giorni, accusato che i passeggeri erano stati accolti con frasi razziste dalle autorità del posto e da comportamenti «non proporzionati e umani» adottati nei confronti dei bambini, azioni definite addirittura «brutali». Ora invece via Twitter la Ong ringrazia la Croce rossa, la Protezione civile, i volontari e tutti coloro i quali «hanno aiutato e continuano ad aiutare per lavorare per un'Europa umana». Se non ci fossero delle note stampa ufficiali, quella delle accuse razziste potrebbe sembrare una storia inventata.I minori sono stati trasferiti in un centro della provincia di Ragusa. Il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, dopo aver ringraziato gli operatori, ha rivendicato che «ancora una volta Pozzallo è un grande esempio di efficienza e di umanità». E mentre il governo resta in silenzio, ministro dell'Interno Luciana Lamorgese compreso, su Pozzallo si è concentrato il dibattito politico. E mentre David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, ritiene che «serva un'operazione europea per i salvataggi in mare», e denuncia che «il Consiglio europeo tiene chiuso in un cassetto il regolamento di Dublino», il governatore siciliano Nello Musumeci rivendica che «la linea politica è quella concordata con il governo tre anni fa quando abbiamo ottenuto il consenso dei siciliani». Poi ha aggiunto: «Io parto dal principio che un uomo in mare, in qualunque punto e per qualunque ragione, deve essere soccorso. Questo è un punto fermo, una norma fisiologica di sopravvivenza». Di idea diversa è il leader della Lega Matteo Salvini: «Con milioni di italiani in grave difficoltà è un dovere bloccare gli ingressi, gli sbarchi e gli sprechi».