La Cina ricorre al Wto contro i dazi. Italia pronta a mediare con l’Europa

La Cina ricorre al Wto contro i dazi. Italia pronta a mediare con l’Europa
La sede del Wto a Ginevra (iStock)
Urso: «Utile trovare soluzioni negoziali». La strada geopolitica resta complicata.
Gli operai di Prato protestavano per le condizioni di lavoro nel distretto del fast fashion.

La donna cinese, che sta lì davanti ai capannoni con i capi, a un certo punto urla preoccupata: «Quella no, quella è polizia!». Troppo tardi. L’agente della Digos in borghese è stata scaraventata a terra da una squadretta di padroncini cinesi del Consorzio Euroingro di Prato, impegnata in una spedizione punitiva ai danni di un gruppo operai pakistani che stanno manifestando pacificamente contro le condizioni di lavoro da semi-schiavitù. Due i poliziotti feriti. In serata, la Procura di Prato ferma tre cittadini cinesi, accusati di resistenza a pubblico cinese e lesioni, ma le indagini sono ancora in corso e la polizia sta identificando uno a uno tutti i partecipanti al blitz.

Automotive al verde nell’Europa del green. Volkswagen licenzia Elkann senza batterie
Sul cartello c'è scritto: «Per il futuro dei nostri bambini» (Getty)
Il colosso tedesco manderà a casa 35.000 lavoratori entro il 2035. Stellantis chiede pietà a Ursula von der Leyen. Salta la gigafactory di Termoli?

La politica green di Bruxelles continua a mietere vittime nell’industria dell’auto. In attesa del piano sul settore che sarà presentato dalla Commissione europea, il prossimo 10 dicembre, si allunga il bollettino dei caduti sotto i colpi della crisi. Da questo appuntamento non ci si attende uno stravolgimento delle scadenze per l’elettrificazione dell’industria dell’automotive, con la data ultima del 2035 ancora segnata sul calendario di Bruxelles e considerata incontestabile, ma alcuni aggiustamenti.

(Totaleu)

Lo ha detto Riccardo Preve, presidente della Federazione dei Risifici Europei (Ferm), a margine dell'evento sul riso organizzato all'Eurocamera di Bruxelles dall'eurodeputato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza.

«Mamma mi strozza», ma il giudice archiviò
La casa del delitto, a Muggia, Trieste (Ansa). Nel riquadro, Olena Stasiuk
Emergono nuovi, incredibili particolari sulla morte del piccolo Giovanni, sgozzato da Olena Stasiuk a Muggia. Nell’esposto del 2023 del padre contro la ex, c’è la testimonianza della vittima sulla madre: «Mi ha infilato un dito nel sedere». Il pm: «Beghe tra coniugi».

Il piccolo Giovanni aveva paura della mamma e non riteneva una «buona idea» trascorrere del tempo con lei. Sono sempre più inquietanti i particolari che emergono sulla morte del bimbo di nove anni sgozzato dalla mamma Olena Stasiuk nel suo appartamento a Muggia, in provincia di Trieste.

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