2024-12-23
Caro Ruotolo, la coerenza le fa un... baffo
Caro Sandro Ruotolo, le scrivo questa cartolina perché lei è diventato proprio un politico con i baffi. Ci sono giornalisti che si affacciano all’Europarlamento solo per arraffare un po’ di gloria e qualche anno di stipendio, e poi tornano indietro facendo finta di nulla come il suo maestro Michele Santoro o Lilli Gruber. Lei, invece, mi sembra perfettamente calato nella parte. Un politico con i baffi.L’altro giorno, infatti, ha proposto di chiudere la piattaforma social X, ex Twitter, in tutta Europa. La sua colpa? Ovvio: è proprietà di Elon Musk. Il quale, come è noto, finché sosteneva la sinistra, era un genio. Ora che sta con Trump è un appestato. E dunque lei, coerentemente con i suoi ripetuti interventi contro bavagli e censure, ha pensato bene di chiedere il bavaglio e la censura per X. Lo vede che ormai è diventato proprio un politico con i baffi?Se fosse rimasto almeno un pelo giornalista, infatti, si sarebbe domandato: «Ma che minchia sto dicendo?». Invece no: tutti i suoi peli sono diventati piddini, lisciati e curati nella segreteria del partito, obbedienti al pettine di Elly. E così chiede la chiusura di X a gran voce anche se non è molto coerente con anni di sermoni sulla necessità del pluralismo e di richiami alla libertà di espressione. E ignorando il fatto che esistono altri social nelle mani dei privati che li hanno usati (loro sì, dichiaratamente) per manipolare le informazioni. E allora perché si vuol chiudere X e si applaude Facebook? Ovvio: per una questione di parte. O, meglio, di partito. Che farebbe venire l’orticaria a un giornalista. Ma non a un politico, specialmente con i baffi.Del resto lei ha sempre desiderato diventare un politico, seppur senza grande successo. La prima candidatura fu addirittura nel 1980 nelle memorabili liste del Partito di Unità Proletaria per il Comunismo. Si presentò nelle province di Caserta e Napoli: prese 113 voti da una parte e 192 dall’altra. Fu trombato. Nel 2013 si candidò alle elezioni politiche in sei circoscrizione nelle liste della Rivoluzione Civile dell’ex magistrato Ingroia: fu trombato in tutte e sei. Nello stesso anno si candidò anche alla Regione Lazio, prese meno del 2 per cento dei voti e fu trombato. Entrato nel 2020 in Parlamento grazie a un’elezione suppletiva per un parlamentare morto, si è ripresentato alle politiche nel settembre 2022. Ed è stato ancora trombato. Insomma, un trombato con i baffi.Poi però, dopo l’elezione di Elly, si è iscritto al Pd. E così, magicamente, ha trovato un posto in segreteria e di conseguenza nell’Europarlamento, riuscendo a diventare quel politico con i baffi che sognava di essere. Da allora, infatti, si è distinto per le sue battaglie in nome del pluralismo, come quando tuonò: «La Meloni fa scappare Amadeus, libertà a rischio». E proprio per difendere quella libertà, messa a rischio dallo strapagato passaggio di Amadeus alla Nove, ha proposto di chiudere X. Bella idea. Per la verità prima lei aveva cercato di boicottare il social insieme a Piero Pelù e Elio e le storie tese. Ma siccome il social, nonostante la vostra dipartita, ha inspiegabilmente continuato a sopravvivere come se niente fosse, ecco l’idea geniale: in nome della lotta ai bavagli, si metta il bavaglio a X. Così ha dimostrato come si diventa un vero politico con i baffi: con tanti peli sul volto. Ma, soprattutto, sullo stomaco.
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