2020-03-29
La rabbia di polizia ed esercito: «Allo sbaraglio senza difese»
Le forze dell'ordine spesso prive di mascherine: i militari sono costretti a scambiarsele e a riconsegnarle a fine turno. Luciana Lamorgese: «Tutto ok». Ma i sindacati dicono l'esatto contrario: «Dobbiamo arrangiarci». Una sola mascherina di tipo chirurgico, le meno protettive, per ogni volante della polizia. Da utilizzare con estrema attenzione. Solo un agente può indossarla se si è in due, due se si è in tre. Con l'obbligo a fine giornata di compilare una relazione sull'utilizzo e riconsegnarla in busta chiusa. Il ministro Luciana Lamorgese sostiene che «le forze di polizia siano attrezzate in modo corretto». Ma a leggere le circolari del Viminale è solo questo l'equipaggiamento dei nostri agenti dislocati su tutto il territorio italiano per affrontare la pandemia. Pochi guanti. Poche mascherine Ffp2 o Ffp3 che possono essere essenziali per non rimanere contagiati nel caso in cui la polizia debba confrontarsi con qualcuno in strada. Nemmeno un'indicazione su come comportarsi in presenza di possibili malati, nel pieno di un caos normativo dopo la modifica per la quarta volta dell'autocertificazione per gli spostamenti. E questo accade mentre iniziano a montare in tutta Italia avvisaglie di rivolte e aggressioni contro i supermercati e i furgoni che trasportano beni alimentari: da ieri a Palermo fuori da alcuni centri commerciali sono arrivate le squadre anti sommossa. Non solo. Nelle ultime settimane hanno dovuto chiudere alcune stazioni della polizia perché alcuni agenti sono risultati positivi al Covid 19. Tutti sono finiti in quarantena, lasciando sguarnito il presidio.A distanza di due mesi dall'inizio dell'emergenza coronavirus, era il 31 gennaio, il governo di Giuseppe Conte non è ancora riuscito a rifornire in modo strutturale il nostro apparato, ovvero polizia, carabinieri, esercito e guardia di finanza di dispositivi di protezione adeguati. E tra il personale ci si arrangia come può. «Come sindacato siamo riusciti a trovare risorse per acquistare mascherine in proprio», spiega alla Verità Stefano Paoloni, segretario generale del Sap (Sindacato autonomo Polizia) -. «Abbiamo a disposizione quelle normali chirurgiche, ma poche Ffp2 e Ffp3 che sono quelle che difendono gli agenti quando devono intervenire. Non abbiamo nemmeno la possibilità di acquistarle senza l'Iva, in modo da averne a disposizione di più. Sappiamo benissimo di non essere allo stesso livello dei medici in questo momento in prima linea, ma anche noi non possiamo mandare i nostri ragazzi allo sbaraglio. Durante gli interventi non possono fare diagnosi. Servono tamponi anche per le forze dell'ordine».Del resto, le circolari emesse in questi giorni dal Viminale parlano chiaro. Si può utilizzare solo una mascherina durante il turno di servizio «a meno che non si verifichino situazioni eccezionali che ne compromettono l'efficacia». La questura di Torino ne ha diramata una dal titolo L'utilizzo razionale, inviata a tutti i vari dipartimenti dove si fa riferimento alle carenze di materiale di protezione. E si invitano appunto gli agenti ha dividersi le mascherine con l'obbligo di riportarle a fine giornata. Per di più i fronti dove intervenire sono sempre di più. Non c'è solo da presidiare il territorio. Tanti poliziotti e carabinieri in questi giorni stanno anche aiutando la popolazione, portando la spesa e le medicine a chi non ce la fa, come gli anziani o i poveri. I confini dell'Italia rappresentano una preoccupazione. A Ventimiglia la Francia continua a far transitare migranti. I porti restano aperti. Due giorni fa a Brindisi alcuni cittadini hanno visto sbarcare cittadini curdi in arrivo dall'Egitto tutti dotati di mascherine di protezione: gli unici che non le avevano erano le nostre forze di polizia.Per di più l'esercito inizia a essere impegnato nella lotta alla distribuzione del materiale su tutta la penisola, come annunciato venerdì da Domenico Arcuri, l'uomo scelto da Conte per fronteggiare l'emergenza distributiva, il commissario che nemmeno una settimana fa annunciava trionfale che in poco tempo tutti gli italiani sarebbero stati dotati di mascherine di protezione. Anche il Cocer, il sindacato dei nostri militari, ieri si è fatto sentire, chiedendo spiegazioni sulla decisione del ministero dell'Interno di non approvare un emendamento con cui la Difesa elevava il monte ore del personale delle Forze armate.Anche nell'arma dei carabinieri iniziano le prime proteste. Nei giorni scorsi sono morti per Covid 19 bene due militari. E ormai nei vari comandi c'è chi inizia a contravvenire alle direttive del governo centrale. Nei vari distretti i sindacalisti dei carabinieri ordinano di utilizzare guanti, mascherine, di portarsele da casa se mancano e soprattutto di non fare relazione a fine giornata. Non bastasse questa situazione di totale inadeguatezza della difesa delle nostre forze dell'ordine, l'altro giorno in Senato è stato presentato un emendamento che tutela i responsabili delle forze armate, «qualora abbiano assolto agli obblighi di informazione del personale sui rischi di contaminazione da agenti virali e gli ordini emanati siano conformi alle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie». In pratica, alla fine dell'emergenza, c'è persino la possibilità che la catena di comando non risponda della gestione di questi mesi di guerra al coronavirus. Dopo i medici e gli infermieri, in prima linea negli ospedali, lo Stato sta abbandonando anche le forze dell'ordine. Con il rischio che tutta l'infrastruttura statale collassi. Per sempre.