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Il clamoroso autogol di Tidei sul factotum

Il sindaco si aggrappa a una transazione che, però, non sarebbe valida. Contraddizioni anche sull’alloggio in comodato d’uso.
Ecco gli audio delle intercettazioni con gli insulti del politico pd al suo ex collaboratore e agli «albanesi ladri».

Leggi qui: «Tidei mi ha trattato da schiavo per anni»

E qui: I contratti con la moglie del factotum che inchiodano il sindaco a luci rosse

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Il silenzio imbarazzato di chi sfilava con loro
Laura Boldrini e Nicola Fratoianni (Ansa)
La sinistra ha sempre girato a braccetto con soggetti in odore di rapporti con le milizie. Adesso però sono spariti tutti...

Più passano le ore, anzi i giorni, e più diventa imbarazzante il silenzio degli amici di Mohammad Hannoun. Ma come? Fino all’altro ieri erano sempre pronti a sposarne la causa, facendosi fotografare al suo fianco, ben lieti di abbracciarne la lotta per la Palestina libera, invocando una soluzione per Gaza e una condanna per genocidio nei confronti di Israele. E ora che l’architetto giordano è finito in manette, con l’accusa di aver finanziato i terroristi di Hamas e di essere a capo di un’associazione che agiva da collettore di fondi per il movimento armato dei fondamentalisti islamici, i compagni di piazza e piazzate che fanno? Si voltano dall’altra parte, facendo finta di niente, anzi di non conoscerlo?

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Una cassaforte di terre rare ma manca la capacità di raffinarle
Ansa
Rio de Janeiro ha una delle riserve più ricche al mondo, che apre anche a capitali americani. Però è costretta a esportare le materie prime in Cina perché siano lavorate. I piani nazionali di investimento vanno a rilento.

Il Brasile possiede quella che è stimata, come la seconda riserva mondiale di terre rare, con circa 21 milioni di tonnellate metriche (pari al 23,3% delle riserve globali, ma secondo sondaggi recenti anche di più), a pari merito col Vietnam e superato solo dalla Cina che ne detiene 44 milioni. Questi 17 elementi sono un po’ la spina dorsale della civiltà industriale moderna. Senza di essi non esistono magneti per turbine eoliche, motori per veicoli elettrici, semiconduttori o sistemi di guida per missili e jet. Energia, trasporti, elettronica e difesa sono i settori che più di tutti hanno estrema necessità di questi componenti.

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Grazie, femministe: creperemo di denatalità
iStock
Il movimento di emancipazione si è trasformato in pura misandria. Risultato: la donna può sopprimere il feto e il padre non può opporsi. E siccome le mamme sono rapite dalla carriera, alla fine mettono al mondo meno figli. E li lasciano «educare» dallo Stato.

I suicidi degli uomini sono il triplo di quelli delle donne. Eppure, schiere di femministe ci informano che le donne sono vittime permanenti di un potere spietato. Il femminismo, se esistesse come difesa, se fosse davvero una spinta ideale perché ogni creatura umana possa essere padrona del proprio corpo e del proprio destino, sarebbe in prima fila a combattere contro la lapidazione e l’obbligo del velo. Se a «qualcun*» gliene fregasse veramente qualcosa delle donne, invece di occuparsi di scempiaggini come gli asterischi, si preoccuperebbe di cose serie, come il divieto granitico della pornografia, per vari motivi: la pornografia è fatta da gente vera, non sono ologrammi. La pornografia crea dipendenza, distruggendo le relazioni. Dato che il cervello umano funziona sull’imitazione, la pornografia aumenta il disprezzo e la violenza contro le donne. Come ogni droga, si aumentano le dosi, così da arrivare alla pedopornografia. Non tutti i fruitori di pornografia arrivano alla pedopornografia, ma tutti i fruitori di pedopornografia sono partiti dalla pornografia.

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Il Cts voleva tenere le scuole aperte. Fu Speranza a ordinare le chiusure
Roberto Speranza (Ansa)
Miozzo, coordinatore del Comitato: «La didattica a distanza e l’abbandono dei ragazzi mi terrorizzavano». Poi ammette: «Subissati da richieste che di sanitario avevano poco. Da noi solo pareri, decideva il governo».

«Io sono sempre stato un assiduo e feroce sostenitore della riapertura delle scuole, perché l’idea della didattica a distanza e dell’abbandono dei ragazzi nel loro contesto individuale e familiare mi terrorizzava. Credo di essere stato un buon profeta o forse un cattivo profeta, ahimè, perché il prezzo di quel lungo periodo di didattica a distanza l’abbiamo pagato, lo vediamo ancora adesso e lo vedremo nel prossimo futuro». La desecretazione dell’audizione in commissione Covid di Agostino Miozzo, già coordinatore del Comitato tecnico scientifico, offre l’ennesima occasione per rivangare l’ovvio (almeno per questo giornale e i suoi lettori): le misure di contrasto alla pandemia, benché rivestite di tecno-retorica, erano il frutto di una volontà squisitamente politica. Che dentro al Cts la chiusura delle scuole trovasse pareri tutt’altro che positivi, d’altra parte, era cosa ben nota. Non solo per i contenuti dei verbali trapelati già all’epoca, ma anche grazie alle carte dell’inchiesta di Bergamo.

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