2025-04-13
Strage del viadotto dell’Acqualonga: Castellucci si è costituito in carcere
Giovanni Castellucci (Ansa)
L’ex ad di Aspi deve scontare sei anni. A bordo del bus precipitato morirono 40 persone.Si è costituito in carcere Giovanni Castellucci, ex ad di Autostrade per l’Italia condannato a sei anni per omicidio colposo e disastro colposo nel processo sulla strage di Avellino del 2013, quando un bus precipitò dal viadotto dell’Acqualonga, sull’A16, nella zona di Monteforte Irpino, in provincia di Avellino, uccidendo 40 persone.A Castellucci, che è anche imputato nel processo per la strage del ponte Morandi a Genova, è stato notificato ieri l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Napoil, dopo che i giudici della quarta sezione penale della Cassazione, che ha rideterminato la pena per due imputati, ha rigettato i ricorsi «del responsabile civile e di tutti gli imputati, soggetti garanti della sicurezza del mezzo e del tratto autostradale interessato al sinistro».«Le decisioni si rispettano anche quando risultano incomprensibili. La decisione della Suprema Corte di Cassazione ci ha molto colpito. Sulla base delle prove che abbiamo fornito, siamo convinti che l’ingegner Castellucci sia totalmente estraneo ai fatti» avevano commentato i legali del manager Paola Severino e Filippo Dinacci dopo la sentenza, aggiungendo poi che «con questa sentenza, le responsabilità dei vertici diventano pericolosamente onnicomprensive».I giudici hanno confermato anche la condanna a 9 anni per Gennaro Lametta, proprietario dell’autobus che pure si è costituito: «Mi vado a costituire in carcere dove per questa vicenda entro per la seconda volta da innocente» ha detto Lametta. Che poi ha aggiunto: «Questa volta però ci vado con tutte le prove a mio favore per cui mi batterò fino alla fine per dimostrare la grave ingiustizia che sto subendo». Lametta, fratello di Ciro, che era alla guida del bus e morì anche lui nell’impatto, è convinto infatti che il processo avrebbe dimostrato che la responsabilità dell’incidente sarebbe stata tutta di Autostrade e della mancata manutenzione: «L’autobus precipitò a causa di 30 anni di mancata manutenzione dei New Jersey da parte di Autostrade e la causa della distacco della trasmissione non fu una mia trascuratezza ma un sovraserraggio dei perni causato da un errore umano non certo mio, ma dei meccanici dell’officina autorizzata dove portai il bus prima del tragico incidente». La Cassazione non è di questo parere perché giudici hanno ritenuto carente lo stato dei guardrail posizionati sul viadotto dove avvenne l’incidente che non hanno trattenuto il mezzo impedendo che finisse nella scarpata, ma l’autobus invece aveva un certificato di revisione falso, revisione che non veniva effettuata dal 2011 ed era privo dei requisiti minimi per circolare.Le altre condanne sono: sei anni per il direttore generale dell’epoca, Riccardo Mollo e per i dipendenti di Aspi Massimo Giulio Fornaci e Marco Perna. Cinque anni per il dirigente di Aspi Nicola Spadavecchia e per il direttore di tronco Paolo Berti. Tre anni per Gianluca De Franceschi, dirigente Aspi e per i due dipendenti Gianni Marrone e Bruno Gerardi.
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco