2024-05-02
Cézanne e Renoir. Una grande mostra a Palazzo Reale di Milano
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Nell’anno che celebra i 150 anni della nascita del movimento impressionista, a Palazzo Reale di Milano (sino al 30 giugno 2024) una delle mostre più importanti della primavera pone a confronto le personalità e le opere di due pittori, Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir, che hanno contribuito in maniera decisiva alle fortune dell’Impressionismo e che hanno influenzato le future generazioni di artisti. Esposti oltre 50 capolavori, prestiti delle prestigiose collezioni del Musée de l’Orangeriee del Musée d’Orsay di Parigi, a cui si aggiungono due straordinarie tele di Pablo Picasso. Una mostra di grande interesse quella in corso a Palazzo Reale di Milano, la cui originalità sta nel mettere a confronto due «pietre miliari» dell’Impressionismo - di cui parteciparono attivamente alla nascita - ma che dal movimento impressionista si staccarono dopo qualche anno, ognuno alla ricerca di nuovi percorsi e scelte stilistiche : sto parlando di Pierre-Auguste Renoir (1841/1919) e di Paul Cézanne (1839/1906), personalità molto diverse tra loro, ma che ad un certo punto della loro vita si incontrano e diventano amici, legati da un’amicizia forte e profonda, di quelle che durano un’esistenza intera. Uniti, come ho appena sottolineato, dalla comune appartenenza all’Impressionismo e, di conseguenza, dalla passione per la pittura en plein air e da quell’uso straordinario che solo gli impressionisti seppero fare della luce e del colore, Renoir e Cézanne, per molti aspetti, erano quasi agli antipodi: animato da un’incontenibile gioia di vivere e da una visione ottimistica della realtà, con la sua pennellata vaporosa e leggera Renoir prediligeva rappresentare i luoghi di incontro della borghesia parigina, le onde della Senna, i vasi di fiori e le figure femminili morbide e bionde, dagli gli sguardi dolci e sereni (chi non ricorda, per esempio, le straordinarie Jeunes filles au piano? la famosisima tela datata 1892); meticoloso, metodico e solitario, Cézanne cercava di individuare una struttura geometrica in tutto ciò che osservava (negli oggetti come nelle figure umane ): « io vedo il mondo attraverso il cubo, il cilindro e la sfera», era solito affermare. Il suo stile, rispetto a quello di Renoir (ma non solo), era più «freddo e spigoloso», con una semplificazione formale che andava oltre l’impressionismo ed apriva le porte al cubismo e all’arte de XX secolo…Più nettamente in Cézanne, meno marcatamente in Renoir, ma comunque per entrambi, l'lmpressionismo è stata una fase decisiva e importante del loro percorso artistico, ma, appunto, una «fase»: ed è questo il fil rouge della mostra milanese (curata da Cécile Girardeau e dal noto critico e storico dell’arte Stefano Zuffi), che, partendo dai loro dipinti più apprezzati e conosciuti, illustra le diverse traiettorie che i due maestri seguirono lungo le rispettive carriere.La mostraIn un percorso che è, al tempo stesso, cronologico e tematico, l’esposizione si apre con un confronto biografico fra i due artisti e si conclude con due opere di Picasso «in dialogo», rispettivamente, conun’opera di Renoir e una di Cézanne (Cézanne, Pommes et biscuits, 1880; Picasso, Grande nature morte, 1917; Renoir, Femme nue couchée, 1906; Picasso, Grand nu à la draperie, 1921-1923): una sala importantissima questa, che non solo dimostra l’innegabile rapporto fra Cézanne e il genio catalano, ma anche l’evoluzione stilistica dei due impressionisti, quel cammino che li porterà a soluzioni estetiche assai diverse, in cui la calda espressività di Renoir si contrappone alla precisione analitica di Cézanne. Al centro del percorso espositivo, si offrono allo sguardo del visitatore quadri straordinari del periodo impressionista, opere di una bellezza assoluta che spaziano dai paesaggi (Renoir, Paysage de neige, 1875; Cézanne, Arbres et maisons, 1885), alle nature morte (Renoir, Fleurs dans un vase, 1898; Pêches, 1881; Cézanne, Le Vase bleu, 1889-1890; Vase paillé, sucrier et pommes, 1890-1894), dai ritratti (Renoir, Claude Renoir en clown, 1909; Cézanne, Portrait de Madame Cézanne, 1885-1895), alla serie dedicata alle bagnanti (Renoir, Baigneuse assise, 1914; Cézanne, Trois baigneuses, 1874-1875), dove i nudi distesi e voluttuosi di Renoir contrastano con quelli in piedi, muscolosi e virili, quasi astratti, di Cézanne. Originale anche la Sala atelier, riproduzione degli studi dei due pittori ( quello di Cagnes-sur-Mer per Renoir e quello di Jas de Bouffan per Cézanne), spazi di lavoro e luoghi di incontro e di relazione tra «la realtà» e l’artista. E siccome l’arte è patrimonio di tutti, la mostra è arricchita da un programma didattico sviluppato secondo le diverse fasce di età e rivolto sia alle scuole che alle famiglie.
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)