2025-01-28
La Cina si fa scudo ancora dell’Oms per coprire il report Cia su Wuhan
Un’indagine, declassificata grazie a Trump, punta sulla fuga del virus dal laboratorio. Pechino, in risposta, si aggrappa ai risultati della visita in loco degli «esperti» di Ghebreyesus. Che avevano conflitti d’interessi.Virus «naturale», come scriveva incautamente Roberto Burioni nel 2020 sulla scia delle informazioni fuorvianti mai smentite da Anthony Fauci, o fuga da laboratorio causata, nella migliore delle ipotesi, da imperizia? È questa una delle più pesanti imputazioni che pendono non soltanto sul governo cinese ma anche sull’amministrazione Biden e sul club di scienziati vicini all’ex presidente Usa, riuniti intorno all’ex consulente scientifico della Casa Bianca, accusato sostanzialmente di aver finanziato con i soldi dei contribuenti americani le sperimentazioni cinesi sui coronavirus che avrebbero poi dato origine alla pandemia.Sabato scorso, con un ritardo di «soli» due anni rispetto all’Fbi e al dipartimento dell’Energia statunitense (che erano giunti alla stessa conclusione già nel 2023) sul carro dei «complottisti» è salita anche la Cia, rendendo noto che il Sars Cov-2 molto probabilmente è uscito da Wuhan per una fuga da laboratorio. Una retromarcia clamorosa rispetto a quanto precedentemente sostenuto dalla stessa Agenzia di spionaggio, che nella sua valutazione di sabato ha puntato il dito contro la Cina. La «scoperta» della Cia, resa possibile dopo che il rapporto è stato declassificato e reso pubblico per ordine del nuovo presidente Usa Donald Trump, non è il risultato di una nuova inchiesta ma di un’ulteriore analisi d’intelligence su tutte le prove raccolte riguardo la diffusione del virus, le sue proprietà scientifiche e le condizioni dei laboratori di virologia cinesi, dati di cui la Cia è in possesso almeno dal 2015, anno in cui sono cominciati gli esperimenti congiunti Cina-Usa sui coronavirus a Wuhan. C’è da dire che in questi anni la posizione della Cia riguardo l’origine del Covid è stata un po’ ambigua, al punto che già alla fine del 2023 il presidente della commissione Covid del Congresso americano, il repubblicano Brad Wenstrup aveva inviato una lettera all’Agenzia di spionaggio formulando una domanda apparentemente ingenua: ad eccezione degli agenti, chi può entrare all’interno della Cia senza essere regolarmente registrato? Wenstrup aveva ordinato la consegna di tutti i documenti che descrivevano in dettaglio gli spostamenti di Fauci durante la pandemia «in qualsiasi edificio posseduto, gestito o occupato dalla Cia». «Secondo le informazioni raccolte - ha scritto Wenstrup - il dottor Fauci è stato scortato all’interno della sede centrale della Cia senza alcuna registrazione all’ingresso». E di solito, soltanto gli agenti della Cia possono circolare senza badge. L’ipotesi di Wenstrup era che, nel migliore dei casi, l’ex consulente scientifico di sette presidenti Usa avesse effettivamente incontrato i funzionari dell’Agenzia per influenzarne le valutazioni sulle teorie dell’origine del virus, sia pure per motivi di «sicurezza nazionale».Approfittando della resa dei conti in corso a Washington, Pechino ha avuto gioco facile a respingere le accuse della Cia: la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, ha esortato gli Stati Uniti a «smettere di politicizzare e strumentalizzare la questione del tracciamento delle origini» del virus del Covid-19. Il rapporto in effetti è stato declassificato il giorno dopo la nomina, da parte del Senato federale, di John Ratcliffe, fedelissimo di Trump, come nuovo direttore dell’Agenzia. È indicativo che, come primo atto di inizio mandato, Ratcliffe abbia scelto di far luce proprio sulle origini della pandemia. È alquanto comico, tuttavia, che Pechino indichi ancora un discutibile rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità come prova scientifica delle presunte origini «naturali» del virus. «L’opzione della fuga di laboratorio è stata esclusa dalla comunità internazionale e scientifica», ha dichiarato Mao facendo riferimento alle indagini del «team congiunto di esperti Cina-Oms sulla base delle visite sul campo ai laboratori pertinenti a Wuhan». Peccato però che chi era stato messo a capo del team dell’Oms e inviato in Cina per «indagare» sulle origini del Covid fosse proprio il sospettato numero uno della fuga di laboratorio. Peter Daszak, zoologo, fondatore della società EcoHealth Alliance, aveva infatti ricevuto dal National institute of health (Nih) americano di Fauci e Francis Collins ingenti finanziamenti per il progetto n. 1R01AI110964-01, rinnovati ad aprile 2020, e subappaltava parte dei suoi grants proprio all’Istituto di Wuhan. Secondo il senatore repubblicano Rand Paul, «Daszak, insieme con Shi Zengli, costruiva nuovi coronavirus che infettavano le cellule umane nell’ambito di una ricerca gain of function», vietata. Ed è lui che era stato scelto come membro del team investigativo dell’Oms e inviato in Cina per indagare, di fatto, su sé stesso. Ecco perché le recriminazioni della Cina appaiono oggi risibili tanto quanto l’evocazione del «lavoro d’inchiesta» dello stesso carrozzone che allora prese per buona la teoria del pangolino, scartando quella della fuga di laboratorio: l’Oms, dalla quale molti esponenti di governo, ispirati dalla battaglia di Claudio Borghi e Alberto Bagnai della Lega, vorrebbero uscire e definita da Alice Buonguerrieri (Fdi), membro della commissione Covid, «foglia di fico rispetto a esigenze politiche che nulla hanno a che vedere con le finalità istituzionali a cui è preposta».«Washington - ha detto Mao - dovrebbe smettere di diffamare e spostare la colpa su altri Paesi e rispondere alle legittime preoccupazioni della comunità internazionale il prima possibile». Sarà difficile farlo, però, finché Pechino non declassificherà, come sta facendo Trump, tutto il materiale sull’inganno del secolo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.