2020-07-05
C’è anche l’Italia nella corsa spaziale sui razzi privati
Il centro di Grottaglie, che già ospita la produzione Boeing, può diventare hub per voli orbitali, come quelli di Virgin e Musk. L'accordo tra Thale Alenia Space - joint venture italo francese (Thales 67% e Leonardo 33%) - e Axiom Space Houston Texas per lo sviluppo di due moduli pressurizzati per la prima stazione spaziale commerciale al mondo, rilancia anche le speranze di realizzare in Italia il primo spazioporto in Europa per il turismo spaziale. Le possibilità ci sono tutte. Perché a Grottaglie in Puglia già da 2014 si lavora per rendere la pista di oltre 3 chilometri e larga 45 un hub per i voli nello spazio. L'accordo del consorzio italo francese con Axiom potrebbe anche essere un'opportunità per venire incontro alle difficoltà dei lavoratori di Leonardo nella zona, dal momento che Boeing (qui vengono assemblate due sezioni di fusoliera dei 787) ha ridotto negli ultimi mesi le commesse. Il sogno è quell'Apulian Center of excellence for aerospace trials di cui si parla da anni. Del resto fino adesso in Europa esistono solo due aree attrezzate per possibili voli suborbitali, quello italiano a 4 chilometri da Taranto e l'altro sulla penisola di Moine, al nord della Scozia. Quello italiano potrebbe essere più appetibile dal punto di vista climatico, anche se non dispone di una rampa di lancio. In teoria ci sarebbero diverse altre potenziali basi spaziali in Europa, in particolare nei territori dell'ex Ddr, l'ormai scomparsa Repubblica Federale Tedesca. Ma l'aeroporto di Grottaglie è quello che negli ultimi anni si è maggiormente evoluto, con investimenti e accordi di programma con aziende del territorio, tanto da essere stato inserito lo scorso anno (dopo il via libera da parte dell'Enac) nell'accordo di cooperazione tra Italia e Stati Uniti a cui hanno partecipato anche Virgin Galactic e Virgin Orbit, le controllate di Richard Branson per i voli turistici spaziali. Il settore è in costante evoluzione. Il 30 maggio scorso dal Kennedy Space Center in Florida è partito il Falcon 9, razzo di Space X di Elon Musk con destinazione la stazione spaziale internazionale (Iss). La Nasa ha accolto a gennaio la proposta di collegare i moduli di Axiom a quelli dell'Iss entro il 2024. Sarà ampliata la piattaforma e quando la stazione internazionale si esaurirà il segmento di Axiom rimarrà come stazione commerciale autonoma. I moduli saranno costruiti appunto da Thales Alenia Space. Da più di dieci anni Grottaglie è già parte integrante del programma internazionale per la produzione del Boeing 787: vengono realizzate 14 coppie al mese di sezione di fusoliera in fibra di carbonio, più del 10% dell'intera struttura. Ma se per il 2020 era stato pronosticato un rate produttivo pari a 10 sezioni di fusoliera al mese, per l'anno 2021 si prevede una riduzione a 8,3, che potrebbe comportare dei tagli al personale, con il rischio di un ridimensionamento di 400 lavoratori su 1.300 in totale. I sindacati sono in allerta. Ora l'accordo con Axium ridà speranza a un settore che da queste parti ha trainato sin dal 2006 (anno dell'accordo con Boeing) tutto l'indotto della zona. Thales Alenia Space è stata anche selezionata dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per le principali missioni Copernicus, il programma satellitare di osservazione della Terra della Commissione Europea e dell'Agenzia Spaziale Europea: solo per questo accordo si parla di un volume totale degli ordini intorno ai 1800 milioni di euro.Per Walter Cugno, vicepresidente space ed exploration di Thales Alenia Space: «Grazie alla sua ineguagliabile competenza nella realizzazione di moduli pressurizzati, Thales Alenia Space è un partner insostituibile per tutte le missioni di esplorazione umana e dello spazio profondo. Sono fiducioso che questa collaborazione con Axiom aprirà nuovi orizzonti rivoluzionando la presenza umana nell'orbita terrestre bassa». Massimo Comparini, amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia, spiega che «Questa missione è un passo importante verso destinazioni spaziali commerciali indipendenti e anche verso la promozione di una crescita economica forte e competitiva legata all'utilizzo dell'orbita terrestre bassa. La sinergia con l'intero ecosistema spaziale, dalle istituzioni governative alle agenzie internazionali, fino alle società private, pone Thales Alenia Space al cuore stesso del sistema industriale. Insieme al nostro partner Axiom, siamo entusiasti di prendere parte a questa nuova iniziativa mirata allo sviluppo di un nuovo mercato basato su destinazioni spaziali commerciali». Michael Suffredini, ceo di Axiom Space e dal 2005 al 2015 anche responsabile del programma Iss della Nasa, spiega: «Siamo felici di poter unire l'esperienza acquisita nei voli spaziali umani da Axiom con quella di Thales Alenia Space per costruire la prossima fase dell'insediamento umano nell'orbita terrestre bassa, partendo da una base già comprovata. I primi due moduli della Stazione spaziale commerciale Axiom serviranno da punto di partenza di un prospero futuro commerciale nello spazio».
Jose Mourinho (Getty Images)