2021-06-28
Caro Conte, oltre alle ambizioni ha anche idee?
Le dico questo perché mi pare di intuire che lei abbia grandi ambizioni. Ma ecco, mi pare che le ambizioni siano al di fuori della sua portata. Caro Giuseppe Conte, ho letto da qualche parte che lei avrebbe i voti. E subito mi sono chiesto: che si sia fatto segretamente prete? Se fosse così, ne sarei lieto. Se non fosse così, non capirei di che voti si stia parlando. Gli ultimi che la riguardano, se non sbaglio, più che prenderli li dava agli studenti, quando insegnava all'università. Da lì è stato preso e catapultato nel mondo della politica, come tutti ricordano, senza prendere mai il voto di un italiano che sia uno. A meno che la vasta corte dei suoi scodinzolanti cantori non confonda i voti con i sondaggi, che però è un po' come confondere la pratica del sesso con la visione di Youporn. Chiamiamolo, se vuole, autoerotismo. Piuttosto sterile, però. Capisco che si senta gratificato da queste pratiche, caro Conte, così come sono gratificanti le genuflessioni (non mi spingo oltre nel paragone sessuale) del duo Casalino-Travaglio, che le stanno facendo credere di essere la reincarnazione di Churchill e De Gaulle. Non si lasci però troppo abbagliare: lei è stato soltanto un miracolato prima e un pessimo premier dopo, cacciato nel pieno di una pandemia per manifesta incapacità. Lei è quello che ci ha imposto Arcuri. E che ha cercato di rimanere a galla andando a caccia dei Ciampolillo. Come dimenticarlo? Chi le scrive, caro Conte, non è certo un fan sfegatato di Draghi. Vedo che l'attuale premier sta facendo molti degli errori che faceva lei (compreso quello di tenersi Speranza e Lamorgese come ministri). Ma questo, nonostante i tentativi dei suoi inginocchiati valletti, non la riabilita affatto. Mal comune, mezzo guaio, si capisce. Ma con lei il guaio era intero.Le dico questo perché mi pare di intuire che lei abbia grandi ambizioni. Ma ecco, mi pare che le ambizioni siano al di fuori della sua portata. Diciamo così: lei porta le ambizioni come io porterei un Boeing 737. Un volo sproporzionato rispetto alle capacità. In effetti il suo attuale nemico Grillo, con tutti i suoi difetti e i suoi limiti, i voti se li è presi, vaffa dopo vaffa, meet up dopo meet up. E ha proposto un'idea di Paese, una ricetta per quanto arruffata, una rivoluzione che a molti non è piaciuta. Ma esisteva. Lei che cosa propone? Che cosa pensa dell'economia? E della famiglia? Sta con Luxuria o con Adinolfi? E sull'immigrazione è con Salvini (come nel primo suo governo) o con Fratoianni (come nel suo secondo governo)?Nel corso della sua breve carriera politica ha detto tutto e il contrario di tutto, ha sparso melassa su ogni problema, non ha mai avanzato un progetto originale o una proposta innovativa. Come pensa di poter diventare leader di qualcosa? Con le trovate di marketing? Con le invenzioni social di Casalino? Con le Bimbe di Conte? Con i titoli dei giornali? Con la piaggeria dei suoi leccapiedi? Lei è entrato in politica con un'operazione di potere. E, come dimostrano le vicende di questi giorni, continua a pensare alla politica soltanto come operazione di potere. Ma il potere, in politica, ha un senso se serve per affermare ciò che lei non ha mai avuto, e cioè l'idea di un Paese. Se il potere serve soltanto a difendere il proprio passato indifendibile o la carriera dei cortigiani diventa sterile. E squallido. Proprio come Youporn.
Little Tony con la figlia in una foto d'archivio (Getty Images). Nel riquadro, Cristiana Ciacci in una immagine recente
«Las Muertas» (Netflix)
Disponibile dal 10 settembre, Las Muertas ricostruisce in sei episodi la vicenda delle Las Poquianchis, quattro donne che tra il 1945 e il 1964 gestirono un bordello di coercizione e morte, trasformato dalla serie in una narrazione romanzata.